“Mi piace cantare, ma non sono così brava nel farlo. Perciò, e per fortuna di chi mi sta intorno, mi limito ad ascoltare. Mi piace scoprire e stanare gli artisti e la loro musica nei meandri più bui e profondi di Youtube, così ogni settimana proporrò un pezzo nuovo che potrà piacervi o potrà farvi schifo, ma di cui probabilmente vale la pena essere al corrente”.)
“Oh, Vasco Brondi ha fatto il botto” dico io. “E chi è Vasco Brondi?”, mi rispondono. E allora parto idolatrando per circa 45 minuti le Luci della Centrale Elettrica, per la felicità di chi mi ascoltava o quantomeno fingeva di farlo. È vero però che “Costellazioni” è stato un colpaccio, soprattutto per chi, come me, non lasciava più di tante speranze allo strano paroliere ferrarese che spiccava per le sue strane costruzioni verbali e la malinconia come modus vivendi.
E invece, ora, è tra i dischi più venduti del mese, fa sold out ai concerti e pubblica cuoricini su Fb. A questo proposito, la conclusione del mio monologo è stata questa: se ce l’ha fatta Brondi a trovare la felicità, possono farcela tutti.
