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Argilla da mangiare per la depurazione: moda del momento o aiuto concreto?

argilla da mangiare per la depurazione

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[divider scroll_text=”Veg à porter: diete detox”]
Negli ultimi mesi, la blogosfera salutista americana pullula di post sull’assunzione alimentare di argilla (clay) a fini depurativi. Questo uso non costituisce una novità ma per lungo tempo è stato una prerogativa di alcune tribù nativo-americane e dei naturisti più radicali: com’ è giunto all’attenzione del pubblico di massa?

Lo spuntare di articoli e post a macchia è iniziato dai giorni immediatamente successivi ad un’intervista di David Letterman della giovane attrice Shailene Woodley, protagonista di film come Divergent e di “Colpa delle stelle” (il secondo in uscita nelle sale italiane a Settembre). Entrambi questi film sono tratti da romanzi young adult estremamente popolari e hanno realizzato incassi notevolissimi al botteghino. Non sorprende quindi che ci sia un pubblico – composto prevalentemente di adolescenti – interessato a sapere cosa fa la nostra attrice per mantenersi in forma e #bellafigheira (vai al minuto 6.12 del video).

https://www.youtube.com/watch?v=bQmt1ch2jkY

Prima di lasciarsi trasportare dalla freschezza della simpatica Shailene e iniziare a scovolare argilla con la paletta del gelato, però, meglio approfondire un po’ l’argomento.

Argilla da mangiare per la depurazione

In pratica l’assunzione di piccolissime quantità di argilla ci farebbe bene perché questa si lega ad eventuali materiali metallici e altre sostanze nocive per il nostro organismo e, non venendo assimilata dal corpo umano, ci aiuta ad espellerlo. Una nozione un po’ bizzarra che oltre che nella cultura nativo americana è menzionata anche in alcuni studi sulla “voglia” di mangiare materiali terrosi da parte di alcune donne durate la gravidanza, in pratica per depurarsi e contemporaneamente assumere minerali.

Paul Mackey, proprietario del marchio Natures Cleansing Clay e in pratica responsabile della reinvenzione della “argilla commestibile” come prodotto commerciale, ha ovviamente tutto l’interesse a decantare le proprietà miracolose di questa pratica ma i medici americani stanno lentamente intervenendo nel dibattito, spesso con l’obiezione che la proprietà dell’argilla di legarsi ai metalli e aiutare il corpo ad espellerli possa anche essere pericolosi: elementi come il ferro sono preziosissimi per il nostro corpo e l’ultima cosa che vorremmo è creare una deficienza eliminandoli.

Inoltre se la qualità dell’argilla non fosse la migliore (e almeno nel nostro paese non è ncora in vendita una specifica versione “per uso alimentare”) rischiamo veramente di… intossicarci, l’opposto del nostro intento, in quanto – appunto – questo materiale si lega in natura  a sostanze tossiche e pericolosissime come l’arsenico.

Insomma, prima di iniziare ad assumere anche la punta di un cucchiaino al giorno di argilla, o di creare il nostro dentifricio personale utilizzandola, come Shailene, meglio essere veramente sicuri di ciò che facciamo.

Questo post è stato scritto ascoltando Ayako Uehara – Grande Sonate Op.37: II Andante non troppo quasi moderato su #Spotify

Foto in copertina | http://www.greenstyle.it

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