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Il mio viaggio in Vietnam da sola, zaino in spalla

Reading Time: 6 minutes
@claudia dagrada

La baia di Halong, le montagne al confine cinese, le lanterne di Hoi An, il fascino della capitale: il viaggio in Vietnam mi ha fatto scoprire non solo le meraviglie di questo Paese, ma un profondo rispetto per il suo popolo.

La meta del Vietnam l’ho scelta non proprio di pancia come faccio di solito. Dopo Malesia, Singapore, Thailandia e Cambogia, la voglia di fare la zingara nel paradiso dei backpacker non mi era ancora passata. Così, un po’ per esclusione, ho optato per un viaggio in Vietnam. E come spesso accade in questi casi, ho avuto una bellissima sorpresa: il Vietnam è un paese di una bellezza inaudita. Così ho speso un mese girandolo da Nord a Sud.

In questo articolo vi racconto le tappe fondamentali, partendo dal simbolo vietnamita per eccellenza: la baia di Halong.

Viaggio in Vietnam zaino in spalla

Halong, la baia dei sogni

La baia di Halong, il cui nome significa dove il drago si inabissa nelle acque, per quanto mi riguarda vale da sola il viaggio in Vietnam. Patrimonio dell’UNESCO dal 1994, è uno spettacolo naturale che mi ha lasciato davvero senza parole. Parliamo infatti di circa 2.000 isolette che sbocciano come fiori tropicali dalle acque color smeraldo. Ovunque posi lo sguardo, è sempre una meraviglia. È difficile trovare le parole per descrivere tanta straordinaria bellezza, risulterebbero troppo banali.

Per visitare la baia ho fatto una mini-crociera di una notte in battello insieme a un’altra dozzina di persone. Odio i gruppi turistici organizzati, ma pare proprio sia l’unico modo per varcare le acque di questo paradiso terrestre (e in qualsiasi agenzia di Hanoi troverete un’offerta). È stato comunque piacevole, perché ci hanno portato a visitare diverse isole, con le relative grotte, spiagge e via dicendo. Abbiamo anche fatto un giro in canoa.

Sono andata ad agosto, periodo di monsoni, ma sono stata fortunata perché il tempo è stato bellissimo, tranne per un’acquazzone tropicale notturno che ha comunque rinfrescato l’aria. Era la prima volta in cui dormivo su un battello in mezzo al mare. Si vedevano unicamente le luci delle altre imbarcazioni e il profilo delle isole illuminato dalla luna. Il resto era avvolto dalla notte. Non c’erano rumori, solo quiete. Un vero un paradiso.

@claudia dagrada

Hanoi, la dama d’Oriente

Hanoi, capitale del Vietnam, ha un fascino davvero speciale, un misto fra eleganza ed esotismo che le fa meritare appieno il suo soprannome: la dama d’Oriente. E in effetti, sarà anche per la sua vicinanza al confine cinese, non mi sono mai sentita così tanto in Asia.

Ad Hanoi, come in tutte le città asiatiche, le strade sono brulicanti di vita e di energia. Per toccarne con mano l’anima, addentratevi nel Quartiere Vecchio, che ha alle sue spalle una storia millenaria: venditori ambulanti con i tipici cappelli a cono e motorini carichi di merce come fossero i muli del nuovo millennio si aggirano per un dedalo di viuzze in cui brusio e profumi la fanno da padroni.

Tutto è in movimento, tutto è in divenire, sembra quasi finto tanto combacia perfettamente con la nostra idea di asiatico. Antiche pagode, templi, sale da thè, a ogni angolo c’è qualcosa da vedere. Visitate il Quartiere Vecchio senza mappe, date carta bianca al vostro olfatto e alla vista. Io in questo modo ho trovato un piccolo mercato, dove ero l’unica occidentale. Qui ho provato quella sensazione che adoro, quella botta di adrenalina che mi invade solo quando sono di fronte al diverso. In quel mercatino, tra frutti e verdure tropicali mai visti prima, dove accovacciati per terra i venditori tagliavano a pezzi poveri pesci boccheggianti e il sangue scorreva lungo la strada, mi sono sentita davvero l’altra.

Per concludere la giornata vi consiglio di fare una passeggiata attorno al lago Hoan Kiem, che di notte, come da copione, si illumina di bellissime lanterne. La cartolina perfetta del vostro viaggio in Vietnam!

