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15 canzoni tristi per cuori infranti

canzoni tristi
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Ora che le feste sono finite, ora che per le strade sono sparite tutte le lucine colorate ed è tornata prepotentemente la nebbia, ora che ricominciano gli esami, non ci sono più scuse: possiamo finalmente tornare ad essere tristi, brancolare nel buio e soffrire.

Io, per esempio, quasi non so da dove cominciare. Ma mi è d’ispirazione Adele.

Prevedibilmente, se abitate questo pianeta, vi sarà capitato almeno una volta di ascoltare il suo nuovo singolo Hello: storia di un amore finito male (malissimo) e del suo angosciante tentativo di recuperare il rapporto con l’ex fidanzato che ha abbandonato tempo prima. Così, Adele decide di chiamarlo a casa e mica una volta sola: all’incirca a thousand times. Lui, però, proprio non ne vuole sapere di rispondere e, di conseguenza, Adele è tristissima.

E a voi tocca deprimervi con lei, soprattutto perché questo pezzo è inflazionato al limite massimo umanamente consentito: il numero di visualizzazioni su Youtube, per esempio, ha così tante cifre che non saprei neanche attribuirlo a un determinato ordine di grandezza o, che so, leggerlo. E ad ogni visualizzazione su Youtube corrisponde un pianto di disperazione per sensi di colpa, zitellonaggine e rotture fresche fresche.

Perché se l’amore è reputato assolutamente il sentimento più profondo, puro e pregiato a cui ambire, è anche vero che ogni essere umano che abbia quantomeno superato i dieci anni sa che altro non è che un disturbo dell’intelletto, una malattia, un morbo crudele a cui nessuno è immune. Mai.

E non si sfugge nemmeno al venire indecorosamente scaricati almeno una volta: mollarsi è una tappa fondamentale e imprescindibile per tutti noi esseri umani (esclusi, forse, quelli un po’ più apatici, ottusi per natura e monogami per comodità, decisi a passare il resto della propria vita insieme alla fidanzatina conquistata con una Goleador alla frutta in prima elementare).

E di questa piaga dell’universo, Adele ci campa.

Però, cari miei cuori infranti e doloranti, volevo dirvi che ne esistono tantissime canzoni più belle con cui potete struggervi e affogare nell’angoscia e nella mancanza di qualche stronzo/a che non vi vuole più.
Così ci faccio una playlist, che tanto per ammore ci siamo sentiti tutti un pochetto tristi no?

PS: la mia comprovata esperienza in cuori infranti mi suggerisce un indefinito numero di brani, tantissimi brani che potrei proporre. Mentre, con fatica, li scelgo per voi, immaginatemi come Bridget Jones: spalmata sul divano con un pigiama imbarazzante, i capelli arruffati e un bicchiere di vino, che canto a squarciagola All by my self.

https://www.youtube.com/watch?v=SGwamNcqhPA

Ah, ricordatevi che queste canzoni tristi non vi faranno stare meglio. Anzi: vi faranno stare peggio.

15 canzoni tristi per cuori infranti: la playlist

1. Goodbye Kiss – Kasabian

Estate 2012.
La canzone dell’amore finito per antonomasia: un sacco di tristezza che si intreccia alla vaga speranza di ritrovarsi un giorno, forse.

Maybe the days we had are gone
Living in silence for too long
Open your eyes and what do you see?
No more laughs, no more photographs

Infatti, solo piantoni.

2. Rimmel – Francesco De Gregori

Rimmel ha compiuto quest’anno quarant’anni. Fotografia (di quel) che rimane, fra le pagine chiare e le pagine scure, quando i trucchi del destino si portano via l’amore ma lasciano il segno. Fotografia perfetta, in cui tu sorridevi e non guardavi.

Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo.

3. Dark Paradise – Lana Del Rey

And there’s no remedy for memory of faces
Like a melody, it won’t lift my head
Your soul is hunting me and telling me
That everything is fine
But I wish I was dead

Si parla di paradisi oscuri, di tenebre e di istinti suicidi. Eppure il ritornello, bellissimo da cantare a squarciagola, ha un non so che di liberazione.

Lana sarà pure una strafiga come poche, ma deve essere anche una che, come noi comuni mortali, ha sofferto tantissimo per amore, visto e considerato che una canzone ogni due parla di un lui che l’abbandona e di lei che aspetta (e aspetta e aspetta). Solidarietà.

4. Cosa mi manchi a fare – Calcutta

Edoardo D’Erme, in arte Calcutta, spopola pochi mesi fa con questo pezzo volutamente malinconico e con un video triste, grigio e irresistibile.

E non m’importa se non mi ami più
E non m‘importa se non mi vuoi bene
Dovrò soltanto reimparare a camminare
Se non ci sei tu

Ma è tutto già nel titolo. C’è altro da aggiungere? Forse solo tutto il resto dell’album.

5. A mano a mano – Rino Gaetano

La canzone è stata originariamente incisa da Riccardo Cocciante, ma è mille volte più bella nella versione di Rino Gaetano.
Ogni volta mi viene la pelle d’oca. Dai ti prego, torna vicino.

