1.Tutti a Monte Berico
Se una parte della società la mandiamo spesso – diciamo elegantemente così – a “farsi benedire”, forse questa volta è meglio prendere la cosa alla lettera e fare una bella gita di gruppo. Un tale concentrato di sfiga non si era mai visto: Brighenti – in prognosi riservata, daje Brighella, resisti – con il pancreas lacerato, Mantovani che si fa male a fine primo tempo col Lanciano, entra al suo posto Gagliardini e finisce all’ospedale con un trauma cranico…. il tutto che si aggiunge ai vari Pazienza, Manfredini etc. Insomma, robe da macumba. ora basta.
2.Tre pareggi consecutivi
Dopo tutta questa serie di eventi – e mettiamoci anche i 576 rimpalli negativi dei tre gol subiti dal Como – onestamente ci accontentiamo che la squadra non abbia sbandato, e non ci preoccupiamo per il terzo pareggio in tre gare. Il gruppo è compatto, l’impronta di gioco data da Marino c’è, e si vede anche in caso di turnover spinto come scelto dal mister con il Lanciano. La prova decisiva sarà inventarsi la difesa da mettere in campo contro il Pescara, e ritrovare il gol così come fatto con il Como.
3. L’attacco
Tra il Pozzi affaticato e il Pettinari spaurito Marino ti va a pescare la carta Filip “Pippo” Rajcevic. E questo montenegrino di 23 anni, lungagnone alto 1.90, tira fuori una prestazione mostruosa contro il Como, mettendo a segno un gol, un assist fantastico a Galano e una palla recuperata decisiva nell’azione del 3 a 2, insieme alla giusta dose di tecnica, cattiveria, sportellate coi difensori e occhiatacce all’arbitro. Col Lanciano era un po’ sottotono, ma se ci fa 10/15 partite così….
4.Giacomelli
L’esultanza di Giacomelli sotto la sud -un altro po’ e scavalcava direttamente lui la recinzione- dopo il gol con il Como è stato uno di quei momenti che vale già una stagione. C’è stato tutto: gioia irrefrenabile, birre in aria, bacio alla maglia… Giako ci tiene, e noi teniamo a lui. Sabato lo aspettiamo ancora lì sotto.
5.Birra gelata
Appendice all’ultimo articolo: con il bar non ci siamo ancora. La birra fredda, almeno in uno dei container, era finita a fine primo tempo, con conseguente nervosismo. Non sappiamo se negli altri ce ne fosse ancora, ci abbiamo rinunciato vista la calca e l’inizio del secondo. Il miglioramento c’è ma regna tuttora la confusione, sabato con il Pescara riproviamoci. Bella, comunque, l’improvvisata della spina self-service: può essere la soluzione a tutti i problemi.
6.-44
-44 punti alla salvezza. Andiamo avanti… e forza Lane.