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Barcellona non turistica: i 7 luoghi più belli da scoprire

Barcellona non turistica

@Jorge Franganillo via Visual Hunt

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@Jorge Franganillo via Visual Hunt

Ogni anno Barcellona viene raggiunta da migliaia e migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Solo nel 2015 ha battuto un record con più di 8 milioni di visitatori, con un incremento del 5,4% rispetto all’anno precedente.

I turisti sono attratti dalle sue spiagge, dalla notoria movida estiva, dalle pregevoli architetture di Gaudì. Tuttavia, nella capitale catalana c’è molto di più da vedere e scoprire.

Barcelona es molt mes

recita una wed d’informazione turistica.

Sono molti, infatti, i luoghi e i divertimenti esclusi dai tradizionali percorsi turistici, che piacciono un sacco a chi Barcellona la vive tutti i giorni come me. Proviamo allora a scoprire questa Barcellona non turistica attraverso i 7 posti più belli e interessanti, che sono un must se volete dire di aver visitato davvero la capitale della Catalogna.

Alla scoperta della Barcellona non turistica

1. Los Bunkers

@Pinterest

Prima tappa obbligata della Barcellona non turistica, Los Bunkers si trovano nel quartiere del Carmel, lontani dal centro città e posti in cima a una delle colline che circondano la città. Sono gli antichi bunkers dai quali le truppe franchiste bombardavano la ribelle capitale catalana e che oggi rivestono un ruolo molto più ameno.

Sono il luogo prefetto dove fare un pic-nic godendosi un panorama privilegiato. Da qui è possibile osservare persino gli aerei che decollano e atterrano nel vicino aeroporto del Prat.

2. Il Born

@live-barcelona.oibarcelona.com

Si tratta di un’altra porzione del vasto centro storico di Barcellona, situato accanto al Barrio Gótico e da questo separato dall’ampia Via Laietana. Nel Born è possibile incontrare moltissimi negozi vintage, fiore all’occhiello della Barcellona non turistica, nonché numerosi bar e ristoranti che si affacciano sulla piccola Plaza del Born.

Inoltre, in questo quartiere si trova la seconda cattedrale di Barcellona, Santa Maria del Mar, fortemente voluta dai popolani e da essi finanziata nel 300, e quindi particolarmente cara ai barcellonesi.

3. Casa Vincens

@bbc.com

È un altro degli edifici firmati da Antoni Gaudì, anche se escluso dagli itinerari turistici tradizionali, probabilmente perché non è possibile visitarne gli interni. Si tratta di un grazioso e colorato palazzo situato nel quartiere di Sarrià, che Manuel Vincens i Montaner commissionò al celebre architetto.

In casa Vincens, Gaudì unì armoniosamente elementi ispanici e arabi decorandoli con elementi floreali e naturalistici che occupano un posto privilegiato nella sua arte. Non mancano i famosi azulejos, le piastrelle variopinte che contrastano con i colori rosso delle murature e nero delle tortuose inferriate.

4. Laberint d’Horta

@Dalila Magro

Si trova appena fuori città, immerso in un parco classicheggiante dove la famiglia reale amava passeggiare e celebrare eventi istituzionali importanti. I muri dell’intricato labirinto sono alti cespugli il cui obiettivo è quello di distogliere e ingarbugliare i passi del visitatore, impedendogli di arrivare al centro del labirinto stesso dove ad aspettarlo si trova una bianca statua di Eros.

Il labirinto rappresenta un’altra tappa obbligata della Barcellona non turistica e vi permetterà di scoprire il luogo in cui i catalani vanno a passeggiare la domenica pomeriggio.

5. Avenida del Tibidabo

@meet.barcelona.cat

Chi ama l’arte e l’architettura non può non passare da questa strada, nella periferia di Barcellona, a ridosso delle colline. Infatti, ai suoi lati sorgono ville e giardini bellissimi, giacché era qui che vivevano e vivono tuttora le famiglie barcellonesi più potenti e ricche.

L’Avenida si può percorrere a piedi, approfittando della passeggiata per visitare la città della scienza del CosmoCaixa. Oppure ci si può arrampicare con i tram blu che portano il visitatore fino in cima al monte, incoronato dalla chiesa del Tibidabo.

6. I clubs

@thesuttonclub.com

La movida di Barcellona è la sua attrattiva più forte e sono molti i luoghi dove trascorrere la notte ballando fino alle prime luci dell’alba. Più che famose sono le maxi discoteche che si trovano a ridosso della spiaggia della Barceloneta, come l’Opium o il Pacha, dove suonano i migliori djs internazionali… ma che non piacciono ai catalani! Questi ultimi, infatti, preferiscono di gran lunga i cosiddetti clubs, più piccoli e meno costosi.

Ce ne sono per tutti i gusti: eleganti e raffinati come il Sutton, spartani ma movimentati come la Fira, dai toni black come l’Otto Zutz, salseros come il Mojito. Sono tantissimi, tutti sparsi per i quartieri dell’Eixample e di Gracia, centri della movida notturna della Barcellona non turistica.

7. Julivert Meu

@julivertmeu.com

Questo ristorante, vicino a Plaza Catalunya, è la tappa obbligata se volete dire di aver provato la vera cucina catalana. E non parliamo solo della paella ai frutti di mare! Sì, perché i catalani offrono un ampio menu di specialità autoctone, come la botifarra, una salsiccia enorme generalmente accompagnata da patate al caliu o mongetas.

E se ordinerete del vino, ve lo serviranno nel tipico porró: una strana bottiglia di vetro, con un becco attraverso il quale i catalani doc versano il vino direttamente nella bocca. Ma attenti a non macchiarvi!

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