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X Factor 9: al via con le audizioni ed è già boom

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È arrivato quel periodo dell’anno, quello che mi fa riprendere in mano il telecomando e che mi fa litigare con i coinquilini il giovedì sera.

Perché non accetto opinioni contrarie: è giovedì e c’è X Factor.

Si comincia con la audizioni: i concorrenti si esibiscono davanti a giudici e pubblico. E, conquistando il ‘sì’ di almeno tre dei quattro giudici, potranno accedere alla fase successiva: i Bootcamp.

X Factor 9, le audizioni: ecco le novità

Non c’è Morgan, è arrivata Skin ed è tornato Elio. Ah, e non c’è Morgan.

Diciamo che il suo fantasma ha accompagnato me e tutti i cultori di X Factor per tutto il corso della serata: ho passato i primi venti minuti a immaginarlo spuntare da dietro una sedia o tra i concorrenti per fare il provino. Sarebbe stato bellissimo.
Ma mi è bastato un attimo per realizzare la triste e definitiva assenza: sul banco dei giudici mancava la sua Redbull.

A X Factor 9 non c’è Morgan e sì, ci mancherà: non la sua versione inquieta e oltremisura, non la sua tendenza incontrollabilmente autodistruttiva che ha segnato e marcato indelebilmente la scorsa edizione, ma la sua versione geniale e tutta l’originalità di un tempo, l’educazione musicale che ha lasciato in eredità a noi spettatori e le battutine, quantomeno quelle più tollerabili, con concorrenti e i colleghi soprattutto.

Così, per tentare di mantenere alto il livello del programma vista questa assenza drammatica, la giuria quest’anno è composta da Elio, Skin, Mika e Fedez. Che si presentano cantando sui tetti di Milano Get Back dei Beatles: Elio al basso, Fedez alla batteria, Mika alle tastiere e Skin alla chitarra e alla voce. Insieme ad un Alessandro Cattelan che brilla di luce propria e che, come al solito, porta avanti tutta la trasmissione.

Quello di Elio, comunque, è solo un gradito ritorno. La vera e sola new entry di quest’anno è Skin: una super ventata di internazionalità, considerato anche il suo italiano quasi incomprensibile. Ad ogni modo si mostra tenera e tosta, sveglia e imprevedibile.

Ci scappa pure un bacio con un concorrente a un certo punto: è il caso di Leonardo Marius Dragusin, un ragazzino di appena diciotto anni che vive a Treviso. Canta All of me di John Legend e il pubblico e tutta la giuria vanno in visibilio, Skin in modo particolare.

Io e Mika, invece, ci siamo innamorati ben prima di Skin: già al secondo concorrente. Il ragazzo fortunato si chiama Giovanni Sada, ha 26 anni, è bello come il sole e viene da Bari. Canta Personal Jesus dei Depeche Mode e ottiene i quattro sì dei giudici.

Un’altra novità di quest’anno sta nel coinvolgere nel talent anche le band: a inaugurare questi nuovi provini sono i Traccia 24, cinque ragazzini poco meno che ventenni che cantano una versione rock-punk di “Fatti mandare dalla mamma” di Gianni Morandi. Anche loro, passano con quattro sì.

Non mancano, ovviamente, i personaggi imbarazzanti e improponibili finiti lì per caso: una di questi è Alessandra Zerial. “Sembra Victoria Cabello dopo essersi tuffata in una piscina di Ecstasy” dice Fedez. Canta una canzone improponibile di Justin Timberlake, stecca, non ne azzecca una ma si becca quattro sì perché è simpatica.

Si ride anche con Sandro Micolucci, un cantautore quasi cinquantenne famoso (a suo dire) per aver realizzato dei calendari di nudo artistico. Purtroppo non viene apprezzato abbastanza dai giudici, ma pare abbia lasciato in omaggio alcuni dei suoi calendari.

Due, ancora, le esibizioni degne di nota. Le protagoniste sono due ragazzine: prima Margherita Principi che canta Leonard Cohen, e poi Gaia Albertazzi.

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