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Guida completa ai mondiali di sci alpino di St. Moritz 2017

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Gut, Vonn, Rebensburg

Sankt Moritz, febbraio 2017, mondiali di sci alpino. L’evento è di quelli importanti, la location anche, le aspettative pure. Ferme le coppe del mondo – quella maschile è praticamente già di Hirscher, la sesta, come mai nessuno prima nella storia; in quella femminile è battaglia aperta tra Gut e Shiffrin – l’attenzione è tutta sull’evento iridato.

Cinque gare maschili, cinque femminile, più l’evento misto a squadre che ormai è diventato un classico. L’Italia ha da rimediare allo zero assoluto dei mondiali di Vail nel 2015 e le speranze non mancano.

Favoriti come sempre gli austriaci, che pure sono meno dominatori del solito. Occhio alle solite sorprese che spuntano in ogni mondiale (ce ne siamo accorti nella gara inaugurale), e ad alcune strisce aperte alla vigilia: Shiffrin che punta al terzo oro consecutivo in slalom speciale, Austria che va per il terzo oro a squadre consecutivo (tentativo fallito, ha vinto la Francia), Italia senza medaglia d’oro dai mondiali di Garmisch 2011 (vinse Innerhofer in superG, ma la striscia non si è chiusa anche a Mondiale finito).

Vediamo nel dettaglio le gare, analizzando favoriti, outsider e le speranze azzurre. Su questa pagina troverete le gare femminili, nella pagina succesiva le gare maschili. A mondiali iniziati aggiorneremo di volta in volta il post con i risultati e i commenti delle gare.

Mondiali di Sci alpino 2017 – gare femminili: programma, guida e risultati

Supergigante femminile

Quando: martedì 7 febbraio

Il podio
1)
 Nicole Schimidhofer (AUT) 1.21.34
2) 
Tina Weirather (LIE) +0.33
3)
Lara Gut (SUI) +0.36

Italiane: E. Curtoni (5), Brignone (8), Goggia (10), Marsaglia (17)

La gara: Primo giorno e prima sorpresa (molto grossa). Nicole Schmidhofer non aveva mai vinto una gara in carriera, e il suo ultimo podio in coppa del mondo l’aveva colto in discesa a Cortina nel 2014. Era un’outsider, perché nelle ultime gare veloci era finito spesso a ridosso delle prime 5, ma nessuno immaginava riuscisse a vincere. Precede le due maggiori favorite, con Tina Weirather davanti alla beniamina di casa Gut, che non era al meglio ma con la medaglia già in tasca potrà solo migliorare. Quarto posto per Viktoria Rebensburg, fuori Vonn e Anna Veith (un tempo Fenninger) che sciava su tempi da podio.

Capitolo italiane: Non un grande inizio per Sofia Goggia, che in superG era una delle favorite. Il decimo posto finale, seppure con un distacco non così importante (+0.91), è il peggiore della stagione nelle gare in cui è arrivata in fondo. Molto bene Elena Curtoni, che manca il podio per 2 decimi dimostrando di valere le top in spacialità: non le si poteva chiedere di più. Buone sensazioni anche da Federica Brignone, il cui ottavo posto è nei suoi standard (se avesse chiuso meglio nell’ultimo settore poteva sperare in qualcosa di più) e fa ben sperare per il gigante. Francesca Marsaglia, non in grande forma soprattutto in SuperG, ha chiuso diciassettesima.

Combinata femminile

Quando: venerdì 10 febbraio

Il podio
1)
 Wendy Holdener (SUI) 1.21.34
2) 
Michelle Gisin (SUI) +0.33
3)
Michaela Kirchgasser (AUT) +0.36

Italiane: Brignone (7), Bassino (17), Goggia (out in slalom), E. Curtoni (out in slalom)

La gara: La combinata è sempre un terno al lotto, e lo è stato anche stavolta. Doppietta svizzera con Wendy Holdener davanti a Michelle Gisin, due slalomiste bravissime a sfruttare la discesa sulla pista di casa, contenendo il ritardo al minimo per poi sfruttare il vantaggio in slalom. Terza è Michaela Kirchgasser, un’altra specialista della disciplina, che bissa il bronzo di due anni fa a Vail. Le grandi favorite, per un motivo o per un altro, sono assenti dal podio: Gut cade in allenamento dopo la discesa e rischia di saltare tutta la stagione, Vonn chiude quinta senza sfruttare a sufficienza la discesa, Stuhec cade dopo poche porte dello slalom, idem la nostra Sofia Goggia.

