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X Factor 9 sesto live show: il crollo di Mika

X factor 9 sesto live show
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Caro Mika ti scrivo (così mi distraggo un po’),
per te, X-Factor 2015 è finito giovedì. E manco quest’anno ce l’hai fatta a vincere.

Cioè: non sei arrivato nemmeno alla semifinale.

Dall’alto della mia preparazione ed elevata esperienza in materia, credo che questa tua clamorosa sconfitta sia il risultato delle tue fastidiosissime esigenze sin dalla selezioni. Come per le trentenni single che rifiutano tutti i pretendenti perché vogliono trovare sempre di meglio e poi alla fine sono costrette ad accontentarsi di quello che è rimasto, anche tu, dopo aver sminuito e mandato via a suon di “non sei pronto per questa competizione” un sacco di gente, ti sei visto costretto a prendere in squadra tre poveri sfigatelli: Luca, un sedicenne sbarbatello di cui la musica italiana non ha decisamente bisogno e al cui fascino siamo fortunatamente ancora immuni; Eva, un cantautore con le occhiaie che necessita sicuramente di una cura di Ferro-Grad; Leonardo, un parrucchiere con la panza che poteva e sapeva cantare solo determinate canzoni: quelle tamarre.

Ecco, Mika, sarà mica il karma questo?

Forse non sei pronto nemmeno tu per questa competizione. Anche se siamo già al tuo terzo anno. All’inizio del programma sei stato tu stesso a dirlo: ti davano del ‘padrone di casa’, e scherzando rispondevi che ti avrebbero ricordato come ‘quello che non ha mai vinto X-Factor’. Come Arisa, come Anna Tatangelo, come Mara Maionchi o come il Morgan peggiore degli ultimi anni. Certo, sempre con invidiabile charme e stile. Io lo so che volevi solo fare una battuta, ma ti do un consiglio: quando ti sminuisci per sembrare simpatico, incrocia le dita per difenderti dalla mala sorte.

Caro, carissimo Mika, quando sei approdato in Italia, ai tempi di X-Factor 2013, ci siamo un po’ tutti innamorati di te. Riuscivi, addirittura, a oscurare l’oscura presenza del tuo collega Morgan, sempre più squilibrato, e le tette di Simona Ventura. In pochissimo tempo, hai imparato l’italiano alla grande (o comunque molto meglio di Skin) e in compagnia di Chiara Galiazzo sei entrato prepotentemente, oltre che nei nostri cuori, anche nelle nostre orecchie. Ma soprattutto, quando sei approdato come giudice a X-Factor nel 2013, assegnavi ai tuoi concorrenti un sacco di canzoni fighe:

cosa diavolo ti è successo ultimamente?

È successo che è arrivato Fedez. Ed era lui, questa volta, a oscurare tutti voi altri. E quest’anno per te, con la stessa categoria che ha visto il rapper milanese trionfare su tutto e tutti, il confronto tra voi due era inevitabile. E forse hai voluto strafare. E hai perso la ragione, la tattica, l’umiltà. Capita, mannaggia.

Ma io volevo chiudere questa lettera dicendoti che a me, gli uomini sconfitti comunque piacciono, ma ad una sola condizione: che non rosichino nella sconfitta. Ecco, forse su questo aspetto devi ancora lavorarci bene col tuo analista. D’altronde sono solo altre due puntate e poi ci puoi mandare tutti a “franculo”. Fino all’anno prossimo ovviamente.

Con affetto e struggimento,
tua Annalì.

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