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Milan-Inter zero tiri in porta

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Milan-Inter zero tiri in porta. È questa la sintesi tranciante dell’ennesima partita disastrosa della gestione Walter Mazzarri in questo campionato 2013/2014. Non una singola conclusione che impensierisca il portiere di un Milan che ha fatto il proprio compitino, una squadra mediocre che rende ancora più evidenti i limiti della prestazione nerazzurra.

È davvero difficile commentare una partita povera e dal punto di vista tecnico e dal punto di vista tattico, che non a caso ha visto l’uomo partita in Nigel De Jong, uomo tutto sostanza del centrocampo milanista. Non c’è stato l’atteso confronto in Giappone Nagatomo-Honda, dato che il biondo nipponico del Milan non ha visto il campo. Non si sono persi nulla in ogni caso i giapponesi.

Inter molle e passiva come in tutta la stagione, senza idee di gioca ma solo tanta lentezza e prevedibilità. Viene da chiedersi, leggendo i commenti e ascoltando le reazioni a caldo, come Erick Thohir possa giustificare una partita tanto moscia. La scusa del momento per la squadra di Mazzarri non può essere la stanchezza, dato il limitato numero di partite in stagione: scusante tanto abusata quanto poco convincente, chiedere al Cholo Simeone e al suo formidabile Atletico per spiegazioni.

Milan-Inter è un manuale su come non preparare una partita di calcio così densa di attese e motivazioni: più di un tifoso neroblu si chiede cosa faccia Mazzarri in settimana. Non c’è gioco, non c’è personalità, non si vede uno schema.

L’incapacità di leggere un match in corsa è un’altra delle evidenti ed esasperanti quando non imbarazzanti carenze del tecnico toscano, che butta nella mischia a pochi minuti dalla fine Alvarez e Milito quasi per mettersi a posto la coscienza. Una domanda che faremmo volentieri al mister: l’intervallo a cosa serve? La squadra è tornata in campo più addormentata (se possibile) rispetto al primo tempo.

Ultima e pesantissima nota negativa della serata: Javier Zanetti non entra in campo nel suo ultimo derby. Una partita noiosa e parzialmente inutile che aveva il suo momento topico e il suo significato più profondo nell’ultimo derby del Capitano, che invece non viene neanche messo in campo. Mazzarri dimostra di non avere neanche il minimo rispetto per la storia di un gigante della storia dell’Inter, e ce ne fosse bisogno è l’ennesima goccia che fa traboccare il vaso di una pazienza finita da mesi: non vogliamo più Walter Mazzarri sulla panchina dell’Inter.

Immagine| Inter

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