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Teatro dell’Opera sotto le stelle di Caracalla: al via la stagione estiva

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L’antico splendore delle Terme di Caracalla che l’inverno ci porta a dimenticare riprende vita e consola gli animi di coloro che amano l’opera e la danza. La nuova stagione estiva del Teatro dell’Opera è iniziata alle Terme di Caracalla martedì 24 giugno con la Carmen di Bizet riadattata dall’Orchestra di Piazza Vittorio.

Questa versione dell’opera con la regia di Mario Tronco, tra i fondatori dello storico gruppo formato da musicisti provenienti da tutto il mondo, è una rappresentazione sontuosa, colorata, vivace che si allontana dalle atmosfere andaluse che caratterizzano il libretto originale.

L’intento dell’Orchestra di Piazza Vittorio è stato far diventare Carmen un amore apolide, espressione di una storia che non ha cultura e origini definite, senza epoca può rivivere in qualsiasi piazza del nostro piccolo mondo e in qualsiasi momento della vita.
[quote align=”center” color=”#999999″]L’oiseau que tu croyais surprendre
Battit de l’aile et s’envola
L’amour est loin, tu peux l’attendre
Tu ne l’attends plus, il est là
Tout autour de toi, vite, vite
Il vient, s’en va, puis il revient
Tu crois le tenir, il t’évite
Tu crois l’éviter, il te tient[/quote]

I temi universali della libertà, la passione, l’abbandono e la morte vengono messi in scena a suon di musiche indiane, spagnole, africane, jazz, pop.

L’allestimento, una produzione Les Nuits deFourvière/Département du Rhône in coproduzione con l’OpéraThéâtre de Saint-étienne, con la partecipazione del Coro Lirico di Saint-étienne Loire e dell’Orchestra Giovanile del Teatro dell’Opera di Roma Capitale, sembra incastonato nell’incantevole cornice delle Terme di Caracalla, che già di per sé rende qualsiasi spettacolo coinvolgente e appassionato.

Sul podio il Maestro Leandro Piccioni che cura, con Mario Tronco, anche l’elaborazione musicale e gli arrangiamenti. Scenografie di Lino Fiorito, costumi di Katia Marcanio, coreografie di Giorgio Rossi e disegno luci di Daniele Davino.

La Carmen de L’Orchestra di Piazza Vittorio, ispirata alla musica gitana popolare, ha come protagonista l’appassionata Cristina Zavalloni, l’innamorato Don José è SanjayKhan della dinastia dei Dhoad, antica famiglia di musicisti gitani, nella parte di Micaëla c’è Elsa Birgémentre, raffinata interprete e voce incantevole, Houcine Ataa interpreta il torero Escamillo e Carlos PazDuque il tenente Zuniga.

Stagione estiva del Teatro dell’Opera alle Terme di Caracalla

La stagione estiva dei classici rivisitati continua alle Terme di Caracalla fino al 9 agosto.

Il prossimo imperdibile spettacolo è il 27 e 28 giugno con la compagnia giapponese The Tokyo Ballet, tra le più rinomate al mondo, che porterà tre creazioni di uno dei più importanti coreografi di tutti i tempi, Maurice Béjart: La sagra della primavera musica di Igor Stravinskij, le Danses Grecques musica di Mikis Theodorakis e il Don Giovanni musica di Frédéric Chopin su tema di Mozart.

Béjart ha dichiarato: “La Primavera è qualcosa di più di quella immensa forza primitiva nascosta sotto l’orologio dell’inverno per emergere improvvisamente e salutare il mondo in tutte le sue forme, vegetali, animali o umane. L’aspetto fisico dell’amore tra esseri umani simboleggia l’atto stesso con il quale il creatore ha dato vita al Cosmo e la gioia che ne è derivata. In un momento in cui le frontiere tra gli esseri umani si sgretolano pian piano ed è quindi possibile iniziare a parlare di una cultura che rifiuta i suoi limiti, solo le forze universali ed essenziali dell’uomo rimangono inalterate nel tempo e in ogni società. Questo balletto rifiuta quindi ogni pretesa di pittoresco; è un inno all’unione tra Uomo e Donna, a livello più istintivo ed essenziale, un balletto dell’unione tra cielo e terra, un balletto della vita e della morte, eterna come la primavera”.

Dal 3 al 15 luglio, torna a Caracalla il più classico dei balletti, Il lago dei cigni di Pëter Il’ič Čajkovskij, nella coreografia di Patrice Bart.

L’opera lirica debutterà il 14 luglio (repliche sino al 9 agosto) con La Bohème di Giacomo Puccini. Dirige l’Orchestra del Teatro dell’Opera il maestro Daniele Rustioni; regia, scene, costumi e luci sono di Davide Livermore.

Segue, il 23 luglio con repliche fino all’8 agosto, Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. Sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera il maestro Stefano Montanari. Regia di Lorenzo Mariani, il quale ha ripensato l’opera rossiniana come un musical degli Anni Cinquanta.

Il 25 luglio, appuntamento per tutti gli amanti della grande danza: Roberto Bolle e tanti nomi prestigiosi del balletto, formeranno il variegato e affascinante spettacolo Roberto Bolle end Friends.

Per info e biglietti: http://www.operaroma.it/ita/caracalla.php

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