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Ritorno a l’Avana, LeFilm della settimana

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Una terrazza, un po’ come La terrazza romana di un celebre film di Scola, domina i tetti de L’Avana. Qui, baciati dalla luce e dal sole, si ritrovano cinque amici. L’occasione è festeggiare il ritorno a casa di uno di loro, Armando, di rientro a Cuba dopo sedici anni di esilio a Madrid. Dal tramonto all’alba ballano, ridono, bevono, litigano, piangono, fumano, ascoltano musica, ricordano i bei tempi andati, guardano l’orizzonte e il futuro, rimpiangono le speranze di ieri, guardano alle disillusioni di oggi. Il regista Palma d’Oro per La classe Laurent Cantet torna nella sua amata Cuba, suo era uno degli episodi del film collettivo Sette giorni a L’Avana, episodio che gli fece incontrare lo scrittore Leonardo Padura con cui ha concepito l’idea di questo film, per raccontare il suo personale “grande freddo” cinematografico. Non un film nostalgico (ne avrebbe decretato il fallimento), quanto piuttosto un film che attraverso il presente e le (tante) parole racconta una terra e le sue contraddizioni. Peccato che la traduzione italiana del titolo banalizzi e non poco l’originale Ritorno a Itaca.
SENTITO @@@

@Ritorno a l’Avana

Ritorno a l’Avana

Genere: Drammatico
Durata: 90′
Regia: Laurent Cantet
Cast: Jorge Perugorría, Isabel Santos, Pedro Julio Díaz Ferran, Fernando Hechevarria
Produzione: Borsalino Productions, La Compagnie Cinématographique, Full House, Maneki Films, Orange Studio, Panache Productions
Distribuzione: Lucky Red

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