Capitolo italiane: La delusione più amara di questo mondiale, finora. Sofia Goggia, pur senza essere perfetta, aveva chiuso al comando la discesa e aveva margine per mantenere un posto sul podio. Vista cadere davanti a lei la Stuhec, ha commesso quasi lo stesso errore, uscendo dopo poche porte. Un brutto segno che dice molto sulla pressione che ha addosso la Goggia, che finora è sembrata poco in grado in fronteggiarla. Brignone chiude settima, dopo una discesa (era 15a) in cui ha pagato una visibilità molto peggiore delle altre. Bassino fuori dalle 15 e Curtoni fuori in slalom, ma c’erano poche speranze su entrambe .

Discesa libera femminile

Quando: domenica 12 febbraio, ore 11.15

Il podio
1)
 Ilka Stuhec (SLO) 1.32.85
2) 
Stephanie Venier (AUT) +0.40
3)
Lindsey Vonn (USA) +0.45

Italiane: Goggia (4), E. Fanchini (14),  Stuffer (19), Schnarf (22)

La gara: È stata la stagione della slovena Ilka Stuhec, e l’oro iridato è la coronazione di un’annata da dominatrice. Una prova quasi perfetta, chiusa davanti alla sorpresa della gara, l’austriaca Venier, sostituta di Anna Veith che ha preferito puntare sul gigante senza correre in discesa. Al terzo posto l’eterna Vonn, ancora non perfetta dopo i problemi al ginocchio, ma in grado di portarsi a casa una medaglia anche in questo caso. Deludono, tra le grandi, Weirather (10) e Rebensburg (11).

Capitolo italiane: Se quella della combinata era una delusione cocente, la discesa lo è ancora di più. Sofia Goggia è stata perfetta per 4/5 di gara, sui tempi della Stuhec se non meglio, ma un errore nell’ultimo tratto le è costato la medaglia, e chissà, forse anche l’oro. Resta il gigante per Sofia, che alla prima stagione da top non riesce a centrare il grande risultato nei mondiali: c’è tempo però per avere ragione anche della sfortuna. Poco da fare per Schnarf (22) che reduce dall’intervento alla schiena non ha potuto dare il meglio. Fanchini e Stuffer in media con gli ultimi risultati della stagione.

Slalom gigante femminile

Quando: giovedì 16 febbraio

Il podio
1)
 Tessa Worley (FRA) 2.05.55
2)
Mikaela Shiffrin (USA) +0.34
3) Sofia Goggia (ITA)
+0.74

Italiane: Goggia (3), Brignone (4), Moelgg (6)

La gara: Era la gara in cui l’Italia aveva le maggiori speranze di medaglia e quella in cui contava su più nomi per farlo: è stato così, con tre azzurre nelle prime 6, ma con una sola medaglia al collo, il bronzo di Sofia Goggia. A vincere è la miglior interprete della specialità, che bissa l’oro di 4 anni fa a Schladming: la francese Tessa Worley. Subito dietro, alla prima medaglia pesante in una disciplina che non è lo slalom speciale, Mikaela Shiffrin, che dimostra tutti i suoi progressi tra le porte larghe con due manche molto positive. Diremo poi delle italiane, colpisce in negativo l’uscita nella prima di Viktoria Rebensburg, mentre in positivo Stephanie Brunner, quinta e miglior austriaca.

Capitolo italiane: Note positive, da più fronti. La forza di Sofia Goggia, dopo tre gare in cui poteva conquistare molto di più, dimostra la stoffa di una campionessa vera, che nella gara a lei meno congeniale strappa un bronzo alla sua compagna di squadra Brignone. Federica fa un’ottima seconda manche ma nella prima, complice anche qualche malanno, poteva fare di più. Bene, soprattutto nella seconda manche, Manuela Moelgg, che dimostra l’ottima annata. Meno bene Bassino, che chiude 11a (ma con 5 centesimi in meno era 8a): è giovanissima (classe ’96) e avrà tante altre occasioni.

Slalom speciale femminile

Quando: sabato 18 febbraio

Il podio
1)
 Mikaela Shiffrin (USA) 1.37.27
2)
Wendy Holdener (SUI) +1.64
3)
Frida Hansdotter (SWE) +1.75

Italiane: Costazza (out), Curtoni (out), Moelgg (out), Brignone (24)

La gara: Un fenomeno. Mikaela Shiffrin domina lo slalom speciale, per la terza volta diventa campione del mondo tra i pali stretti con un vantaggio enorme frutto di una seconda manche praticamente perfetta. Se si aggiunge anche l’oro olimpico di Sochi, e i 22 anni ancora da compiere ci rendiamo conto della grandezza di questa atleta. Tra le umane podio ancora svizzero con Holdener e Hansdotter, due delle più attese. Tra le altre favorite fuori Velez Zuzulova nella seconda manche, male Loeseth, quarta e quinta Vhlova e Strachova.

