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Je sto vicino a te: il lunedì del tifoso napoletano

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Napoli città, Napoli squadra, Napoli tonfo. Una rumba eccessiva, squilibrata, sudata. Napoli budelli del centro storico, Napoli burdell in curva e “Guagliò, chi vo’ vevere?“. Napoli rullante e non tamburo. Napoli carne e tatuaggi, storie e strade, vicoli e vene, notti e bugie, cortili e fantasia. Napoli insana, dicono: Napoli insanabile, aggiungono. Napoli che si getta a uocchie chius in una squadra di football, di calcio, e pallon. Napoli irrespirabile, Napoli impossibile, Napoli che “Tanto tenimmo ‘o mare“. Je sto vicino a te. Perché c’è tutto questo, e poi c’è tutto il resto. C’è Cristo che si è fermato a Eboli, ma a Napoli un fine settimana lo avrà fatto. Ed è solo una voce, ma dicono che quella domenica c’erano gli azzurri, a Fuorigrotta.

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