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Barcellona, no Messi no party

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Pare un po’ la scoperta dell’acqua calda, ma forse giornalisti e critici se l’erano dimenticati. Senza Messi il Barcellona non va. I risultati parlano chiaro, e dicono che senza il giocatore più forte al mondo i blaugrana non possono permettersi di abbassare la guardia, altrimenti arrivano le batoste.

Due sconfitte nelle ultime due trasferte consecutive – con l’Ajax in Champions per 2 a 1 e con il Bilbao nella Liga per 1 a 0 – ed ecco il buio. Se in Champions la qualificazione è ormai al sicuro, nella Liga gli uomini di Martino cadendo nella basca Bilbao vengono agguantati in testa alla classifica dall’Atletico Madrid, vera rivelazione di inizio stagione, e riducono a 3 punti il vantaggio sul Real Madrid.

Cosa succede? Bisogna preoccuparsi? Tranquilli non si può stare. Stanno emergendo i soliti difetti difensivi, che la campagna acquisti ha chiaramente ignorato non comprando un centrale all’altezza di poter sostituire o far rifiatare Piquè o Mascherano; Neymar non brilla, si accende a intermittenza, è spesso fumoso e non pare assolutamente in grado di sopperire all’assenza di Messi. C’è qualcuno al mondo in grado di farlo, per caso?

Iniesta pare poco motivato, triste, non riesce più a trascinare i compagni o ad accendere la luce. Ci sarebbe da dire altro ma forse non è giusto neanche infierire ed esagerare con le critiche, del resto si è ancora primi ovunque: ma la sensazione è che Neymar non sia Bale, per chi vuole intendere, e che Leo Messi già manchi maledettamente ai blaugrana. Anche se è assente da sole 3 partite.

Immagine| El Mundo Deportivo

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