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Walter Mazzarri, o del gioco che non c’è

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@calciostreaming

L’Inter non gioca bene. È meglio chiarirlo subito, a dispetto di giornalisti e commentatori e lo stesso Walter Mazzarri che vorrebbero farci credere che l’idea di quest’anno sia raggiungere i risultati attraverso il bel gioco. È giusto chiarirlo perché chi si è beccato l’ennesima partitaccia di quest’anno allo stadio, aggravata da un freddo glaciale, non ne può più di sentire il ritornello dell’allenatore livornese:

[quote align=”center” color=”#999999″]Mi interessa la prestazione[/quote]

Con il Livorno è arrivata una vittoria con mezzo tiro in porta, oggi un pareggio giustissimo con un’Inter che non ha mostrato in campo il minimo controllo della partita, anche dopo essere andata in vantaggio. Interessa la prestazione? Parliamone. L’Inter sta buttando via quest’anno una marea di punti giocando male con squadre come Cagliari, Atalanta, Torino, Bologna, Sampdoria. Giocando male.

A meno che l’allenatore livornese non sia uno di quelli che pensa che giocare di rimessa in casa con squadre di fondo classifica sia fare belle prestazioni. L’Inter non aggredisce, non costruisce gioco e non regala partite divertenti ai propri tifosi. Inizia le partite con flemma da amichevole estiva -vedi Torino, Bologna, Sampdoria, Livorno- gioca con una punta che sia Juventus o penultima in classifica, lasciando Palacio in discreto isolamento, ogni volta che viene attaccata mostra tutti i limiti di una difesa che sembra avere nel 33enne Campagnaro l’unico baluardo insostituibile.

Ci sarebbe da augurarsi che oggi Erick Thohir si sia annoiato talmente tanto da provare un po’ di imbarazzo nell’assistere ad una prima partita fatta di sbadigli e ritmi da partitella post prandiale. Paradossalmente, la cosa migliore di questo inizio di stagione sono i risultati, nonostante gli sprechi di cui sopra che una squadra che punta all’Europa che conta non può permettersi.

Quando poi sentiamo nelle interviste che Mazzarri non vuole rinforzi a gennaio, dopo l’ennesima partita imbarazzante di Guarin (nonostante il gol), l’anonimato in cui è caduto Kovacic, gli errori gratuiti distribuiti da Taider, le incertezze di una difesa non all’altezza, quello che viene da dire è: almeno siate onesti, e dite che l’Inter è una squadra operaia a cui mancano parecchi operai. Altro che Champions League.

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