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Mappe degli stereotipi: l’altra faccia delle mappe dei viaggiatori

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@They draw & travel

Proseguiamo il nostro ciclo di approfondimenti sulle mappe dei viaggiatori con un argomento delicato e controverso come le mappe degli stereotipi e dei pregiudizi. Se è vero infatti che mappe e cartografie sono rappresentazioni simboliche di luoghi e spazi e questi ultimi sono disegnati attraverso interpretazioni relative, ne deriva che stereotipi e pregiudizi sono sempre dietro l’angolo.

Una premessa prima di procedere. Mappe e cartografie sono utilizzate non solo per rappresentare aspetti geografici, geopolitici e geomorfologici ma anche per rappresentazioni di tipo culturale, linguistico o antropologico. Ne è un esempio questa mappa dell’Australia che rappresenta la distribuzione spaziale delle lingue indigene.

David R Horton, creator, © Aboriginal Studies Press, AIATSIS and Auslig/Sinclair, Knight, Merz, 1996

Mappe degli stereotipi: l’altra faccia dalle mappe dei viaggiatori

Mappe e cartografie sono funzionali anche a meta-rappresentazioni di tipo storico-culturale come ad esempio questa mappa sulla I Guerra Mondiale dedicata al poeta Andrea Zanzotto. Visualizzare avvenimenti, culture e abitudini è un tema molto affascinante che sicuramente condiziona la nostra visione e percezione di un luogo.

@laura canali –Limes

Personalmente sono rimasta molto colpita dal sito Bomb Sight. Si tratta di una mappa interattiva di Londra dove sono georeferenziati i luoghi in cui sono cadute bombe nella seconda guerra mondiale. Il sito ti permette una ricerca interattiva: puoi cercare vie e luoghi di Londra visualizzando contemporaneamente i punti in cui sono cadute le bombe. Questo sito, di fatto, unisce la dimensione spaziale a quella temporale e storica in una sorta di infografica interattiva. Assolutamente affascinante ed indubbiamente efficace nel rendere attuale e meno astratto il tema dei bombardamenti sulla città.

@bombsight.org

È facile dunque capire come mappe e cartografie si prestino facilmente a distorsioni e interpretazioni parziali e quindi anche a costruire o rafforzare stereotipi, magari anche in forma ironica e divertente. Il connubio tra rappresentazioni cartografiche, stereotipi, pregiudizi e creatività ha prodotto risultati inattesi, divertenti, provocatori e – a volte – irriverenti. Molti artisti e graphic designers si sono, infatti, confrontati con questo tema. E i risultati sono tutt’altro che banali.

Su tutti spicca il lavoro di Yanko Tsvetkov e del suo best seller Atlas of Prejudice (Atlante del Pregiudizio) arrivato al volume n. 2. Una carrellata di mappe che rappresentano territori e paesi in base agli stereotipi e ai pregiudizi che gli sono stati cuciti addosso. Un progetto grafico assolutamente trascinante ed ironico.

Ecco alcune delle immagini di Atlas of Prejudice vol. 1:

@Yanko Tsvetkov – alphadesigner
@Yanko Tsvetkov – alphadesigner

E come trascurare il secondo capitolo di Yanko Tsvetkov con il suo secondo volume di Atlas of Prejudice? Imperdibile.

@Yanko Tsvetkov – alphadesigner

Il lavoro di Yanko Tsvetkov ha ispirato molti artisti e designers oltre ad inserirsi in un filone già esistente. Ad esempio il lavoro certosino dell’artista Martin Vargic che ha raccolto più di 1800 stereotipi su paesi e territori condensandoli in un’unica mappa dal sapore di altri tempi.

@Martin Vargic

Dulcis in fundo torniamo al popolo dei viaggiatori e al loro uso di mappe e cartografie alla scoperta di luoghi e città: chiudiamo con il sito They draw & travel, un sito che raccoglie mappe e rappresentazioni artistiche di città, luoghi e paesi. Un viaggio della mente e della fantasia che inizia prima ancora di partire.

@Olga Oilikki – Rethymno, Crete, Greece

(@Olga Oilikki – Rethymno, Crete, Greece)

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