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Il Vicenza deve tornare a vincere al Menti

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@lapiazzaweb

E ora sblocchiamoci in casa, senza perdere la testa. Dopo la vittoria contro l’Ascoli, che ci ha rimesso in pista, bisogna continuare a battere su questa strada, e finalmente tornare a vincere al Menti, che deve tornare ad essere il nostro fortino.

Poche storie, non ci sono alternative: o torniamo finalmente a vincere anche da noi – non lo facciamo da metà gennaio – oppure ogni speranza di salvezza, alimentata di nuovo dall’ultima vittoria esterna, va a farsi benedire, insieme a qualunque progetto, programma, futuro… Con il Livorno – in crisi nera, beffato all’ultimo secondo dalla Pro Vercelli nell’ultimo turno – non dobbiamo fare l’errore di resuscitare una diretta concorrente. Sabato dobbiamo vincere.

Ma per farlo dobbiamo entrare in campo come fatto ad Ascoli, e soprattutto continuare a lavorare come fatto negli ultimi giorni: zero chiacchiere, impegno al massimo e attenzione a ogni piccolo dettaglio, come quello – magari – di evitare di farsi buttare fuori lasciando la squadra in 10 dopo mezzora, per di più quando hai finalmente azzeccato il modo migliore per cominciare una partita dopo un tempo interminabile, in una gara a dir poco decisiva (vero Ebagua?).

Con quella di Ascoli è la quarta partita di fila che finiamo in 10: più che darsi una calmata – non sembra questo il caso – e al netto di decisioni arbitrali su cui possiamo discutere all’infinito… Facciamoci più furbi. E non perdiamo la testa, mai.

A questo punto non ce lo possiamo più permettere, non possiamo più correre rischi inutili: il prezzo è troppo alto. Da qui in poi mancano 9 partite: 27 punti in palio e ne dobbiamo fare almeno una quindicina. Forse ne basteranno meno, ma non è il momento di fare troppi calcoli. La strada è lunga e dobbiamo correre.

Infine ci prendiamo uno spazio per una piccola proposta: sarebbe bello se prima della partita – dove ci sarà anche la Champions Leaugue Pulcini organizzata da Sportquotidiano – se tutte e due le squadre si prendessero un minuto per andare sotto quel maxischermo, dove c’è l’immagine di Piermario Morosini, scegliendo di ricordarlo così a poche settimane da quel maledetto anniversario. Un minuto e poi via alla partita, dove non ci sarà spazio per nient’altro. C’è una salvezza da conquistare.

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