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La magia del profumo dell’estate

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Chiuso tutto l’anno in asettici edifici-scatola, con i primi caldi senti bisogno d’aria aperta, magia e libertà, perciò non potrai fare a meno di desiderare il profumo dell’estate…

Cosa ti evoca “profumo dell’estate”?

Se ti viene in mente l’odore di sudore o quello dei resti del melone di ieri, allora decisamente ti servirebbe una vacanza. Il punto è che forse non puoi permetterti la vacanza dei tuoi sogni, e nemmeno quel profumo trovato ai saldi che poi non ti dice un granché.

Ma ho buone notizie: tutti possono usufruire del potere rigenerante del profumo dell’estate. Per farlo, prima è indispensabile capire che cos’è e poi conoscere anche un po’ il proprio, di profumo.

Il profumo non è solo un odore, è un qualcosa di volatile, ineffabile, una porta per l’altrove, una specie di tappeto volante, la cui tessitura è formata da varie fragranze intrecciate insieme. Il profumo è un viaggio mentale e percettivo, che spesso ti riporta a emozioni dell’infanzia, perché i ricordi sono strettamente legati agli odori.

Altre volte, più che di ricordi si tratta di associazioni simboliche. Per esempio, Gabriel Garcìa Marquez legava l’odore di mandorle amare ai suoi amori difficili. Il potere evocativo dei profumi è fortissimo, perché gli odori agiscono a livello inconscio e non c’è niente di più irresistibile di un profumo amato. Non soprende quindi che il romanziere Patrick Süskind leghi il profumo alla seduzione:

“Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini”.

Però il cieco protagonista di Profumo di donna non riconosce certo le donne solo dal profumo comprato, e non illuderti che l’acquisto dell’ultimo profumo di marca ti farà vivere quella scena della pubblicità. Se non hai un tuo profumo non sedurrai nessuno.

E il tuo profumo non è quello che puoi comprare per lasciare una scia, ma la tua personale maniera di annusare il mondo. E per trovarlo devi lasciare entrare i profumi giusti. La scelta degli odori è importante, perché sono anche quello che ti fai entrare dentro e quello che lasci uscire a conferirti un odore caratteristico. Se ami qualcuno lasciagli qualcosa di tuo e quel qualcosa incomincerà a emanare di te.

Quando il tuo profumo ristagna significa che hai bisogno di una ricarica e qui entra in gioco il profumo dell’estate.

Profumo dell’estate

L’essenza del profumo dell’estate è prima di tutto desiderio, un anelito a inseguire stelle cadenti invece di star lì ad ammazzare zanzare. La voglia di aprire le braccia e respirare a pieni polmoni, a piedi nudi a contatto con la terra, con l’erba, con l’acqua.

Questa costellazione di essenze sono punti di riferimento del tuo vagare estivo ovunque ti trovi, anche solo con la fantasia, perché questo potere è ispirazione. Allora proviamo a creare una pozione rigenerante con alcune delle tracce olfattive di base verosimilmente comuni a tutti, a cui poi aggiungere altro, a piacere.

Grande protagonista del nostro pot-pourri è il sole, che bacia democraticamente tutti. Non tramuterà un ranocchio in principe, ma il suo tocco lascia un odore caratteristico sulla pelle, e dappertutto. Il suo calore diffonde il profumo, il vento lo propaga.

Scontato ma irrinunciabile è il profumo di mare, con tanto di iodio, salsedine… soprattutto quello del mare di roccia: non te lo levi di dosso più, forse perché ti entra anche da quei graffietti che ti fai sulle scogliere o forse dal brivido che ti danno le carezze pungenti delle onde salate.

E ancora, il profumo della frutta matura caduta, che si spreme sotto il calore dei passi e forma una poltiglia appiccicosa cotta dal sole. Dolce, penetrante, alcolico nettare dionisiaco.

Immancabile il tocco di freschezza balsamica del profumo notturno delle erbe aromatiche nei campi pieni di grilli, a ridosso dei fossi dove cantano le rane. Pura linfa per i polmoni.

Infine aggiungiamo solo qualche lampo di calore notturno, l’ombra di un pensiero segreto e un pizzico di profumo di terra bagnata da un temporale estivo ed è fatta, abbiamo creato la base del nostro profumo dell’estate, che potrai personalizzare.

Un’ultima suggestione: sarà perché c’è dentro un po’ di tutto questo, ma il profumo dei baci estivi è diverso; vale anche per quelli naso-naso, all’eschimese, soprattutto al chiaro di luna. Ma ora basta con le parole, Gandhi docet:

“Una rosa non ha bisogno di predicare. Si limita a diffondere il proprio profumo”.

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