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Cosa ha fatto di importante il governo Gentiloni?

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@Palazzo Chigi

Il Governo Gentiloni si è insediato il 12 dicembre 2016. Dopo quasi otto mesi di lavoro silenzioso, l’esecutivo nato dalla sconfitta al referendum del governo Renzi ha portato a casa una serie di risultati che non hanno avuto una forte risonanza mediatica. Vediamo quali sono state le cose più importanti fatte dal governo del giornalista romano che ha iniziato a far politica nel Movimento Studentesco e in Democrazia Proletaria.

Decreto salva-risparmio

Nel febbraio del 2016, con il decreto salva-risparmio il governo stanzia 20 miliardi di euro per mettere in sicurezza il sistema bancario e risarcire decine di migliaia di risparmiatori che avevano perso i propri soldi. Monte dei Paschi di Siena, Veneto Banca e Popolare di Vicenza sono solo alcuni degli istituti bancari che hanno giovato del decreto: dopo aver venduto ai propri clienti titoli con rendimenti alti senza avvisarli dei dovuti rischi, le banche coinvolte si sono ritrovate insolventi nei confronti dei risparmiatori, che hanno chiesto a gran voce indietro i propri risparmi. Solo l’intervento del governo ha impedito a molti di questi istituti di arrivare alla liquidazione e ha, allo stesso tempo, restituito ai cittadini almeno una parte dei risparmi perduti.

Nuova disciplina per l’accoglienza

Col decreto Minniti-Orlando, il governo Gentiloni ha istituito una nuova procedura operativa per la gestione dei migranti: ogni Regione dovrà ospitare un Centro di identificazione ed espulsione (Cie) per un totale di 1600 posti; viene snellito il processo per la richiesta di asilo e abolito un grado di giudizio per l’appello in caso di respingimento della domanda; viene data la possibilità ai richiedenti di svolgere in maniera continuativa lavori di pubblica utilità in forma gratuità e volontaria.

Il decreto sulla sicurezza

Il ministro Minniti è stato il primo firmatario anche al nuovo decreto legge relativo alla sicurezza urbana. Il testo, entrato in vigore il 20 febbraio di quest’anno, prevede: la nascita del Comitato metropolitano, organismo col compito di compiere attività di analisi sulla sicurezza nell’area urbana di riferimento; l’introduzione di nuove sanzioni amministrative e l’allontanamento fino a 48 ore per chi lede il decoro urbano o compie azioni di disturbo nei confronti degli altri cittadini; viene inoltre previsto, nei casi di lesione del decoro particolarmente gravi, anche un daspo urbano che può durare fino a 12 mesi.

Legge contro la povertà

Nel marzo 2017 il Senato dà il via libera definitivo alla legge delega sul contrasto alla povertà tanto voluta dal premier. La nuova legge prevede l’introduzione di un reddito di inclusione per le famiglie che rispettano i criteri stabiliti nel testo. Secondo le stime del ministro Poletti, a beneficiare del bonus saranno più 400 mila famiglie. Il decreto attuativo è attualmente al vaglio dell’esecutivo e dovrebbe essere approvato in via definitiva entro la fine dell’anno.

Abolizione dei voucher

Lo scorso aprile il Governo Gentiloni ha emanato un decreto legge per cancellare i tanto discussi voucher, un sistema di pagamento per le prestazioni di lavoro accessorio aspramente criticato dai sindacati. La decisione del governo è arrivata dopo l’approvazione del quesito referendario sull’abolizione dei vaoucher da parte della Cassazione. Dopo mesi di campagna della Cgil contro il governo Renzi, la battaglia politica è stata vinta dai sindacati: l’esecutivo ha abolito la legge senza passare per i temuti referendum. Con lo stesso decreto legge è stata anche ripristinata la piena responsabilità solidale nella catena degli appalti.

