Guardo i paesaggi cambiare fuori dal finestrino e il mare che si allontana piano piano lungo i binari. E nel frattempo mi culla una dolce malinconia al pensiero di un’estate che, anche quest’anno, finisce e di un settembre che, al suo posto, arriva inesorabilmente anche se io proprio non lo voglio.
Settembre. Il sole scalda meno e le giornate diventano più corte. Le spiagge si svuotano, gli ombrelloni restano chiusi e un leggero venticello ricopre quelle impronte che rimangono nella memoria di chi si salva ricordando una giornata di sole, mentre tira fuori i libri per l’imminente sessione autunnale o il dizionario di latino per l’inizio della scuola.
Insomma, settembre è un lunedì lungo 30 giorni. È una merda, ed esistono un sacco di canzoni che parlano della fine dell’estate e che possono farci compagnia in questo stato emotivo a metà tra il malinconico e, nel mio caso, il melodrammatico.
Per cui coraggio: prendete e piegate quel costume, il telo da mare e recuperate anche le infradito ancora sporche di sabbia perché vanno riposti nell’armadio.
Nel frattempo, accompagnatevi con alcune canzoni a tema “Impressioni di settembre” e struggetevi un po’ insieme alla sottoscritta.
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1. Fine dell’estate – The Giornalisti
“La mia malinconia è tutta colpa tua”, urla quel gran figo di Tommaso Paradiso (il cantante) che si logora e si consuma al ricordo di un profumo, di una bicicletta rossa sulla strada per il mare e di un cornetto al mattino.
(Ancora non avete scoperto questo gruppo di romanacci dal nostalgico sound anni ’80? Ascoltateli e vedrete che non rimpiangerete assolutamente L’estate sta finendo dei Righeira.)
2. Guardia ’82 – Brunori Sas
Il 31 agosto è il giorno di San Brunori.
Da qualche parte nel mondo, ormai lontani chilometri e anni luce dalla spiaggia di Guardia Rovente, stretti sotto una doccia, il 31 di agosto c’è una storia che nasce e un’estate che muore.
Non è il vostro caso? Non temete, non siete i soli: non è neanche il mio. Sarà per l’anno prossimo.
3. Tornerai qui – Max Gazzè
Non a caso, l’estate e gli amori impossibili sono, da sempre, l’accoppiata vincente. E questa è una bellissima canzone del 2008, anche se non la conosce nessuno.
4. Impressioni di Settembre – Premiata Forneria Marconi
Questa, invece, è diventata un’ottima occasione per approfondire nuove conoscenze:
“Ma lo sai che anche io l’ho condivisa il primo del mese sulla mia bacheca Facebook?” è la frase d’attacco più gettonata mentre porgete il vostro Jagermeister ghiacciato alla fuori sede radical-chic di passaggio.
Ragà, occhio però che la versione dei Marlene Kuntz è considerata tipo blasfemia. Si cucca un sacco solo con Franz di Cioccio, non lo sapevate?
5. Gomma – Baustelle
Adoro. Esasperata ed eterna adolescenza: “Settembre spesso ad aspettarti e giorni scarni, tutti uguali. Fumavo venti sigarette e groppi in gola e secca sete di te.”
Ho di nuovo 16 anni.
6. Ulisse – Appino
Il viaggio è un’esigenza fisica. Anche abbandonare la propria Itaca lo è, senza escludere però il piacere di ritrovarla, un giorno: “Settembre porta il vento, ci si può navigare”. Basta non annegarci.
7. Capire settembre – Fine before You came
“È una vita che provo a capire settembre, ma non fa per me”.
Settembre è il mese più indie dell’anno, e questa canzone è tipo un manifesto programmatico. C’è forse ben poco da capire: tutto finisce inaspettatamente, anche questa canzone. Ti dispiace. Ci rimani male, ci rimani di merda.
8. 40 Secondi di niente – Verdena
https://www.youtube.com/watch?v=fqNoERJy6YQ
Non riesco ancora a capire se quelle dei Verdena siano cagate assurde o vere genialate. Comunque questa canzone mi tormenta.
Vecchie atmosfere e un testo nostalgico. Quaranta secondi di niente, quaranta secondi di tutto: “Settembre ci porterà via con sé”.