Ma dammi la mano e torna vicino
Può nascere un fiore nel nostro giardino
Che neanche l’inverno potrà mai gelare
Può crescere un fiore da questo mio amore per te

6. The Scientist – Coldplay

Uno scienziato e l’amore. Un amore finito, ovviamente. Forse perché lui, troppo abituato ad esprimersi con il linguaggio del proprio mestiere, non riesce a far parlare il cuore.

Come se fosse possibile. Effettivamente, dire qualcosa tipo “nel mio organismo, interazioni molecolari mi riempiono di adrenalina, aumenta la pressione sanguigna e mi si dilatano i bronchi. E “la feniletilammina migliora le mie condizioni psicofisiche e poi sono zeppo di ossitocina e di endorfine ed è solo grazie a te” vale quasi quanto un “ti amo”.

Forse però un amore spiegato interamente attraverso la chimica non è poi così strepitoso?
Chris, in ogni caso, non ce la fa in nessuno dei modi. Non serve una medicina, serve tornare indietro sui proprio passi.

Nobody said it was easy
It’s such a shame for us to part…
Take me back to the start.

7. Ovunque proteggi – Vinicio Capossela

E ancora mi innamora e mi fa sospirare così
Adesso e per quando tornerà l’incanto
L’incanto di te, di te vicino a me.

Una dolcissima preghiera per un amore che dura e per una storia che è finita.

Quando sono tristissima e ascolto questa canzone, mi sembra sempre che Capossela mi stia abbracciando. Ovunque proteggi è una canzone avvolgente. Ed è impensabile credere che qualcuno l’ascolti e poi abbia voglia, che so, di mollare un ceffone a qualcuno. E infatti non ci inquieta. Anzi, ci quieta.

Vinicio persegue l’incanto e lo raggiunge. Il connubio testo-musica è convincente, ipnotico, sornione: ti si insinua sotto la pelle. Comunque vada, chiunque tu sia, proteggici.

In ricchezza e fortuna, in pena e in povertà, nella gioia e nel clamore, nel lutto e nel dolore
Nel freddo e nel sole, nel sonno e nel rumore, ovunque proteggi la grazia del mio cuore.

8. Buon Appetito – Dente

Che l’amore non fosse affatto bello, Dente ce lo ha detto chiaramente e senza remore già nel titolo dell’album (L’amore non è bello, pubblicato nel 2009 e, non a caso, nel giorno di San Valentino, è ricco di canzoni tristi).

Buon appetito è un inganno: la fine di una storia è vissuta come una liberazione, in realtà stiamo soffrendo in un modo indescrivibile.

Sapessi che felicità mi dà l’idea di non toccarti più
L’idea di non seguirti più in tutto ciò che fai
Quindi ho messo le mani in tasca ed ho sputato sulla tavola
Buon appetito amore mio.

9. Quando – Pino Daniele

Scritta nel 1991, la canzone fa parte della colonna sonora del film del suo grande amico Massimo Troisi: Pensavo fosse amore…invece era un calesse. È il racconto di un amore affranto che cerca disperatamente di essere felice.

E vivrò, sì vivrò, tutto il giorno per vederti andar via.

10. Io non esisto – Thegiornalisti

Ed è inutile che mi asciughi le lacrime quando piango
Ed è inutile che mi abbracci solo per restarmi accanto
Tanto io per te, io non esisto

Questa canzone parla di stronzi e di rassegnazione incazzata: un colpaccio al cuore.

11. Spaccacuore – Samuele Bersani

Io non sapevo dirti che solo a pensarti mi dà i brividi
Anche a uno stronzo come me.

A questo giro gli stronzi siamo noi, perché amore è anche sapersi assumere le giuste responsabilità. E noi siamo degli inetti, quindi non pensarmi più.

12. Rewind – Paolo Nutini

Why can’t we just rewind?

Perché non possiamo semplicemente tornare indietro e riavvolgere il nastro?
Questa canzone è l’urlo disperato di un Paolo Nutini che passa la notte from bar to bar, a chiedere un drink sempre più forte per sedare il dolore.

Picking up the pieces of the wreck you went and left, and I’m dealing with dilemmas in my now so stressful life. And I’m drinking stronger spirits, I made my home here on the floor. And I’m losing all ambition and goals and I’m going all out.

13. C’è – Luca Carboni

C’è un po’ del tuo profumo dentro al mio maglione, se non lo lavo resta qua. C’è che non riesco a fare quello che ho da fare, lo annuso ancora e resto qua. Fortuna che ho il raffreddore se no sentirei anche la tua voce, e che la macchina è rotta se no verrei dritto da te.

Nel dubbio, Luca, io il maglione lo brucerei.

14. Back to Black – Amy Winehouse

Amy va al funerale del suo cuore infranto dopo la separazione dal marito Blake Fielder.

We only said goodbye with words
I died a hundred times
You go back to her
And I go back to black

15. Sere Nere – Tiziano Ferro

Come lui nessuno mai. Tiziano riesce a trarre nella sua rete i nostri cuori fatti a pezzettini e farci sentire ancora un po’ più a nostro agio in questo stato di rottamazione. Se non uccide fortifica, no?

Conviene crederci, anche se…

Puoi rimanere? Perché fa male, male da morire senza te.

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