E continuare non è soltanto una scelta, ma la mia sola rivolta possibile.
Il 2014 continua a sorprendermi: non riesco proprio a capire come, prima di questo quadrimestre musicalmente attivissimo, la mia vita possa aver avuto un senso.
Lo avevano detto e lo hanno fatto: Fabi, Silvestri e Gazzè adesso sono un gruppo. Il che ci piace tanto. Aspettavo questo momento da quando ho visto Max Gazzè cantare da solo ‘Vento d’Estate’ e poi ancora da quando, al live di Silvestri in ‘Sornione’, ho sperato fino all’ultima nota che un esile Niccolò Fabi coi ricci al vento spuntasse da dietro le spalle del percussionista. Poi invece Daniele è riuscito a mala pena a finire il concerto a causa di un black-out, ma questa è un’altra storia.
Dicevo che il trio appena nato per me è un sogno che si realizza e che forse, dopo aver letto l’annuncio su Facebook, ero più entusiasta io di quanto lo fossero loro tre. Non posso proprio fare a meno di trovare bellissimo il risultato venuto fuori: Life is sweet, “un sospiro di sollievo dopo un ostacolo superato, un semplice coro liberatorio che ripetono quelli che hanno oltrepassato un guado e lo hanno fatto tutti insieme”.
Ma non poteva andare diversamente, d’altronde stiamo parlando di tre artisti che hanno tanto in comune: la romanità, in primis. Cresciuti artisticamente insieme, hanno dato vita ad una nuova era del cantautorato italiano, fatta di impeccabile ricerca a livello sonoro e di testi coinvolgenti e bellissimi.
E nel brano viene fuori tutto questo: si sente la passione e l’amicizia, quella che lo scorso ottobre li ha portati “da qualche parte tra Yirol e Lui” nel Sud Sudan, e quella per cui cominciare a fare cose insieme diventa niente più che un piacevole dovere.
La canzone è solo una premessa al grande progetto che c’è dietro. E sono sicura che ci accompagnerà durante tutta l’estate fino a settembre, quando finalmente uscirà il cd e partirà il tanto atteso tour.
