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Calano Pd e Movimento 5 Stelle: sondaggi della settimana

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Calano Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, mentre riemerge il centro destra grazie al dibattito sulle unioni civili e allo spauracchio “invasione”.

Matteo Renzi contro l’Europa: secondo i sondaggi ad avere la peggio per il momento è il premier. Il partito del giovane segretario rimane sotto il 40% assestandosi al 39,7%, -0,2% rispetto alla settimana scorsa. Resta la tensione con le istituzioni europee, per la lettera “strettamente confidenziale”, resa pubblica dal governo, con richieste di chiarimenti sulle strategie che il Governo intende perseguire vista la pianificazione del superamento del vincolo di bilancio del 3%.

Renzi non fa un passo indietro e rimane convinto di poter dimostrare la bontà della sua manovra. Nel frattempo, si apre proprio oggi l’ormai appuntamento annuale della Leopolda, la tre giorni organizzata dall’entourage di Renzi e del PD che servirà da cassa di risonanza per gli annunci sulle future manovre di Governo e per la presentazione di quanto è stato fatto fino ad ora.

L’esecutivo si trova adesso ad affrontare la prima vera grande prova da quando l’ex-sindaco di Firenze ha assunto l’incarico e il naturale scetticismo che aleggia intorno alla legge di stabilità non sembra comunque mettere in discussione la solidità dell’esecutivo.

@palazzo chigi

Nessun gruppo parlamentare legato alla maggioranza infatti ha interesse nel far cadere il Governo e il periodo di transizione che le istituzioni europee stanno attraversando rende meno probabile un intervento diretto da parte dell’Europa nelle questioni nazionali.

Male anche il Movimento 5 Stelle che perde ben 0,6 punti percentuali e si ferma al 20,3%. L’operazione rilancio tanto auspicata prima del maxi-evento al Circo Massimo non si è realizzata e il movimento rimane impantanato nelle sue contraddizioni.

Dopo l’espulsione dei simpatizzanti che hanno chiesto più trasparenza dal palco della convention e in seguito alle dichiarazioni di Grillo sul legame fra immigrazione ed epidemie di Ebola, il consenso si incammina verso il minimo storico dopo l’esplosione delle politiche del 2013.

Il comico genovese è stato raggiunto da Matteo Salvini nelle preferenze per i leader, entrambi al fermi 19%. Anche sul fronte europeo le cose non vanno meglio: il gruppo a cui gli euro-parlamentari grillini avevano aderito dopo tante polemiche (ricordate Farage?) si è sciolto a causa dell’abbandono di una deputata lettone per poi ricomporsi solo grazie a un deputato polacco dalla dubbia reputazione.

Sembra invece risollevarsi, seppur di poco, Forza Italia assieme a tutti i piccoli partiti del centro-destra. Nonostante l’amore di Berlusconi per Renzi, come l’apparizione del premier a Mediaset conferma, il dibattito su temi caldi come le unioni civili sembrano tirare a favore di Forza Italia, che (grazie alla Pascale?) ha stravolto alcune delle sue posizioni in tema.

Il delicato dibattito sulle unioni civili premia in minima parte anche il partito di Alfano, che rappresenta una fetta non piccola di italiani che sono contrari a qualunque forma di progressismo in tema di famiglia.

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