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Cammino di Santiago in bicicletta: 10 consigli utili

Cammino di Santiago in bicicletta attraverso le Mesetas

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Il simbolo del bicigrino lungo il Cammino di Santiago

Credo di poter dire con certezza che quello di Santiago de Compostela è il cammino più famoso al mondo, meta ogni anno di migliaia di pellegrini e raccontato in libri e film.
Nell’ultimo anno sono stati più di 250.000 i pellegrini che hanno percorso gli oltre 800 km che collegano Saint-Jean-Pied-de-Port (Francia) a Santiago de Compostela (Spagna).
Per la maggior parte si tratta di pellegrini che affrontano il viaggio a piedi, ma del totale fanno parte anche un 30% circa di bicigrini, cioè pellegrini in bicicletta.

Le motivazioni che spingono ad affrontare il Cammino di Santiago in bicicletta sono le più svariate: ci sono pellegrini (spesso piccoli gruppi o coppie) che hanno fatto del cicloturismo la loro filosofia di viaggio piuttosto che ciclisti della prima ora che hanno scelto la bicicletta solo per motivi di disponibilità di tempo (in bici il Cammino si percorre infatti nella metà dei giorni).
Personalmente, quando ho scelto di partire per il Cammino di Santiago in bicicletta non avevo ancora eletto il cicloturismo come stile di vita e pedalavo da poco più di un anno.
Dato che ci sono passata in prima persona voglio darvi qualche consiglio che forse potrà tornarvi utile.

Indicazioni lungo il Cammino di Santiago

1. Cammino di Santiago in bicicletta: treno, aereo o macchina?

Quando vi porrete questa domanda, la partenza da pura ipotesi diventerà certezza. La scelta del mezzo di trasporto, infatti, segna l’inizio del viaggio. Nel caso di un bicigrino parliamo di una scelta molto importante, perché oltre a trasportare noi stessi e il nostro bagaglio dobbiamo trasportare anche il nostro mezzo di trasporto: la bicicletta.
Per arrivare dall’Italia a Saint-Jean-Pied-de-Port le soluzioni sono differenti ma non abbondanti e, nel caso del treno o del volo areo, comportano numerosi cambi e una spesa non proprio economica. Dopo varie ricerche noi abbiamo optato per la macchina, suddividendo il viaggio in due tappe (con partenza dalla Toscana) e lasciandola a Saint-Jean-Pied-de-Port in un parcheggio custodito segnalatoci all’arrivo dall’Association Amis du Chemin de Saint-Jacques. Per 15 giorni di sosta abbiamo speso 25€. Se non avete problemi di tempo, optare per la macchina vi consentirà anche di fare un viaggio nel viaggio. All’andata probabilmente sarete presi dalla voglia di partire, ma al ritorno potrete pensare di fermarvi a visitare le bellissime città della Francia del sud, come ad esempio Carcassonne.

Biciclette cariche in sosta a Pamplona

2. Il bagaglio

La composizione del bagaglio è forse la cosa di cui occuparsi con maggior attenzione prima di partire. Per il nostro abbiamo seguito i consigli della guida, qualche forum in rete ed il buonsenso. Alla fine le nostre borse da bici pesavano circa 4 kg l’una (8 kg a testa in totale). Nel comporre le vostre borse tenete presente che l’abbigliamento tecnico può essere sfruttato anche come cambio per la sera e nella maggior parte dei posti in cui vi fermerete sarà possibile lavare i vostri vestiti. Nei paesi e nelle città più grandi troverete le lavanderie a gettoni, che sono presenti anche in molti ostelli. Negli affittacamere che non hanno lavanderia a gettoni, molto spesso i proprietari si offrono di lavare l’abbigliamento. Tra le cose essenziali procuratevi una buona crema per il fondello (noi abbiamo usato la crema Assos) e della crema all’arnica da applicare la sera. Le piaghe per i ciclisti sono come le vesciche per chi cammina. Essenziale un kit di riparazione e manutenzione della bicicletta. Se non le avete e dovete acquistarle in vista del Cammino, ricordate che le borse con molte tasche sono più comode perché vi consentono di ripartire meglio il bagaglio e avere a portata di mano le cose essenziali. In alternativa potete optare per una borsa da manubrio.

