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Cos’è la governance adattativa e quali sono i legami con la resilienza? – Parte I

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@United Nations Photo

Nell’articolo precedente abbiamo chiarificato che la stabilità di un sistema non é sinonimo di resilienza.

Un sistema resiliente, infatti, é soggetto a cambiamenti riguardanti sia le proprie strutture che le proprie condizioni di esistenza e questi cambiamenti possono influenzare la persistenza del sistema nel tempo. Questo significa che i sistemi sociali, economici ed ambientali di cui facciamo parte non sono governabili con soluzioni a modello unico, e dovranno non solo considerare l’interdisciplinarietà, ma anche evolvere nel tempo e considerare le attività umane come parte integrante dell’ecosistema Terra.

Negli ultimi vent’anni, il cambiamento climatico ha spinto ricercatori e legislatori a riconsiderare il modo di pensare la governance dei problemi ambientali globali.

Per governance s’intendono le strutture ed i processi attraverso i quali le società condividono il potere decisionale sia a livello collettivo che individuale. Anche se le nazioni giocano ancora un ruolo centrale, abbiamo assistito alla graduale apertura dei governi ad un complesso sistema di configurazioni istituzionali caratterizzate dalla partecipazione di istituzioni non governative (ad esempio il terzo settore ed il privato) e allo stesso tempo, attori regionali e locali partecipano a network transnazionali sia di natura interregionale che globale, come per esempio ICLEI – Local Governments for Sustainability, Climate Alliance ed Energie-Cités.

Secondo uno studio di Bauer et al. (2011), che analizza le pratiche di governance in 10 paesi OECD (Australia, Austria, Canada, Danimarca, Finlandia, Germania, Norvegia, Spagna, Olanda e Gran Bretagna) i governi incontrano i seguenti problemi quando sviluppano ed implementano le politiche di adattamento al cambiamento climatico:

1) L’interdisciplinarietà dell’adattamento richiede coordinazione orizzontale tra diversi ministeri

2) Richiede collaborazione verticale tra i vari livelli di governo (locale, provinciale regionale, nazionale)

3) Il loro impatto é incerto (perché misurato su scale a lungo termine) così come sono incerte gli scenari globali e regionali

4) Riguardano un ampio spettro di attori locali non governativi portatori di conoscenza locale e cruciali per l’implementazione di azioni di adattamento

La complessità di integrare i diversi interessi degli attori locali riguardo allo sviluppo sostenibile é una realtà difficile da gestire: gli attori interessati alla conservazione a volte ignorano la necessità dello sviluppo economico; gli attori guidati da interessi economici ed industriali a volte confidano troppo nell’abilità dell’ingegneria e della gestione controllata dell’ambiente; i gruppi guidati da scopi sociali a volte dimenticano i limiti della gestione puramente comunitaria.

La governance, ed in generale la politica, sono strumenti per raggiungere compromessi tra le parti ed i propri interessi divergenti. Questa mediazione però deve essere cosciente dell’integrazione tra uomo e la natura, senza creare aspettative irreali rispetto al comportamento dei sistemi naturali.

Secondo uno studio di 18 casi in nove diversi paesi le strutture di governance e la sensibilità verso gli effetti retroattivi (feedbacks) hanno un effetto diretto sulla flessibilità di risposta ai cambiamenti futuri e sulle variazioni locali.

(continua…)

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