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Samurai Sword: l’eterna lotta tra Bushido e Ninjutsu

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Reading Time: 3 minutes
@hydropeek

Nelle fredde e violente terre del Giappone del 13° secolo, lo shogun ha una sola arma, i Samurai, per difendersi dalla vendetta dei Ronin e dagli spietati attentati perpetrati dai prezzolati e sanguinari guerrieri ninja. Riuscirà a mantenere saldo il suo potere e a sgominare tutti i suoi avversari, sovvertitori del potere imperiale?

In Samurai Sword, gioco di carte basato sul sistema di gioco creato per BANG!, Emiliano Sciarra ci tuffa in un’ambientazione affascinante, stimolante e ricca di sfumature ricercate.

Ogni giocatore prenderà le parti di una delle tre squadre segrete: si potrà patteggiare per l’impero prendendo le parti di uno shogun illuminato, servito da samurai fedeli o, interpretando un terribile ninja, si cercherà di sovvertire l’ordine costituito oppure si ordirà una tremenda vendetta nei confronti dello shogun che lo ha deposto, dando corpo e voce ad un samurai decaduto, un Ronin.

I personaggi sono caratterizzati, come in BANG! (già consigliato qua), da un’abilità speciale, da un dato numero di punti onore e da un valore di resistenza, che indica le ferite massime che può subire, prima di essere considerato “indifeso”.

Ebbene sì! Avete capito bene: rispettando in pieno lo spirito nipponico, un giocatore che è rimasto senza carte o senza punti resistenza viene considerato indifeso e non potrà essere oggetto di attacchi diretti, è immune a molte delle Carte Azioni e non viene considerato nella difficoltà dell’attacco.

Oltre alle carte in cui sono esplicati ruoli e personaggi, le altre sono divise in tre categorie:

Carte Armi, segnate dagli angoli di colore rosso

Carte Proprietà, segnate dagli angoli di colore blu

Carte Azioni, segnate dagli angoli di colore giallo

Come si gioca a Samurai Sword

Il primo turno di gioco viene inaugurato dallo Shogun. Nel proprio turno, un giocatore può effettuare una delle azioni seguenti:

1. Recuperare tutti i Punti Resistenza se è indifeso

2. Pescare due carte dal mazzo

3. Giocare quante carte si desidera contro un presunto appartenente alla squadra avversaria oppure a proprio vantaggio

4. Scartare le carte in eccesso rispetto al massimo garantito, che è di 7 carte

Per poter attaccare un altro giocatore, bisogna verifica la difficoltà di attacco, che coincide con il numero minimo di posti tra attaccante e difensore. L’unica accortezza sta nel conteggiare nella difficoltà, i giocatori Indifesi.

Quando un giocatore termina i Punti Resistenza cede un Punto Onore all’avversario, diventa Indifeso fino al turno successivo.

Il gioco termina quando uno o più giocatori restano senza Punti Onore.

Tutti rivelano il proprio ruolo e si effettua il conto dei punti delle tre squadre (Shogun/Samurai, Ninja, Ronin), dati dal numero di Punti Onore moltiplicati per un bonus dipendente dal ruolo e dal numero dei giocatori.

Ho trovato in Samurai Sword un gioco divertente e accattivante, se giocato con un gruppo di 4, 5 persone affiatate e casinare. Tutte le volte che eravamo in 7, invece, ho passato più tempo in condizione di indifeso che come giocatore attivo.

Meccaniche: 3/5
Longevità: 3/5
Divertimento: 3/5
Materiali: 3/5
Globale: 3/5

Durata | 20′-40′
Età consigliata | 8+
Numero giocatori | 3-7

Anno di pubblicazione | 2012
Creatore | Emiliano Sciarra
Illustratore | Werther Dell’Edera
Casa di produzione | DV Giochi

Voto Board Game Geek: 6.79
Voto Tana dei Goblin: 7.17

Prezzo sito Giochinscatola.it: 15.90 €
Prezzo sito DV Giochi: 19.90 €
Prezzo Amazon.it: 15.99

Immagini| sito DV Giochi

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