Attraverso le Mesetas in solitaria

3. Partenza intelligente: quando partire?

La fine di agosto e le prime settimane di settembre sono un buon momento per i bicigrini perché la maggior parte dei pellegrini a piedi transita sul Cammino da maggio a metà agosto. In questo periodo non troverete molta affluenza e per lunghi tratti vi capiterà di pedalare in completa solitudine. Questo anche perché i tempi e le distanze tra chi va a piedi e chi viaggia in bicicletta sono diversi. A differenza dei pellegrini a piedi, i bicigrini possono permettersi di partire un po’ più tardi al mattino (ad esempio intorno alle 8:00) percorrendo una distanza più lunga di almeno il doppio. Cercate sempre di fermarvi in un orario che vi consenta di riposare e recuperare in vista della tappa successiva e soprattuttto di scoprire il piccolo pezzo di mondo in cui vi trovate.

Tratto del Cammino che conduce all’Alto del Perdòn, a circa 800 mt di altezza

4. Se non amate la bicicletta fatelo a piedi

Come detto, le motivazioni che possono indurre a percorrere il Cammino di Santiago in bicicletta sono numerose. In alcuni casi può trattarsi di una scelta dettata dalla disponibilità di tempo, ma anche e soprattutto in questo caso il mio consiglio è quello di non considerare la bicicletta un ripiego all’andare a piedi. In molti tratti il cammino è faticoso e impegnativo, per via del fondo accidentato con sassi e radici sporgenti, e guidare la bicicletta (per di più con 8/10 kg di borse al seguito) non è impresa facile. Servono allenamento e padronanza del mezzo. Se amate la bici, anche i passaggi più impegnativi, per quanto stancanti, potranno rivelarsi divertenti ed entusiasmanti e la fatica passerà in secondo piano. Ma se non vi piace pedalare o avete iniziato da poco, il rischio è che questo viaggio lasci in voi un ricordo meno positivo del previsto. In tal caso, preferite i vostri piedi come mezzo di trasporto.

Un tratto della prima tappa (non facilmente pedalabile) lungo la via bassa per Valcarlos

5. Pirenei sì, Pirenei no?

Uno dei primi dilemmi che vi si porranno una volta arrivati finalmente alla partenza, sarà se affrontare o meno i Pirenei. Parliamo della prima tappa del Cammino di Santiago, che va da Saint-Jean-Pied-de-Port a Roncisvalle. Si tratta di circa 1.200 metri dislivello lungo la montagna. Quando siete a Saint-Jean, alzate il naso all’insù e guardate le montagne intorno a voi: ecco, quelli sono i Pirenei. Il percorso è molto impegnativo e con la bici carica lo è ancora di più. Inoltre, se le condizioni meteo non sono buone, escludetelo dalla rosa delle vostre possibilità. L’alternativa è un percorso più abbordabile anche se non meno impegnativo, in gran parte asfaltato, che passa per Valcarlos. In particolare, da Valcarlos in poi fate molta attenzione a seguire sempre l’asfalto che sale in tornanti verso la vetta della montagna. In alcuni tratti, infatti, il cammino a piedi si incrocia con l’asfalto e le indicazioni potrebbero portarvi lungo dei sentieri totalmente non pedalabili.

La guida al Cammino di Santiago in bicicletta edita da Terre di Mezzo

6. Le indicazioni

In alcuni casi durante il viaggio vi capiterà di percorrere percorsi alternativi a quelli dei pellegrini a piedi. Questo accade perché non sempre il Cammino è pedalabile e il rischio di spingere la bici carica lungo salite impegnative è molto alto. Il consiglio è quello di procuravi una buona guida (noi abbiamo utilizzato quella edita da Terre di Mezzo). Inoltre alla partenza chiedete all’ufficio accoglienza del pellegrino la cartina dei dislivelli. Vi aiuterà a capire la strada che avete davanti. Gli sterrati, anche quando la strada dei ciclisti e quella dei pellegrini a piedi è la medesima, sono spesso impegnativi, quindi il consiglio è di non arrischiarvi a seguire strade sconsigliate. Il cammino verso Santiago è in ogni caso meraviglioso, anche quando si lascia il Cammino ufficiale per proseguire su asfalto.