Aiuti alle popolazioni terremotate

In una riunione a Palazzo Chigi con i Governatori delle Regioni colpite dal terremoto, Gentiloni ha promesso lo stanziamento di 1 miliardo di euro all’anno per i prossimi 3 anni per la ricostruzione. Lo stanziamento di questi fondi dovrebbe essere previsto all’interno del Documento di programmazione economica finanziaria (Def) di quest’anno. Tuttavia, la presa di posizione della Germania e di altri 6 Paesi europei che si sono schierati contro un finanziamento comunitario per la ricostruzione, potrebbe far rivalutare le cifre della spesa promessa dall’esecutivo.

I nuovi “livelli essenziali di assistenza pubblica” (Lea)

Nel gennaio 2017, il governo ha varato i tanto attesi nuovi Lea. Grazie a essi, la sanità pubblica garantisce tutta una serie di nuovi servizi sanitari gratuiti ai cittadini. Le nuove disposizioni prevedono anche: una lista più lunga di vaccinazioni gratuite (allungata con la più recente riforma che vedremo in seguito); l’inclusione di nuove malattie rare nell’elenco dell’esenzione; la classificazione di nuove malattie croniche; la possibilità di effettuare screening neonatali gratuiti per determinate malattie specifiche; nuovi livelli di assistenza e di diagnosi per i casi di autismo; la nuova classificazione della celiachia come malattia cronica (e non più rara) con conseguente semplificazione delle procedure burocratiche per la diagnosi. La riforma prevede lo stanziamento di più di 800 milioni di euro.

Riqualificazione delle periferie

A marzo 2017, il governo ha raggiunto un accordo con i sindaci di diverse città capoluogo di regione per la definizione di un piano di riqualificazione delle periferie degradate. Il piano prevede lo stanziamento di 500 milioni per i primi mesi con un totale di 3,9 miliardi per la realizzazione complessiva di tutti i 24 progetti approvati. Le città coinvolte sono le Città metropolitane di Bari, Firenze, Milano, Bologna e i Comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana di Avellino, Lecce, Vicenza, Bergamo, Modena, Torino, Grosseto, Mantova, Brescia, Andria, Latina, Genova, Oristano, Napoli, Ascoli Piceno, Salerno, Messina, Prato, Roma.

Riforma del Terzo Settore

Un altro cavallo di battaglia su cui ha insistito molto Gentiloni nel corso del suo mandato è stata la riforma del Terzo Settore. Appena lo scorso mese, il governo ha approvato gli ultimi decreti attuativi della legge delega aprendo le porte alla piena attuazione della riforma. La nuova legge offre una chiara definizione di “Terzo Settore” e prevede la creazione di un registro apposito per tutte le imprese che vi operano. Viene previsto anche lo stanziamento di 190 milioni (in buona parte sotto forma di incentivi fiscali) e la creazione di un Fondo per il finanziamento di progetti innovativi presentati dalle organizzazioni di utilità sociale. Rilevante anche la nuova disciplina del 5xmille: il nuovo meccanismo di erogazione è più veloce e riduce il termine dei due anni oggi necessari per l’attribuzione delle quote destinate dai contribuenti.

Obbligatorietà dei vaccini

Uno dei punti più discussi e controversi del dibattito politico recente. A fronte di un drastico calo delle coperture vaccinali emerse dai dati del 2016, il governo ha emanato un decreto legge che prevede l’obbligo di vaccinazione per l’accesso a scuola dei bambini dagli 0 ai 16 anni. Il decreto è stato recentemente rettificato dal Senato(con lievi modifiche) e verrà presto discusso anche alla Camera. Al momento, il testo prevede l’obbligo di copertura vaccinale per 10 malattie ad alto rischio: anti-polio, anti-difterite, antitetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella (gli ultimi quattro solo fino al 2020, in quanto sottoposti a verifica triennale). Oltre all’impossibilità d’iscrizione a scuola per il bambino, la legge prevede anche sanzioni amministrative per i genitori: l’importo andrà da un minimo di 100 a un massimo di 500 euro. Viene inoltre istituito il registro dell’Anagrafe nazionale vaccinale, contenente tutte le informazioni relative ai soggetti interessati all’obbligo di vaccinazione.

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