Capitolo italiane: Un vuoto storico per l’Italia dai tempi di Deborah Compagnoni e Lara Magoni. In slalom speciale le speranze di medaglie erano pressoché nulle ma ci si poteva attendere qualcosa in più almeno da Chiara Costazza e Irene Curtoni, entrambe fuori nella prima manche, esattamente come Manuela Moelgg. Unica che arriva in fondo è Federica Brignone, che non aveva grandi speranze e chiude al 24° posto finale.

Nella prossima pagina la guida alle gare maschili dei mondiali di sci alpino 2017

Mondiali di Sci alpino 2017 – gare maschili: programma, guida e risultati

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Supergigante maschile

Quando: mercoledì 8 febbraio, ore 12.00

Il podio
1)
 Erik Guay (CAN) 1.25.38
2) 
Kjetil Jansrud (NOR) +0.45
3)
Manuel Osborne-Paradis (CAN) +0.51

Italiani: Paris (9°), Fill (11°), Casse (19°), Buzzi (23°)

La gara: Erik Guay non è un nome a sorpresa, ma era difficile aspettarselo così forte. Non vinceva una gara dal 2014, addirittura in superG mancava al successo dal 2010, eppure ha fatto una gara sostanzialmente perfetta, meritando senza alcun dubbio l’oro, il suo secondo personale dopo quello ai mondiali del 2011 in discesa. La gara è stata molto bella, i distacchi limitati e gli avvicendamenti sul podio virtuale continui. Il favorito, Kjetil Jansrud, non ha deluso le aspettative ed è arrivato secondo, davanti alla vera rivelazione Oborne-Paradis per un podio per 2/3 canadese. Finisce quarto per pochissimi centesimi l’altro norvegese Kilde, che forse meritava di più. Deludono gli austriaci: il migliore (Kriechmayr 5°) era il meno atteso del lotto e l’unico con Reichelt (10°) in top ten. Delusioni anche per i padroni di casa svizzeri, con Janka 8° e Feuz 12°.

Capitolo italiani: A far compagnia ai delusi di giornata austriaci e svizzeri anche l’Italia, che piazza Paris 9° e Fill 11°. Posto che probabilmente le chance maggiori di podio le abbiamo in discesa, i due non sono sembrati abbastanza competitivi per la concorrenza. Paris paga un errore abbastanza grave su un salto che gli è costato qualche decimo (e chissà, forse anche il podio), Fill ha fatto più di un errore di linea. Non è una buon inizio. Casse e Buzzi sciano intorno ai loro limiti: sono a St. Moritz soprattutto per fare esperienza, non gli va chiesto di più.

Discesa libera maschile

Quando: domenica 12 febbraio, ore 13.30

1) Beat Feuz (SUI) 1.38.91
2) 
Erik Guay (CAN) +0.12
3)
Max Franz (AUT) +0.37

Italiani: Fill (9), Paris (13), Casse (20)

La gara: Chiamatela casa Beat Feuz, lo svizzero vinse qui nelle finali di coppa dello scorso anno, e da favorito vince l’oro davanti ai tifosi di casa, il secondo per la Svizzera. Con lui torna sul podio Erik Guay, che dopo l’oro in superG conferma il feeling con la pista di St. Moritz, andando a sfiorare uno storico bis. Chiude terzo l’austriaco Franz, bravo a sfruttare il pettorale alto (18) quando la pista era priva di nebbia e la visibilità ideale. Tra i delusi, oltre agli azzurri, quelli partiti con i pettorali bassi: da Jansrud (4), Theaux (25), Janka (26).

Capitolo italiani: Visto il feeling non ideale tra i nostri azzurri di punta e la pista di St. Moritz le possibilità di medaglia erano meno di quanto ci si aspettasse prima del via del mondiale. In più, gli azzurri hanno trovato la nebbia nella parte iniziale, accusando un po’ di distacco che poi è stato difficile da recuperare. Spiace perché Fill e Paris sono tra i migliori della specialità, ma troppo spesso il loro risultato dipende dall’adattamento alle condizioni della pista. Casse, da cui non ci si aspettava molto, chiude comunque nei 20.

