Assisterai a metamorfosi fino a ieri impensabili: milanisti che faranno il tifo per Chiellini, leghisti che urleranno a viva voce “Mett’a Cassano!”, ordinari razzisti che esulteranno a ogni gol di Balotelli. Donne estasiate davanti agli interventi difensivi di Paletta che a luglio diventerà testimonial Dolce & Gabbana. Adorabili hipster che canteranno in coro Po-po-popopopoo.
Se sia il trionfo dell’amor di patria o dell’opportunismo nazionale sta a voi deciderlo, ma ciò che interessa veramente a me è: quanto durerà questa sospensione della normalità? Insomma: dove arriva l’Italia?
L’ho chiesto ad alcuni tifosi esperti maschi e la cosa che mi ha sorpreso più di tutte è stata questa: se li chiami perché hai bisogno di un aiutino per montare una mensola in bagno si danno alla macchia, ma se chiedi loro un pronostico per il Mondiale ti rispondono con una solerzia sorprendente. Perché tutti ci hanno riflettuto abbastanza da avere un’opinione prontissima.
Dunque, ecco i risultati della mia ricerca.
I Mondiali dell’Italia: sogni, pronostici e scaramanzie
Per questo Mondiale 2014 tra i tifosi esperti maschi domina un certo ottimismo. C’è chi lo giustifica con una serie di analisi tecniche sul valore del centrocampo e dell’attacco, ma in fin dei conti che senso ha prepararsi ad un Mondiale senza sognare di arrivare fino in fondo? E dunque l’Italia ce la fa. A vincere? Non esageriamo, ma a superare bene la prima fase della competizione.
C’è chi fa affidamento alla statistica e alle leggi dei grandi numeri: dopo la pessima figura in Sudafrica, gli Azzurri non possono uscire di nuovo ai gironi. C’è chi è scaramantico e non mi risponde. Chi fa perno sulla psicologia inversa con un sillogismo molto semplice: “Non siamo affatto favoriti, ma tutte le volte che non siamo stati favoriti abbiamo vinto.”
Il romantico, invece, vede l’Italia come “una squadra di pazzi e incoscienti che, superati i primi scogli, prenderà sempre più entusiasmo e si arrenderà solo davanti ad un avversario nettamente più forte.” Genio, follia, epilogo tragico: gli elementi ottocenteschi ci sono tutti. Immancabile lo scettico per il #cambiaverso di Prandelli, proprio come chi al contrario azzarda: “O Finale o Campioni del mondo.”
Io personalmente ho un debole per gli affabulatori: “Immagino una finale in cui Cassano segni il gol decisivo. Lui, nato a Bari vecchia nella notte del mondiale ‘82, uscirà fuori da quel passato sgrammaticato e pieno di fallimenti, realizzando il suo destino mentre alza al cielo la Coppa del mondo. Leggerò i titoli trionfali per mesi e mesi.”
L’incubo è per tutti lo stesso e ha il colore verde della foresta Amazzonica e quello oro delle sue miniere. Il Brasile fa paura e il destino ci ha giocato un brutto scherzo piazzandocelo proprio lì davanti. Qualcuno osa andare più in là coi pensieri: “Qui ci vorrebbe un miracolo visto che avranno il 99% del pubblico dalla loro e la Seleção giocherà con una pressione in campo fortissima. Certo, vincere contro il Brasile in Brasile è impossibile. Però, ce la può fare solo l’Italia”.
Staremo a vedere. Intanto buon Mondiale a tutti dalla Ragazzetta!
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