Simone Scuffet, talento che diventerà un campione3 min read

1 Aprile 2014 Uncategorized -

Simone Scuffet, talento che diventerà un campione3 min read

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Simone-ScuffetI più distratti lo hanno scoperto giovedì scorso a San Siro, quando, con una serie di interventi eccellenti ha negato a più riprese il gol all’Inter. Ma il nome di Simone Scuffet, portierino dell’Udinese non ancora diciottenne, è ben noto negli ambienti calcistici da qualche anno, soprattutto dopo il mondiale under 17 del 2013.

A vederlo sembra più un giocatore di basket, ma quando è in porta dimostra un’agilità inaspettata per quel fisico; scattante tra i pali e coraggioso nelle uscite basse, ha ancora qualche difetto da limare sulle palle alte. Dalla sua ha, inoltre, la capacità di saper guidare la difesa davanti a sé, dando le giuste indicazioni ai compagni.

“Se faccio dei confronti è quello che ha più talento di tutti”, dice di lui Lorenzo Di Ioro, preparatore dei portieri dell’Udinese, uno che nella sua carriera ha avuto modo di lavorare con Toldo, Handanovic, Pagliuca, Mirante, Sirigu.

Nello scorso febbraio Scuffet ha fatto il suo esordio in serie A, a Bologna, quando Guidolin, orfano di Brkic, ha preferito lanciare il gioiellino della primavera piuttosto che il secondo portiere, Kelava. All’esordio, Scuffet ha lasciato la porta inviolata contribuendo al 2-0 dei bianconeri in Emilia, per poi continuare a giocare nelle successive gare di campionato mostrando coraggio e sicurezza invidiabili per l’età. Quando Željko Brkić, il titolare tra i pali friulani, è rientrato dal suo infortunio, si è dovuto accontentare del primo posto sulla panchina bianconera, per vedere da vicino la crescita di un talento destinato a restare a lungo negli occhi dei calciofili italiani.

Simone Scuffet, un destino scritto nel nome

Sarà un caso, ma il destino vuole che Scuffet condivida un paio di analogie con i più illustri mostri sacri della porta italiana: un cognome che termina per consonante e che contiene la doppia “f”, infatti, sembra già un notevole indizio se si vuol diventare l’erede di Zoff e Buffon.

Friulano come il primo e precoce come il secondo, Simone Scuffet sembra destinato ai più grandi palcoscenici del calcio italiano. D’altronde, conquistare un posto da titolare a una cosa giovane età è peculiarità solo dei grandi. Da Totti a Nesta allo stesso Buffon, tutti i migliori talenti italiani degli ultimi anni hanno esordito in serie A quando erano ancora dei ragazzini, conquistando un posto fisso in squadre già altamente competitive.

Paradossalmente, per Scuffet, la crescita sembra ancora più semplice: è nativo di Udine ed è cresciuto a Remanzacco, cittadina alla porte del capoluogo friulano; in pratica, gioca e si allena in casa. Di mattina frequenta il quarto anno di ragioneria, il pomeriggio è al campo ad allenarsi. È il primo friulano a giocare nell’Udinese 10 anni dopo Fabio Rossitto.

Il primo portiere dai tempi di Zoff. Soprattutto, è il primo nome italiano a venire fuori da quell’Udinese fucina di talenti quasi mai azzurri.

Superato il periodo degli elogi, per Scuffet arriverà quello, più difficile, delle conferme. In passato, infatti, essere candidati al dopo-Buffon non ha di certo favorito le carriere di alcuni portieri apparentemente validi come Amelia, Viviano o Curci. È chiaro che se il giovane friulano continuasse ad avere un rendimento così alto, potrebbe anche arrivare una chiamata mondiale da Prandelli, che ha già visionato Scuffet in uno stage tenuto a Roma a metà Marzo.

Dietro a Buffon e Sirigu, infatti, il calo di rendimento di Marchetti potrebbe aprire le porte dell’azzurro proprio a Scuffet, che verosimilmente si giocherà il posto con Perin, De Sanctis e Mirante. Un esordio in maglia azzurra potrebbe sancire un altro record per il portiere friulano, che diverrebbe il più giovane a esordire con la nazionale maggiore nel secondo dopoguerra, strappando il primato a Beppe Bergomi.

Immagine| www.sportxpress.it

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Statistico atipico, ha curato la sezione Sport e amministrato i profili social di Le Nius. Formatore nei corsi di scrittura per il web e comunicazione social, ha fondato e conduce il podcast sul calcio Vox2Box e fa SEO a Storeis. Una volta ha intervistato Ruud Gullit, ma forse lui non si ricorda.
3 Commenti
  1. pier

    Scuffet promettentissimo, anche per le ragioni che dici tu (inclusa la doppia ff e la consonante finale!) Ma come terzo portiere in Brasile vedo di più Mattia Perin, più esperto e con un'età giusta per il lancio definitivo

    • Beppe Ruggiero

      Penso anche io. Perin sta facendo una stagione di alto livello, confermando le attese dopo il difficile esordio in serie A col Pescara. Buffon, Sirigu e Perin a giugno. Poi Scuffet dentro nel nuovo ciclo, che non è detto che avrà sicuramente Buffon.

  2. dav1de

    Ho come l'idea che opinione pubblica spingerà a mille per Scuffet ai Mondiali ;)

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