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Va tutto bene in scena allo Spazio Tertulliano

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Ruggero, un uomo solo anagraficamente maturo, abbandona la famiglia per fuggire con Lilly, una ragazza molto più giovane di lui. La moglie Annamaria, una casalinga abbrutita da ore di televisione, e il figlio Attilio, un diciottenne depresso e un po’ tardo, stanno ancora cercando di accettare la nuova situazione quando a sconvolgere in via definitiva le loro vite arriva la notizia della morte di Ruggero. Come se non bastasse, alla loro porta si presenta la bionda ed eterea Lilly…

Sono queste le premesse di Va tutto bene, lo spettacolo in cartellone allo Spazio Tertulliano di Milano dal 14 al 20 ottobre. Scritto e portato in scena dai ragazzi della compagnia Oyes, tutti formatisi presso la milanese Accademia dei Filodrammatici, Va tutto bene è un lavoro anomalo, difficile da incasellare.

Una drammaturgia sospesa tra reale e surreale – Ruggero continua a seguire la vicenda dall’aldilà, Lilly è una figura ai confini del metafisico – affronta con la leggerezza della commedia un tema grave e universale come l’elaborazione del lutto: si ride e ci si commuove, grazie a personaggi che oscillano dal lirico al grottesco senza perdere coerenza.

Bravi e affiatati gli interpreti, anche perché a dirigere il concerto c’è uno di loro, Stefano Cordella, attore prestato pro tempore alla regia. Il Ruggero di Dario Merlini è di una vitalità debordante anche da morto; sfido chiunque a non simpatizzare per il tenero e buffo Attilio di Fabio Zulli, che peraltro può contare su una spalla impeccabile come l’amico Edo, incarnato da Umberto Terruso. Mentre la soave Lilly–Vanessa Korn ha la grazia, l’ugola e il physique du role della perfetta donna angelicata.

Ma se dovessi scegliere un solo momento in tutto lo spettacolo, direi che il vertice è rappresentato dal serratissimo monologo nel quale Annamaria–Alice Redini, che avevamo già apprezzato l’anno scorso nel notevole Solo per oggi, alterna riferimenti alle proprie miserie e ai propri miti televisivi, saltando da un fronte all’altro e viceversa senza soluzione di continuità; un mix di comico e drammatico che ben riassume lo spirito complessivo dell’opera.


Va tutto bene è in promozione per i lettori di Le Nius: presentando una stampa di questa pagina in biglietteria si ha diritto a due biglietti a dodici euro l’uno anziché sedici.


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