Site icon Le Nius

Dialogo di una madre e di un figlio sulla dipendenza

Reading Time: 2 minutes

La macchina sognante è una rivista trimestrale online fondata da un gruppo di scrittori e poeti. La redazione di Le Nius sceglie un articolo per ogni numero e lo pubblica. Questo articolo è uscito sul numero 20 della rivista ed è scritto da Reginaldo Cerolini. Qui tutti gli articoli scelti da La Macchina Sognante.

Ho appena finito l’intervista con mamma, al secolo Giuseppina Angela Battistotti in Cerolini. Ascolto Luigi Tenco Ballate e Canzoni nel vecchio vinile Lesaphon Vertical di papà. Sull’immagine del pc, in cui sto scrivendo, la piccola grande famiglia Cerolini, è riunita con stupore e gioia nel patio di San Giovanni in Monte (Bologna) a festeggiare la mia laurea Magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia. Siamo belli, di una bellezza umile ovvero come scrissi, nella mia prima laurea, una bellezza capace di abbracciare ciò che è altro da sé. Riesco a vedere nella foto anche una perplessità ed una domanda di senso a cui ovviamente manca la risposta ma dai volti irradia speranza.

Perché ho fatto questa intervista? Che cosa volevo raggiungere? A cosa può servire? Sono domande che non si possono eludere. Volevo fare un dono, di testimonianza, volevo arrivare al centro del mio dolore e della sofferenza di mia madre, creare un ponte tra la dipendenza e la risposta d’amore di una madre. Lo volevo fare in forma di intervista doppia per mettermi in gioco e in discussione con profondità.

Conosco solo questo modo per raccontare con sufficiente verità che cosa ha significato essere figlio abbandonato, essere figlio adottivo, essere negro, essere omosessuale, essere recidivo tossicodipendente e fare di questa straordinaria differenza un valore in grado di abbracciare il mio prossimo e la vita. L’ho fatto perché era necessario e perché mia madre, da sempre guardiana del mio spirito, potesse per una volta gettare fuori ed alleggerirsi dei debiti impliciti che l’essere madre e doppiamente madre tramite l’adozione comporta. Il valore di questo incontro restituito in dialogo è nel dono ovvero nel sapersi offrire con grazia.

Leggi l’intervista su La macchina sognante

CONDIVIDI
Exit mobile version