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Io sto con Seedorf

Io sto con Seedorf
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Il Milan sceso in campo ad Udine è una squadra che va giudicata, ma si tratta di una seconda squadra. In un’annata in cui i titolari faticano a trovare le chiavi delle partite condannare una formazione di riserve è superficiale: in questo caso, io sto con Seedorf.

La decisione di Clarence Seedorf o Chi Per Lui è di concentrarsi sull’Atletico Madrid. Sarà sufficiente? Durissima, però intanto l’arbitro selezionato è Mark Clattenburg, che talvolta qualche tramvata la prende, e infatti è rimasto fuori da Brasile 2014. Per chi si vuole attaccare a tutto.

I ragazzi, giocando male, hanno confezionato alcune palle gol (di Pazzini e del rientrante Zapata le occasioni più ghiotte) e ne hanno regalate agli avversari. La loro imprecisione e un Abbiati salvato dal suo ottimo istinto hanno limitato il passivo. Dalla parte opposta è molto attivo invece l’altro interprete del ruolo, il diciassettenne Simone Scuffet, portiere che invidio. E chissà che un giorno non lo si veda in Nazionale.

Prandelli vuole più che titolari Montolivo, De Sciglio e Balotelli; ne gioisco, ma porto 2 osservazioni:

  1. 1. Nel 2013-2014 il Milan fa più punti senza il suo capocannoniere che con. De Sciglio non sta difendendo come un anno fa, anche se è stato un bel po’ infortunato, e Montolivo non è in gran spolvero.
  2. 2. L’anno successivo ai Mondiali i convocati sono spesso spenti dall’intenso impegno internazionale.

 

Si prospetta un’estate in cui sarà dura vendere alcuni giocatori (Mexès, Robinho e Birsa su tutti), quando spero vivamente che Clarence Seedorf sarà ancora allenatore, nonostante il sito ufficiale del Milan in pieno Carnevale ambrosiano promuova inopportunamente Pippo suo sostituto. Inzaghi che forse avrebbe preferito Saponara al deludente sloveno, a dirla tutta.

Ciò che più mi ha stupito del Milan è stato il crollo fisico avvenuto dopo l’ora di gioco. Vedremo al Vicente Calderón cosa accadrà, ma ricordiamo: la Juve ha più del doppio dei nostri punti, 37, e siamo a 9 lunghezze dall’Inter; tornare a giocare a pallone, come avvenuto contro la Juve e all’andata contro l’Atletico, sarebbe un obiettivo che già apprezzerei moltissimo.

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