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Garrincha Loves: divertimento e tanta musica italiana di qualità

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Anche a Padova succedono cose belle. Come il Garrincha Loves Sherwood, un’accoppiata perfetta tra due realtà musicali molto interessanti.

Lo Sherwood è un festival indipendente che ogni anno trasforma il parcheggio dello Stadio di Padova in uno spazio sociale vivo, pulsante di musica e libero. Garrincha dischi è un’etichetta indipendente che nasce a Bologna come piccolo marchio di produzione musicale per poi trasformarsi in una vera e propria impresa. Certo, mettersi in gioco quando il mercato delle vendite scende a picco è un rischio. Ma negli ultimi anni, come per un paradosso, la diffusione della musica è aumentata ed è in quest’ottica che cresce anche Garrincha: con l’intento di superare le ostilità del sistema discografico e supportare gli artisti indipendenti che rappresentano la musica italiana degli anni Zero.

“Una grande famiglia”, la definiscono così gli artisti che ne fanno parte, i quali proprio con il progetto “Garrincha Loves” portano in giro per l’Italia le loro canzoni insieme, improvvisando jam sassion sul palco, bevendo e scherzando tra di loro e con il pubblico che assiste a quattro ore di spettacolo senza mai annoiarsi.

A Padova aprono i Magellano, band genovese decisamente fuori dal coro. L’album dal titolo “Calci in culo” è nato per strada, durante il loro ultimo tour. Propongono un mix tra indie elettronico e hip-hop (sì, è possibile) ricco di bizzarre trovate che Pernazza, esule degli Ex-Otago e voce narrante del collettivo, scandisce senza indossare la maglietta, ma sfoggiando un rivestimento completo di tatuaggi che si vedono benissimo anche da lontano. In effetti fa caldo e c’è ancora molta luce.

Segue l’Officina della Camomilla, i più giovani della famiglia Garrincha e anche i più stravaganti: musica da sparare a palla, che accresce l’immaginazione e la fantasia. E anche le sbronze, ad esser sinceri.

Poi c’è Davide Rastelli in arte Brace, la new entry del gruppo che, con una chitarra e un microfono, allieta gli intermezzi. Laureato in ingegneria elettronica e insegnante di matematica a Bologna, ha sempre cantato e scritto canzoni. “Puledri nello stomaco”, secondo album a otto anni di distanza dall’esordio, è la coronazione di un forte legame con Garrincha e con Matteo Romagnoli, il fondatore.

Verso sera arriva il momento de L’Orso, un progetto che nasce tra le aule universitarie milanesi. Forti dei tre Ep, del cd dalla copertina che rimanda a “Crêuza de mä” di Fabrizio De André e soprattutto del lunghissimo tour, il gruppo sta lavorando al nuovo disco che uscirà entro l’anno. Mattia, Tommaso, Gaia e Giulio hanno tutti meno di trent’anni. Sono ragazzi alla mano, a cui ci si lega un po’ come alla band di adolescenti del tuo paesino di provincia il cui successo diventa piano piano di portata nazionale. Spaziano tra diversi generi e cantano con delicatezza e un pizzico di malinconia di sentimenti precari e futuri incerti. L’Orso si fa amare facilmente per le graziose melodie e per i testi, che scivolano addosso con leggerezza. Sono stati definiti la voce di una generazione: una versione anni zero degli 883, dicono. Io spero facciano una fine migliore.

A chiudere in bellezza arriva sul palco Lo Stato Sociale. Ormai vedo più spesso loro di mia madre. “L’Italia Peggiore”, uscita freschissima, si è beccata un po’ di recensioni negative ma allo Sherwood sono stati in grado di ipnotizzare il pubblico che cantava, ballava e rideva un sacco.

Ho aspettato così tanto il Garrincha Loves Sherwood che, una volta finito, mi sono sentita come svuotata. Senza dubbio uno spettacolo che ha offerto divertimento e grande qualità. E che è andato più o meno così :

Questi i prossimi appuntamenti da non perdere:
02 Luglio – Garrincha Loves Milano – Carroponte con Lo Stato Sociale, L’orso, L’officina della camomilla e La rappresentante di lista ingresso: 5€
06 Luglio – Garrincha Loves Bari – Eremo Club con Magellano, Lo Stato Sociale, L’orso, L’officina della camomilla e La rappresentante di lista

Immagine| Sherwood.it

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