C’è una dimensione del vivere che abbiamo chiamato tempo e a cui abbiamo dato delle unità di misura. Una di queste è l’anno.
Noi sceneggiatori di Società sappiamo che il fatto che oggi finisca il 2013 e tra poche ore sia il 2014 è una convenzione sociale data dagli uomini per gli uomini.
Consapevoli di questo, facciamo comunque finta che ci venga assegnato un compito: quello di riassumere l’anno nei 10 eventi sociali 2013. Cosa scegliere? Provo a proporre una classifica che invito ad integrare e criticare nei commenti.
10. Successo del MoVimento 5 Stelle
Alle elezioni politiche italiane del 24 e 25 febbraio la sorpresa è l’enorme successo del MoVimento 5 Stelle, che risulta il primo partito italiano con il 25,56% dei voti, conquistando 108 Deputati e 54 Senatori.
Il M5S rappresenta una forma innovativa di partecipazione politica, che mescola radicamento sui territori e forte utilizzo del web e incarna una visione pragmatica (spesso accusata di populismo) che non si rifà esplicitamente a nessuna ideologia politica tradizionale.
Il caso M5S, pur essendo strettamente italiano, suscita un interesse internazionale attorno alla domanda: può rappresentare la forma di partecipazione politica del ventunesimo secolo?
9. Proteste in Brasile
La miccia iniziale è l’aumento del prezzo del trasporto pubblico a San Paolo. Ma le istanze che i milioni di manifestanti hanno portato avanti sono poi state varie: le troppe spese legate ai grandi eventi (mondiali 2014 e olimpiadi 2016), la corruzione, l’inefficienza della sanità pubblica.
Le proteste hanno portato all’adozione di alcune misure contro la corruzione da parte del Governo Roussef.
8. Diffusione dei matrimoni omosessuali
Tra gli eventi sociali 2013 registriamo la legalizzazione dei matrimoni omosessuali in Francia, Inghilterra, Uruguay, Nuova Zelanda. Sono diventati quindi 15 i paesi che consentono il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
La pratica diventa legale nel cuore della vecchia Europa, dove ormai forme di riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso sono presenti ovunque tranne che in Italia e Grecia.
Passi avanti enormi si registrano inoltre negli USA e in Brasile. La Corte Suprema statunitense ha infatti bocciato la legge federale che definiva il matrimonio come unione solo tra uomo e donna.
Il Brasile, pur non avendo ufficialmente proclamato leggi, ha legalizzato di fatto i matrimoni omosessuali attraverso un pronunciamento del Consiglio Nazionale di Giustizia. Il paese, ritenuto appartenente alla cultura “machista” tipica dell’America Latina, ben rappresenta la portata sociale che sta raggiungendo il fenomeno.
7. Morte di Margaret Thatcher
Da allora, ahi noi, la ricetta “made in Thatcher” ha spopolato ovunque, incrementando povertà e disuguaglianze.
6. Colpo di Stato in Egitto
L’Egitto torna così prepotentemente a proporsi come luogo di fermenti sociali e politici potentissimi, dove l’intreccio tra islamismo, movimenti riformisti, militari e potentati ancora legati a Mubarak è tutt’altro che risolto. Vedremo le prossime puntate nel 2014.
5. Disoccupazione giovanile in Europa
Il 2013 è un anno nero per l’occupazione giovanile in Europa. Proseguendo i trend già evidenziati negli anni precedenti, i dati sui disoccupati tra i 15 e i 24 anni continuano impietosamente a salire. La media europea è del 23,5%.
I paesi più colpiti sono quelli mediterranei: Grecia (57,3%), Spagna (56,5%) e Italia (40,4%), ma la questione è una priorità per tutto il continente, tanto che l’Unione Europea sciorina una retorica senza precedenti sul tema e dedica fondi appositi. Staremo a vedere.
4. Morte di Nelson Mandela
La portata sociale dell’azione dell’ex-presidente sudafricano è indiscutibile, ed è legata alla lotta all’apartheid e al magistrale programma di riconciliazione degli anni novanta, che ha risparmiato al paese una guerra civile, rigenerando una società dilaniata a partire da memoria e futuro invece che da vendetta e sopraffazione.
3. Proteste di Gezy Park
All’inizio i manifestanti sono qualche centinaio ma, dopo le ripetute e violente cariche della polizia turca, vengono sostenuti da milioni di turchi che, non solo a Istanbul, protestano contro le politiche del premier Erdogan, improntate ad uno sviluppo economico selvaggio e ad una islamizzazione della società.
La protesta riceve attenzione e solidarietà in tutto il mondo e si merita il podio perché ha saputo coniugare in maniera altamente contemporanea la mobilitazione locale con la portata globale.
2. Tragedie di Lampedusa
Anno funesto per i migranti in arrivo in Europa attraverso la stretta porta di Lampedusa. Sono 700 le persone morte tentando di sbarcare sull’isola nel 2013 (dato aggiornato al 12 ottobre).
Di queste, 363 le vittime accertate a seguito del naufragio di un’imbarcazione il 3 ottobre. L’ennesima tragedia apre un nuovo squarcio sul sistema italiano ed europeo di “accoglienza”, aggravata dalle immagini della “disinfestazione” dei migranti, provenienti dall’interno del Cie di Lampedusa e diffuse dal Tg2 il 16 dicembre.
1. Dimissioni di Benedetto XVI
Beh, perché è la prima volta nella storia che succede e perché segna lo sconvolgente superamento di un confine indicibile tra sacro e terreno.
Il capo della Chiesa è un uomo e non un’entità divina. Non è più Dio che, disponendo della vita dei Papi, ne sancisce la decadenza dal ruolo ma è l’uomo stesso che decide, più forte della volontà divina.
In epoca di secolarizzazione, un gesto tremendamente secolare. Che arrivi dal Papa, è la notizia del secolo. Ehm, dell’anno.
Foto | V. Drago | BBC Radio 4 | Maged Helal | Debris2008 | Treamus | Erprofe