Eppure, se ci mettiamo a curiosare tra le classifiche di vendita di quegli anni, salta all’occhio che c’è uno shooter di Konami che ha superato abbondantemente il milione di copie totalizzate da Gradius sul suolo Giapponese: TwinBee, un titolo così popolare che Nintendo decise di rilasciarlo come capostipite della sua serie di “vecchie glorie” per GBA Famicom Mini, al posto di un Super Mario Bros. o, per l’appunto, un Gradius.
Hai detto TwinBee?
Nell’arcipelago nipponico questa saga relativamente sconosciuta è partita come shoot’em up per poi abbracciare generi disparati fino a diventare una presenza trasversale nella produzione mediatica giapponese con anime, OAV, cd-drama e quant’altro: it’s so easy when you’re big in Japan.
Ma cos’è Twinbee?
Tutto parte con uno sparatutto a scorrimento verticale sviluppato nel 1985 da Konami per Bubble System, il suo sistema da sala giochi, lo stesso che faceva girare Gradius.
Il particolare sottogenere di sparatutto zuccherosi a tinte pastello a cui è ascrivibile TwinBee è noto come Cute ‘em up, ed i suoi rappresentanti più famosi in occidente sono probabilmente Fantasy Zone di Sega e Sexy Parodius della stessa Konami (contraddistinto da un tono più satirico e ammiccante) ma anche altri esponenti del genere, come Pocky & Rocky, Cotton 100%, Gunbird e Deathsmiles hanno conseguito negli anni lo status di cult-hit.
Nei tre shooter originali dell’epoca a 8-bit TwinBee (TwinBee, Moero! TwinBee e TwinBee 3) i piloti delle puccettose astronavi intente a raccogliere campane magiche in scenari coloratissimi non avevano dei connotati precisi, ma la loro riuscitissima caratterizzazione in occasione della realizzazione del primo titolo a 16-bit, Detana!! Twinbee, aprì la serie a nuove possibilità.
Come è canonico per il mercato giapponese in questi casi, l’effige dei nostri eroi iniziò ad essere riprodotta su articoli disparatissimi, dai condimenti per il riso agli assorbenti, mentre addirittura la doppiatrice di Pastel divenne una idol: pensate a fenomeni come Pokèmon per avere un’idea della trasversalità della fama di TwinBee all’epoca.
Così, dopo un doveroso e riuscitissimo approdo su Super Nintendo con Pop’n TwinBee, sicuramente il più rifinito tra gli episodi shoot’em up della serie, Konami inizia a sperimentare altri generi.
Innanzitutto il platform, indiscusso signore delle preferenze dei giocatori degli anni ’90, con lo spassoso e coloratissimo TwinBee: Rainbow Bell Adventure, sempre per Super Nintendo.
È un gioco di piattaforme tuttora godibile (e rilasciato la scorsa estate sulla Virtual Console di WiiU) che combina elementi più esplorativi alla Mario, con una rapidità di azione alla Sonic e meccaniche di volo già collaudate in un altro ottimo titolo di Konami, Rocket Knight Adventures. I personaggi selezionabili possiedono tutti diverse peculiarità, forze e debolezze ed è possibile affrontare l’avventura in 2 giocatori… Divertimento assicurato.
Le campanelle onnipresenti nel gioco sin dall’esordio della saga resero abbastanza inevitabile anche un exploit nel genere puzzle, nella fattispecie TwinBee Taisen Puzzle Dama, un clone di Puyo Puyo e Puzzle Fighter con i beniamini della serie impegnati ad impilare rainbow bells dello stesso colore per scatenare combo contro l’avversario ed ostruire la sua metà dello schermo.
Il titolo, di per sé godibile, ebbe una pedestre – benché impreziosita dall’estesa traccia vocale resa possibile dalla capienza del formato CD – realizzazione tecnica sulla neonata PlayStation, un hardware che Konami non aveva ancora imparato a sfruttare con la maestria con cui l’avrebbe padroneggiato negli anni successivi (Hello Hero, Metal Gear Solid).
L’avventura ha inizio quando il protagonista Kurt viene risucchiato nel televisore mentre è intento guardare un episodio della (fittizia) serie tv di TwinBee. Trovata l’astronavicella di Light, abbandonata, inizia la sua missione di rimettere insieme tutta la cricca e scoprire cos’è successo questa volta alla Principessa Melora.
Per chi fosse stato reso particolarmente nostalgico o curioso dalla lettura di queste righe, non è difficilissimo reperire qualche titolo della serie sui servizi di digital delivery europei:
– Pop’n TwinBee e Rainbow Bell Adventures sono disponibili sulla Virtual Console di WiiU
– TwinBee è disponibile come 3D classic sull’eshop di Nintendo 3DS
– Detana!! TwinBee è disponibile su XboxLive (come parte di Game Room) e sul PSN giapponese
– TwinBee Portable, compilation che contiene diversi episodi della serie, è disponibile per PSP e Vita sul PSN giapponese
Infine, per chi volesse approfondire la conoscenza della serie, invito a gironzolare sul sito TwinBee Land.
E, fino al prossimo post, buon geek-out!