@claudia dagrada

Sapa, tra le montagne al confine cinese

Antica stazione climatica francese, Sapa è una cittadina abbarbicata tra le montagne a Nord-Ovest del Vietnam, a poche decine di chilometri dal confine cinese. La vista, a dir poco mozzafiato, spazia su una profonda vallata e sulle terrazze di riso. Qui si trovano vari villaggi in cui vivono le tribù di montagna, minoranze etniche che con i loro abiti tradizionali vengono spesso a Sapa per vendere prodotti artigianali.

Difficile capire quanto ci sia di vero e quanto di confezionato per i turisti, che guidano l’economia della zona, ma in ogni caso si tratta di persone genuine che cercano di sbarcare il lunario. È possibile anche soggiornare a casa loro, io purtroppo non ho avuto tempo.

Per visitare la zona non è necessaria una guida o unirsi a un tour, si può fare trekking in totale autonomia pagando solo l’ingresso ai vari villaggi. Io mi muovevo con il taxi driver, ma è possibile affittare dei motorini se siete coraggiosi (le strade non sono proprio il massimo). Per arrivare a Sapa, invece, potete prendere un bus notturno come nel resto del paese oppure anche il più confortevole treno, sempre notturno, con biglietto acquistabile direttamente in stazione.

Ho trascorso 4 giorni a Sapa e ho potuto vederla sia illuminata da un sole meraviglioso, sia completamente avvolta dalla nebbia, ma ad ogni modo è stata una delle mete preferite del mio viaggio in Vietnam.

Per me l’Eden doveva essere così: una verde vallata, il fiumiciattolo nel mezzo, le casette dei villaggi. Mi sono davvero commossa di fronte a tanta bellezza.

@claudia dagrada

Hoi An, la città delle lanterne

Hoi An è stata sicuramente una piacevole tappa. Questa piccola cittadina, dove si respira un’aria intima e raccolta, è diventata patrimonio dell’UNESCO: il suo punto di forza è la Città Vecchia, che si è conservata piuttosto bene nonostante il passare dei secoli e le guerre che hanno funestato il Paese.

Passeggiare per le piccole vie, con antiche palazzine in legno e piante tropicali che pendono da ogni dove, ti fa sognare come doveva essere cento anni fa. Negli ultimi decenni Hoi An ha vissuto un vero e proprio boom turistico e se da una parte ha portato molti benefici, primo fra tutti il denaro, come sempre dall’altra ha fatto sì che la cittadina si piegasse totalmente ai voleri del commercio.

Proprio per soddisfare le aspettative della folla, in certi punti può sembrava quasi fasulla. Ma vale la pena visitarla, anche solo per vederla di notte, quando ovunque si accendono le lanterne. Affacciarsi sul ponte lungo il fiume, dove i colori si riflettono nelle acque, è un’esperienza magica.

Un’altra ragione per fare tappa a Hoi An durante il vostro viaggio in Vietnam è la sua vicinanza al mare: qui sono riuscita a concedermi anche tre mattine di puro mare in una spiaggia tranquilla, distante dal centro solo 4 km e raggiungibile in bicicletta.

@claudia dagrada

Ho Chi Minh City, il vortice vietnamita

@Claudia Dagrada

Io amo chiamare Ho Chi Minh City con il suo vecchio nome, che richiama il fascino esotico: Saigon. Questa città è un turbine nel vero senso della parola. Qui la frenesia del commercio asiatico è irrefrenabile e instancabile. È una città caotica che non si ferma mai. La metà dei suoi 7 milioni di abitanti guida uno scooter di cui suona compulsivamente il clacson.

Detto questo, la mia opinione è che Saigon vada visitata per la sua importanza storica. Qui si trova il Museo dei Residui Bellici, un vero e proprio pugno nello stomaco, necessario a mio avviso se si vuole davvero capire il Vietnam.

La guerra con gli Stati Uniti ha segnato profondamente questo popolo, per cui provo un grande rispetto. Ha sempre dovuto lottare per la propria libertà, prima ancora con i cinesi e i francesi. Risultato? Li ha cacciati, tutti. Tra vecchia e nuova generazione, tra chi ha vissuto gli orrori del conflitto americano e chi li ha scampati, la differenza è netta. I giovani infatti sono molto amichevoli, amano parlare inglese con gli stranieri e lavorano come se volessero recuperare il tempo perso. Di contro, le persone più anziane sono più dure e schive e non è difficile capirne il perché.

Se si vuole fare un viaggio in Vietnam con consapevolezza, è fondamentale tenerne conto. Ma è un Paese che ha tantissimo da offrire, uno dei più belli che abbia mai visitato.

@museo dei residui bellici

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