Argilla da mangiare per la depurazione: moda del momento o aiuto concreto?2 min read

9 Luglio 2014 Cucina -

Argilla da mangiare per la depurazione: moda del momento o aiuto concreto?2 min read

Reading Time: 2 minutes

[divider scroll_text=”Veg à porter: diete detox”]
Negli ultimi mesi, la blogosfera salutista americana pullula di post sull’assunzione alimentare di argilla (clay) a fini depurativi. Questo uso non costituisce una novità ma per lungo tempo è stato una prerogativa di alcune tribù nativo-americane e dei naturisti più radicali: com’ è giunto all’attenzione del pubblico di massa?

Lo spuntare di articoli e post a macchia è iniziato dai giorni immediatamente successivi ad un’intervista di David Letterman della giovane attrice Shailene Woodley, protagonista di film come Divergent e di “Colpa delle stelle” (il secondo in uscita nelle sale italiane a Settembre). Entrambi questi film sono tratti da romanzi young adult estremamente popolari e hanno realizzato incassi notevolissimi al botteghino. Non sorprende quindi che ci sia un pubblico – composto prevalentemente di adolescenti – interessato a sapere cosa fa la nostra attrice per mantenersi in forma e #bellafigheira (vai al minuto 6.12 del video).

https://www.youtube.com/watch?v=bQmt1ch2jkY

Prima di lasciarsi trasportare dalla freschezza della simpatica Shailene e iniziare a scovolare argilla con la paletta del gelato, però, meglio approfondire un po’ l’argomento.

Argilla da mangiare per la depurazione

In pratica l’assunzione di piccolissime quantità di argilla ci farebbe bene perché questa si lega ad eventuali materiali metallici e altre sostanze nocive per il nostro organismo e, non venendo assimilata dal corpo umano, ci aiuta ad espellerlo. Una nozione un po’ bizzarra che oltre che nella cultura nativo americana è menzionata anche in alcuni studi sulla “voglia” di mangiare materiali terrosi da parte di alcune donne durate la gravidanza, in pratica per depurarsi e contemporaneamente assumere minerali.

Paul Mackey, proprietario del marchio Natures Cleansing Clay e in pratica responsabile della reinvenzione della “argilla commestibile” come prodotto commerciale, ha ovviamente tutto l’interesse a decantare le proprietà miracolose di questa pratica ma i medici americani stanno lentamente intervenendo nel dibattito, spesso con l’obiezione che la proprietà dell’argilla di legarsi ai metalli e aiutare il corpo ad espellerli possa anche essere pericolosi: elementi come il ferro sono preziosissimi per il nostro corpo e l’ultima cosa che vorremmo è creare una deficienza eliminandoli.

Inoltre se la qualità dell’argilla non fosse la migliore (e almeno nel nostro paese non è ncora in vendita una specifica versione “per uso alimentare”) rischiamo veramente di… intossicarci, l’opposto del nostro intento, in quanto – appunto – questo materiale si lega in natura  a sostanze tossiche e pericolosissime come l’arsenico.

Insomma, prima di iniziare ad assumere anche la punta di un cucchiaino al giorno di argilla, o di creare il nostro dentifricio personale utilizzandola, come Shailene, meglio essere veramente sicuri di ciò che facciamo.

Questo post è stato scritto ascoltando Ayako Uehara – Grande Sonate Op.37: II Andante non troppo quasi moderato su #Spotify

Foto in copertina | http://www.greenstyle.it

CONDIVIDI

Mercante di parole giramondo. Mentre si dedicava allo studio delle humanae litterae nascosto dentro una giara di rupie, è naufragato sulle coste dell’arcipelago giapponese dov’è scampato alla morte venendo colpito in testa da un funghetto 1UP. Ha divorziato dai carboidrati complessi e benché si possa pensare che sia pigro, tecnicamente è solo impostato in modalità risparmio energetico perché mangia solo cibo ipocalorico.
4 Commenti
  1. Francesca Ghedini

    Mitico Luca cosa non scovi?!!! Ma adesso la si mangia l'argilla? Non ne avevo mai sentito parlare ma già 15 anni fa(anni della mia frequentazione del VVF Vegani Veramente Forsennati) negli ambienti più "alternativi" si sapeva che bere un bicchiere d'acqua contenente argilla lasciata sedimentare, quindi non ingerendo l'argilla che restava sul fondo, fosse depurativo e un buon anti infiammatorio. Così come lavarcisi i denti (tant'è che l'Erbolario produce un dentifricio argilla e salvia, ovviamente con percentuali gradevoli)o spalmarla su di una infiammazione/ contusione era per molti una pratica comune. Oddio a essere sicera una volta ho saputo di una cena in cui si sarebbero mangiate pietanze con della terra ma...declinai l'invito...

    • Luca Bertieri

      Francesca, la tua famiglia era AVANTI. Sempre detto.Mi hai incuriosito con la storia del dentifricio...potrei volerlo provare.

  2. Francesca Ghedini

    Quel dentifricio mia mamma lo adora, io piuttosto mi lavo i denti con un riccio di castagna matta...de gustibus. Ti sei perso un'epoca d'oro! Quando l'oriente e il naturale varcarono i nostri confini anni fa non c'erano categorie, solo una gran confusione , e il non mangiare carne era un pass per finire negli ambienti più disparati! Insomma avrò aneddoti finchè scampo...

  3. Caterina

    esiste un'ottima argilla siciliana presa da un posto pulitissimo, una cava marina che regala un'argilla unica al mondo. Si chiama argital e loro producono l'argilla verde ventilata, la ventilata attivata al Sole e anche le capsule di argilla per chi non fosse intenzionato a mangiare l'argilla vera e propria.Io compro la verde ventilata, la metto in un barattolone di vetro e la lascio esposta al Sole per un'intera giornata. HO notato che usandola sia nel'acqua che mangiandone 1 punta ogni tanto sono riuscita a curare un reflusso gastrico fastidiosissimo, la mia pelle è anche migliorata.Esiste anche la zeolite che dicono sia ancora meglio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU