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Propositi per il 2015: 7 motivi per non farli

propositi per il 2015
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L’anno nuovo è alle porte e come ogni anno iniziano a impazzare oroscopi e spunti per i buoni propositi per il 2015. Ma quest’anno, vi confesso, mi sono stufata di far finta che tutto questo sia auspicabile, se non al massimo come un gioco.

Noi esseri umani abbiamo la presunzione di orientare le nostre vite e l’ambizione di tenere sempre tutto sotto controllo, nonché una certa tendenza alle lacrime di coccodrillo quando vediamo che non siamo stati all’altezza delle nostre aspettative.

Sarà che il mio Super Io va in letargo puntuale almeno da novembre a fine gennaio, ma quello che da sempre mi dà la carica per iniziare un nuovo anno è divertirmi e staccare, e non certo una lunga lista di cose da fare per il mio supposto bene.

Quindi sono arrivata a concludere che il modo migliore per realizzare ciò che vogliamo per il nuovo anno sia evitare accuratamente di fare buoni propositi per il 2015.

Perché prenderci in giro con noiose liste di buoni propositi quando potremmo fare in modo di prepararci piacevolmente a realizzare ciò che vogliamo?

Ecco quindi i miei 7 motivi per non fare buoni propositi per il 2015.

7 motivi per non fare propositi per il 2015

1. Non andare contro natura
Gennaio non è propriamente il momento in cui si ha più energia dell’anno, quindi è il mese meno adatto per iniziare alcunché, meglio… aprile? A gennaio al massimo c’è la lenta incubazione di ciò che verrà.

2. Non illudersi
Anche se l’essere umano ha bisogno di illusioni, manteniamo un minimo di onestà intellettuale: se una cosa non hai voglia di farla non la farai e punto, se sei convinto un modo lo trovi, anche se non dovresti.

3. Non togliersi il gusto
Se fai una cosa col mal di pancia perché devi farla non riesci a goderti quello che stai facendo, ma riuscire ad assaporare la vita ogni attimo fa parte del suo senso più profondo. Non conta solo la meta, ma anche come vivi durante il percorso. Tradotto: il rischio è trovarsi ad inseguire i propositi per il 2015 solo perché si è commesso l’errore di farli…

4. Non fustigarsi
Il motore delle nostre azioni non può essere il senso di colpa: non siamo più bambini che han rubato la marmellata e nemmeno bravi scolaretti col complesso del primo della classe. Se sbagliamo possiamo prendercene la responsabilità in serenità e autonomia, perché errare humanum est.

5. Non forzare i tempi
Se dobbiamo risolvere qualcosa che è rimasto lì, che ci trasciniamo da tempo, non lo risolveremo scrivendo la data dell’asportazione del problema sul calendario. È inutile semplificare quello che non si può accelerando i tempi: i tempi psichici o delle situazioni complesse che non dipendono solo da noi, non seguono il calendario.

6. Non zavorrarsi
Quando si parte per un viaggio è bello camminare leggeri. La cosa peggiore è partire per l’avventura del nuovo anno pieni zeppi di rimuginazioni, pensieri e possibili antidoti a sciagure varie. Questo vi metterà solo ansia e non vi renderà più prudenti o produttivi. Senza propositi per il 2015 invece sarete liberi e leggeri.

7. Non agire per paura
Le scelte fatte sull’onda della paura, del tipo “se non faccio così poi dopo…” non sono scelte libere e se non c’è libertà non può esserci autentica felicità.

Perciò non so voi, ma io non farò nessuna lista dei propositi per il 2015. Un consiglio: siate come siete, accettatevi con i vostri limiti e, soprattutto, siate spensierati, sintonizzatevi su ciò che vi fa stare bene.

Così mentre sarete dietro a tutt’altro, magari vi scontrerete con quel nonsoché che vi manca, quella mattonella che vi farà fare quel passo oltre, dentro ciò che non avete mai osato sognare. Buon 2015!

Immagine | Nana B Agyei

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