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The Voice of Italy 2015 dodicesima puntata: fragili fiori d’acciaio

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A parte lo spavento nel trovarci Valentina Correani all’avvio della diretta e la conseguente paura (fortunatamente smentita nei primi secondi) nel credere potesse rimanerci anche tutto il resto della serata, nessun ingresso trionfale per questa dodicesima puntata di The Voice of Italy. Se non fosse per i pantaloni di pelle di Roby Facchinetti, l’abito tempestato di fiori rossi di Noemi che impiega trenta minuti per attraversare il palco e raggiungere la sua poltrona e la mise “vedo-non vedo” di Piero Pelù.

Durante questo terzo Live Show di The Voice of Italy 2015 si deciderà chi tra i concorrenti accederà alla semifinale.

Ma ecco una novità: le esibizioni con i giudici.

The Voice of Italy 2015: dodicesima puntata in Live Show

Apre le danze J-Ax: il team Looser canta “It’s my life” di Bon Jovi. Una bella tamarrata.

Il concorrente sardo Maurizio Di Cesare è la prova che ogni evento mediatico che si rispetti per funzionare deve portare almeno una bandiera dei quattro mori. Ma la leccese Sara Vita Felline che, per l’occasione, canta Rino Gaetano in mezzo a una scenografia imbarazzante con uomini mezzi nudi, sdraio, parrucche e decisamente troppi fiori sullo sfondo, è la dimostrazione che il tifo sardo non basta se ha da competere con una Lecce che vota unanime. Maurizio finisce al ballottaggio con Carola Campagna in versione Cristina Aguilera, ma J-Ax non può che scegliere la seconda.

Il team Noemi invece omaggia i Beatles. Poi è Andrea Orchi ad aprire le esibizioni, strappando un sacco di complimenti soprattutto da parte di Roby Facchinetti. Noemi definisce Thomas Cheval “una macchina da guerra”. Sarà per l’outfit azzurro cielo, ma secondo me toppano alla grande sia Thomas che il suo giudice nel dargli tanta fiducia. Come al solito mai nessuno è d’accordo con me, infatti è Thomas il più apprezzato dal pubblico. Tra i due rimasti, Noemi sceglie di portare avanti Keeniatta.
Adesso non ci sono più dubbi: il team Noemi è quello più scarso.

Ma ecco che arriva il momento più atteso della serata: il medley a tema Pooh. In quest’omaggio a se stesso, Roby sbraita dietro a un pianoforte e Francesco prova a stare al passo ma la sua voce è solo un’eco lontana.

Poi il momento di gloria finisce e riprendono l’esibizioni. Chiara Dello Iacovo canta e recita sulle note di “Ti regalerò una rosa”. Sarah Jane Olog canta Katy Perry e strafa un po’ troppo ma il più bravo stasera è Fabio Curto, se non fosse per l’assegnazione di merda: i Backstreet Boys. Roby ci tiene a far sapere che Fabio va ascoltato in religioso silenzio, ma è lui il primo a lanciare ugolii durante l’esibizione. Fabio finisce dritto di semifinale, com’è giusto che sia. Poi i due giudici del Team Fuck se ne fottono del volere del pubblico e portano avanti chi, secondo loro, lo meritava di più. In questo caso è proprio Sarah Jane, che passa il turno ai danni della tenera e piccola Chiara. Che tristezza.

Sconfinato ancora una volta agli orari più improponibili, il Team Pelù. Loro omaggiano i Clash e ci regalano momenti indimenticabili come Dj Francesco che swagga su “Rock in the casbah”. Ira Green, la punta di diamante del team o “uragano gentile”, come il giudice Pelù ama definirla, apre con Vasco Rossi in versione punk-rock. Roberta Carrese canta “Angie” dei Rolling Stones e Marco De Vincentiis canta Enrico Ruggeri.
Ma è proprio lui a dover abbandonare il talent ad un passo dalla fine.

Adesso son rimasti in otto, l’appuntamento con la semifinale è martedì 19 maggio.

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