Site icon Le Nius

Le più belle canzoni sulla fine dell’estate

Reading Time: 3 minutes
Mentre io ancora cerco nel cielo la prima stella cadente della stagione, illudendomi di poterla trovare anche da un treno in corsa mentre me ne ritorno alla routine patavina, faccio anche qui, triste e piangente, i miei cari saluti al mese di agosto.

Guardo i paesaggi cambiare fuori dal finestrino e il mare che si allontana piano piano lungo i binari. E nel frattempo mi culla una dolce malinconia al pensiero di un’estate che, anche quest’anno, finisce e di un settembre che, al suo posto, arriva inesorabilmente anche se io proprio non lo voglio.

Settembre. Il sole scalda meno e le giornate diventano più corte. Le spiagge si svuotano, gli ombrelloni restano chiusi e un leggero venticello ricopre quelle impronte che rimangono nella memoria di chi si salva ricordando una giornata di sole, mentre tira fuori i libri per l’imminente sessione autunnale o il dizionario di latino per  l’inizio della scuola.

Insomma, settembre è un lunedì lungo 30 giorni. È una merda, ed esistono un sacco di canzoni che parlano della fine dell’estate e che possono farci compagnia in questo stato emotivo a metà tra il malinconico e, nel mio caso, il melodrammatico.

Per cui coraggio: prendete e piegate quel costume, il telo da mare e recuperate anche le infradito ancora sporche di sabbia perché vanno riposti nell’armadio.

Nel frattempo, accompagnatevi con alcune canzoni a tema “Impressioni di settembre” e struggetevi un po’ insieme alla sottoscritta.

Clicca qui per scoprire i titoli delle canzoni sulla fine dell’estate

1.    Fine dell’estate – The Giornalisti 

“La mia malinconia è tutta colpa tua”, urla quel gran figo di Tommaso Paradiso (il cantante) che si logora e si consuma al ricordo di un profumo, di una bicicletta rossa sulla strada per il mare e di un cornetto al mattino.

(Ancora non avete scoperto questo gruppo di romanacci dal nostalgico sound anni ’80? Ascoltateli e vedrete che non rimpiangerete assolutamente L’estate sta finendo dei Righeira.)

2.    Guardia ’82 – Brunori Sas

Il 31 agosto è il giorno di San Brunori.

Da qualche parte nel mondo, ormai lontani chilometri e anni luce dalla spiaggia di Guardia Rovente, stretti sotto una doccia, il 31 di agosto c’è una storia che nasce e un’estate che muore.

Non è il vostro caso? Non temete, non siete i soli: non è neanche il mio. Sarà per l’anno prossimo.

3.    Tornerai qui – Max Gazzè

Non a caso, l’estate e gli amori impossibili sono, da sempre, l’accoppiata vincente. E questa è una bellissima canzone del 2008, anche se non la conosce nessuno.

4.    Impressioni di Settembre – Premiata Forneria Marconi

Questa, invece, è diventata un’ottima occasione per approfondire nuove conoscenze:
“Ma lo sai che anche io l’ho condivisa il primo del mese sulla mia bacheca Facebook?” è la frase d’attacco più gettonata mentre porgete il vostro Jagermeister ghiacciato alla fuori sede radical-chic di passaggio.

Ragà, occhio però che la versione dei Marlene Kuntz è considerata tipo blasfemia. Si cucca un sacco solo con Franz di Cioccio, non lo sapevate?

5.    Gomma – Baustelle

Adoro. Esasperata ed eterna adolescenza: “Settembre spesso ad aspettarti e giorni scarni, tutti uguali. Fumavo venti sigarette e groppi in gola e secca sete di te.”

Ho di nuovo 16 anni.

6.    Ulisse – Appino

Il viaggio è un’esigenza fisica. Anche abbandonare la propria Itaca lo è, senza escludere però il piacere di ritrovarla, un giorno: “Settembre porta il vento, ci si può navigare”. Basta non annegarci.

7.    Capire settembre – Fine before You came

“È una vita che provo a capire settembre, ma non fa per me”.

Settembre è il mese più indie dell’anno, e questa canzone è tipo un manifesto programmatico. C’è forse ben poco da capire: tutto finisce inaspettatamente, anche questa canzone. Ti dispiace. Ci rimani male, ci rimani di merda.

8.    40 Secondi di niente – Verdena

https://www.youtube.com/watch?v=fqNoERJy6YQ

Non riesco ancora a capire se quelle dei Verdena siano cagate assurde o vere genialate. Comunque questa canzone mi tormenta.

Vecchie atmosfere e un testo nostalgico. Quaranta secondi di niente, quaranta secondi di tutto: “Settembre ci porterà via con sé”.

CONDIVIDI
Exit mobile version