Combinata maschile

Quando: lunedì 13 febbraio

Il podio
1) Luca Aerni (SUI) 2.26.33
2) 
Marcel Hirscher (AUT) +0.01
3)
Mario Caviezel (SUI) +0.06

Italiani: Paris (4), Tonetti (23). Casse (fuori in slalom), Fill (fuori in discesa)

La gara: Il mondiale di casa fa bene alla Svizzera, poco da dire. Ci si mette anche la fortuna e il centesimo di vantaggio con cui Aerni sta davanti a Hirscher, favoloso in slalom ma non a sufficienza per vincere l’oro. Aerni è uno slalomista discreto, mai a podio nella sua carriera in coppa del mondo, baciato dalla sorte e bravo sfruttare le condizioni favorevoli. Chiude il podio un altro svizzero, Caviezel, anche lui a una manciata di centesimi dal primi. Delusione, grossa, è Pinturault che in discesa fa benino (ci si aspettava di più) e poi perde parecchio in slalom, chiudendo solo decimo. Svizzeri che piazzano 4 atleti nei primi 7, con Murisier e Janka 6° e 7°.

Capitolo italiani: L’Italia, dopo quello della Goggia in discesa, si ritrova di nuovo al quarto posto con Paris, a cui davvero era difficile chiedere di più, almeno in slalom, dove è stato tra i migliori discesisti. Peccato non sia mai sbocciato il feeling con la pista in discesa, altrimenti con un vantaggio maggiore Dome poteva anche sperare in una medaglia pesante. L’altro azzurro a chiudere la gara è Tonetti (23°), mentre Fill va fuori in discesa quando viaggiava su tempi molto buoni e Casse esce in slalom.

Slalom gigante maschile

Quando: venerdì 17 febbraio

Il podio
1) Marcel Hirscher (AUT) 2.13.31
2)
Roland Leitinger (AUT) +0.25
3)
Leif Kristian Haugen (NOR) +0.72

Italiani:  Tonetti (10°), Eisath(17), Moelgg (20), Maurberger (24)

La gara: Doveva essere la sfida tra Hirscher vs Pinturault: il primo s’è visto, il secondo meno. Primo oro mondiale (dopo due argenti) in slalom gigante per Marcel Hirscher, al comando dopo la prima manche e bravissimo a contenere il vantaggio sulla sorpresa più inaspettata, Roland Leitinger, promessa austriaca mai in grado di mantenere le attese che a 25 anni e alla prima gara iridata conquista un argento che nessuno si aspettava. Chiude un podio per 2/3 sorprendente il norvegese Haugen, che per soli 5 centesimi sta davanti al più atteso Kristoffersen. Deludono molti dei favoriti: detto di Pinturault (favorito alla vigilia, settimo alla fine quando era terzo dopo la prima manche), è tutta la Francia a pagare pegno, con Faivre (9) e Muffat-Jaendet (13) lontani dai primi. Male anche la Germania, che da Neureuther (16) e Luitz (14) si aspettava di più.

Capitolo italiani: Lo avevamo annunciato, dopo i ritiri di Simoncelli e Blardone è probabilmente il punto più basso in una specialità in cui siamo sempre stati molto competitivi. Ne è la prova la gara mondiale degli azzurri, decimati dal k.o. di De Aliprandini e dalla stagione negativa di Nani, hanno comunque portato in top 10 un sorprendente Tonetti. Male gli altri con Eisath (il più accreditato dei nostri) 17°, Moelgg 20° e l’esordiente Maurberger, comunque bravo a qulificarsi per la seconda manche, 24°.

Slalom speciale maschile

Quando: domenica 19 febbraio

Il podio
1) Marcel Hirscher (AUT) 1.34.75
2) Manuel Feller (AUT) +0.68
3) Felix Neureuther (GER) +0.93

Italiani: Gross (9), Moelgg (14), Thaler (24), Razzoli (22)

Guida: Anche l’altra grande sfida dei mondiali di sci alpino 2017, forse la più attesa, Kristoffersen vs Hirscher, va al fenomeno austriaco. Il norvegese non scende al meglio e finisce a sorpresa fuori dal podio, al quarto posto. Marcel chiude un’edizione da record, con due ori e un argento (a un solo centesimo dall’oro). A sorpresa al secondo posto c’è un altro austriaco, Feller, mentre Neureuther chiude al terzo posto. Tra i favoriti chiude al quinto posto il russo Khoroshilov, 11° il britannico Ryding.

Capitolo italiani: Delusione azzurra anche se non c’era tanto da attendersi. Gross chiude nono, Moelgg, in netto calo di forma rispetto ai fasti di dicembre/gennaio, solo 14°. Razzoli è 22°, ma è stata una stagione senza gioie per il campione olimpico di Vancouver, Thaler 24° dopo una sfortunata prima manche.

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