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Tower defense: non mi avrete mai

Tower defense
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[divider scroll_text=”Casuale non troppo”]
Oltre agli endless runner c’è un altro genere di giochi che ha creato la sua popolarità attraverso i flash games: il tower defense.

La premessa è semplice: il vostro castello/fortezza/dimora è preso di mira da una schiera di creature di varia malvagità, e per respingerle avrete solo l’aiuto di postazioni armate che potrete disporre per la mappa, le torri appunto.

Questa formula, basata più sul gameplay che sulle doti estetiche del gioco, si è rivelata perfetta per l’ambiente dei flash games, in cui la semplicità della piattaforma ha consentito una gran libertà di sperimentazione e una altissima frequenza di iterazioni.

Come ovvia conseguenza, il tower defense ha subito una delle evoluzioni più rapide nella storia dei videogiochi. In questo articolo voglio parlarvi di tre di queste evoluzioni.

Spiacente, niente Kingdom Rush o Plants vs. Zombies… Ma tanto li conoscete già, vero?

Gemcraft

Non sottovalutate il potere delle gemme

Gemcraft, sviluppato da Game in a Bottle è stata una delle prime variazioni sul tema, e una di quelle di maggior successo. Nei panni di un mago alchimista, avremo a disposizione un arsenale di gemme da usare per respingere l’attacco di mostri insettoidi. Ogni gemma avrà delle abilità speciali (indicate dal colore) e un livello di potere (rappresentato dalla sua forma) e potremo decidere dove posizionarle e come utilizzarle per trarre il maggior vantaggio possibile da esse. Gemcraft è stato uno dei primi tower defense a consentire grande libertà nel posizionamento delle torri, caratteristica che unita alla possibilità di combinare le gemme tra loro per ibridizzarle e renderle più potenti, aggiunge una notevole profondità al gioco. Da parte mia vi consiglio il Capitolo Zero, secondo me il più riuscito della serie.

Bunny Flags

Bunny Flags è quello che si ottiene incrociando il tower defense con elementi di sparatutto con visuale dall’alto. Controllando un eroico coniglietto in miniatura, affronteremo orde su orde di cattivissimi “Handies” ovvero delle temibilissime dita.

Infilatevi nel naso di qualcun altro

Ancora una volta vi consiglio il secondo episodio, sviluppato da Game Launch Project (e con una spettacolare colonna sonora di Ronny Antares), in cui ci lanceremo alla conquista di tre diverse campagne e potremo personalizzare la nostra batuffolosa macchina da guerra in tanti modi diversi.

La possibilità di agire concretamente sul campo di battaglia oltre ad utilizzare le torri per indebolire e rallentare l’avanzata dei nemici è ciò che rende questo gioco degno di nota.

Unico difetto: diventa un po’ troppo ripetitivo dopo la prima parte.

Villainous

E ai cattivi chi ci pensa? Villainous di Cellar Door Games ci pone al comando di un’armata di mostri agguerriti, e starà a noi trovare il modo di guidarli all’assalto di città e villaggi. Questa volta le nostre amate torri ci daranno filo da torcere, attaccando i nostri scagnozzi lungo la strada. Il gioco non è particolarmente longevo e una volta trovata la combinazione ottimale di unità si tratterà solo di grindare le missioni precedenti per ottenere i necessari potenziamenti, ma per una volta è interessante trovarsi dall’altra parte della barricata.

Se volete approfondire, vi consiglio anche Bloons TD5 (scimmie contro palloncini, whohoo), Them Coconuts (dalla colonna sonora ridicola), e Cursed Treasure 2 che nonostante una grafica leggermente grezza è uno dei giochi più apprezzati dello scorso anno.

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