Thelma Schoomaker è la collaboratrice storica di Martin Scorsese che, per altro, ha inviato un video-messaggio commemorativo, proiettato durante la cerimonia di premiazione.
La prima collaborazione tra la Schoomaker e Scorsese avviene nel 1967 con il montaggio del film Chi sta bussando alla mia porta?. Dal 1980 è la montatrice di tutti i film del regista fino all’ultimo The Wolf of Wall Street del 2013.
Per la prima volta il Leone d’Oro alla carriera viene consegnato a un’artista del montaggio. Durante il suo percorso la Schoomaker ha vinto ben tre Oscar per Toro Scatenato, The Aviator e The Departed e due premi BAFTA per Toro Scatenato e Quei bravi ragazzi.
È stato insignito del Leone d’Oro alla carriera 2014 anche Frederick Wiseman. Dall’opera prima Titicut Follies del 1967 all’ultimo National Gallery del 2014, Wiseman è il regista del cinema del reale per antonomasia, che cerca di fare film con una struttura drammatica, prendendo a modello la fiction letteraria.
Avido lettore fin dalla tenera età – come dice ai giornalisti – cerca di trasferire una parte di quel che legge nei suoi film. Il documentarista tenta di riflettere l’ambiguità del mondo. Così è anche nel suo ultimo film, in cui rivela esserci “il nuovo volto dell’America”.
Il docu-film è ambientato a Jackson Heights, un quartiere del distretto di Queens a New York. In 40 edifici vengono parlate 160 lingue. Wiseman mette in scena la nuova generazione di migranti, il volto nuovo dell’America che, ad esclusione del presidente Obama, non è ancora stato riconosciuto.
