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La bravura in matematica? Ce la trasmettono i genitori

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I vostri risultati in matematica potrebbero dipendere da mamma e papà. Tranquilli, nessuna raccomandazione né ricorso a conoscenze altolocate nelle gerarchie scolastiche, ma una vera e propria eredità, per così dire, dimostrata da un recentissimo studio americano, che rivela come la bravura in matematica sia fortemente influenzata da quella dei genitori.

Pare proprio, infatti, che genitori portati per la matematica trasmettano la loro propensione anche ai figli. Lo ha osservato lo studio condotto dall’Università di Pittsburgh, i cui risultati sono stati pubblicati nell’articolo Intergenerational Associations in Numerical Approximation and Mathematical Abilities, pubblicato ad agosto 2016 sulla rivista Developmental Science.

Melissa E. Libertus, la ricercatrice che ha guidato lo studio, ha spiegato: “I nostri risultati suggeriscono che una predisposizione per i numeri venga trasmessa – consapevolmente o meno – dai genitori ai figli. La ricerca può avere importanti sviluppi volti a comprendere come i genitori dovrebbero parlare di matematica e numeri ai figli e come gli insegnanti dovrebbero approcciare la materia nelle classi”.

Lo studio ha dimostrato come i risultati dei bambini in test matematici standard potessero essere predetti sulla base dei risultati dei genitori in test simili. Tra gli aspetti trasmessi, grande importanza riveste il “senso intuitivo” dei numeri, la capacità cioè di affermare che un gruppo di oggetti è più numeroso di un altro senza prima contare. Questa abilità, come dimostrato da altri studi, precede l’istruzione scolastica, il che la lega evidentemente all’influenza dei genitori.

I protagonisti dello studio sono stati 54 bambini di diverse etnie tra i 5 e gli 8 anni e 51 genitori, tutti almeno diplomati, tra i 30 ed i 59 anni. Le loro abilità matematiche sono state messe alla prova con il test standard Woodcock-Johnson III. In più, i bambini hanno completato altri tre test progettati per misurare le loro capacità nei calcoli matematici e nel richiamare alla mente i numeri di base, mentre i genitori hanno compilato un test aggiuntivo sull’abilità e la scioltezza nel risolvere quesiti matematici ed un questionario sull’importanza che attribuivano alle conoscenze matematiche.

“Crediamo che la relazione tra le abilità matematiche di genitori e figli dipenda da una combinazione di ereditarietà e fattori ambientali” conclude la Libertus. “In future ricerche esamineremo dettagliatamente il grado di trasmissione di tratti genetici e la costituzione di un ambiente famigliare favorevole alla crescita di studenti di matematica dagli ottimi risultati.”

Insomma, se non siete dei geni della matematica, da oggi avete una scusa in più.

Immagine | Sam Wolff

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