Il nostro arrivo a Santiago de Compostela in bicicletta

7. In coppia o da soli

Quando vi accingerete a partire per il Cammino di Santiago in bicicletta la domanda più frequente che vi verrà rivolta sarà “con chi parti?”. L’esperienza di ognuno e le motivazioni personali sono alla base di questa scelta che non prevede una risposta giusta ed univoca. Nel nostro Cammino abbiamo incontrato bicigrini soli, in coppia o in piccoli gruppi. Quando penserete a cosa fare ricordatevi che viaggiando in bicicletta è più difficile stringere conoscenze nel corso della giornata perché la velocità tra voi e chi viaggia a piedi è differente e in molti tratti (soprattutto nel pomeriggio avanzato) potrebbe capitarvi di essere totalmente soli. Per questo se pensate di partire da soli equipaggiatevi con attenzione. Il viaggio in coppia o in gruppo, invece, rappresenta una scommessa a superare insieme le difficoltà fisiche e ambientali. C’è bisogno di molto affiatamento e tanta pazienza, ma da questa esperienza i rapporti escono fortificati.

La colonnina che indica gli ultimi 100 km prima dell’arrivo

8. Gli ultimi 100 km

Ci siamo, gli ultimi 100 km rappresentano i due giorni di viaggio che vi separano dalla meta. Probabilmente vi troverete dalle parti di Sarria o di Samos. Da qui in poi dotatevi di molta pazienza e, soprattutto, di un buon campanello.
Gli ultimi 100 km infatti sono i più frequentati di tutto il Cammino poiché rappresentano il percorso minimo per poter richiedere la Compostela (il documento che attesta il pellegrinaggio a Santiago) e soprattutto nel weekend vengono percorsi dai cittadini spagnoli che vogliono passare una giornata all’aria aperta. Con molta probabilità incontrerete scolaresche in gita o pullman di vacanze organizzate. Dovrete adottare una velocità più ridotta di quella che avete tenuto fino ad ora e, per evitare di dover chiedere permesso in continuazione, la soluzione migliore è avere un campanello.

Bicicletta imballata con pellicola trasparente e carta in vista del viaggio di ritorno

9. Il ritorno

Se siete partiti in aereo, la vostra scelta per il ritorno potrebbe essere la stessa. Se invece avete deciso di lasciare la macchina in Francia la soluzione migliore per tornare a recuperarla, bicicletta al seguito, è prendere un autobus. La compagnia ALSA effettua numerose corse di rientro da Santiago alla Francia con almeno due cambi intermedi e permette di caricare sul bus le bici debitamente smontate e inserite in apposite sacche che la compagnia stessa vende insieme al biglietto. La vostra bici viaggerà nel cassone dell’autobus, quindi abbiate cura di smontare pedali e manubrio e di imballarla al meglio. Noi abbiamo risolto con pellicola trasparente e carta igienica (soluzione economica e reperibile nei supermercati di Santiago). Un’alternativa al bus, ma meno economica, è il noleggio di un’automobile.

Scultura sull’Alto del Perdòn

10. Non esiste il modo giusto di fare il Cammino, ma solo il vostro modo

Tutti hanno un amico, un parente o un conoscente che ha fatto il Cammino, è matematico. Per questo, quando deciderete di intraprendere questo viaggio, aspettatevi una pioggia di consigli su cosa fare, non fare e come farlo. Probabilmente riceverete delle critiche, perché molto spesso chi viaggia a piedi non concepisce che il cammino possa essere fatto in bicicletta e qualcuno vi dirà che così facendo vi perderete il meglio.
Il consiglio più importante che voglio darvi è di infischiarvene e partire per il Cammino di Santiago come desiderate, facendo quello che l’istinto vi suggerisce e prendendovi il vostro tempo. Si tratta di un viaggio veramente personale e molto intenso, che ognuno affronta con le proprie motivazioni ed emozioni al seguito. Farete i vostri incontri, scoprirete città e panorami bellissimi, quasi sicuramente vi sentirete elettrizzati e commossi al tempo stesso. Quello che è sicuro in questo viaggio incerto e misterioso, è che non esiste il modo giusto di fare il Cammino, ma solo il vostro modo.

Oltre al Cammino di Santiago sono molti i cammini esistenti in Italia e nel resto del mondo, qui ne trovate una selezione.
Preparatevi a partire e buen camino a tutti!

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