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Striscia La Notizia: piattume e stanchezza al potere

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Nuovi arrivi, ritorni illustri, collegamenti in “diretta”. E poi truffe, cani, tapiri, rubriche e rimpasti da tv anni Ottanta. Che Striscia La Notizia possa sentire il peso dei suoi 26 anni è più che lecito, ma è chiaro che i tentativi di Antonio Ricci di rinnovare per poi tornare all’usato sicuro sono andati uno ad uno in fumo.

Partiamo dall’esordio, dalla coppia al femminile Virginia Raffaele e Michelle Hunziker: un mese di onda in cui l’imitatrice ha bruciato troppo in fretta i propri cavalli di battaglia, da Nicole Minetti a Belen Rodriguez fino a Ornella Vanoni. Per non parlare della Hunziker, abituata alla spalla Ezio Greggio e incapace di prendere per mano la conduzione del tg satirico.

Fino alla nascita della figlia Sole, primo cambio di scena di un autunno movimentato: lo zio Gerry (Scotti) accompagna la Raffaele al naturale epilogo della sua avventura, tra collegamenti “evento” con la famiglia Hunziker-Trussardi e la sensazione che l’ex punta di diamante di Quelli che… mostri troppa riverenza nei confronti di uno dei monumenti della Mediaset di oggi per riuscire a giocarsela alla pari. Un’altra occasione mancata, insomma.

Poi, dopo soli 4 giorni, torna Michelle Hunziker che accoglie Piero Chiambretti. Un buon esperimento, ma il bancone di Striscia non è certo terreno fertile per un battitore libero.

Nel frattempo, il cambiamento epocale che porta alla ribalta i primi velini maschi della storia si esaurisce in poco tempo. Ed ecco Irene e Ludovica, coppia che boccia molto democraticamente (?) la scelta di appena un’estate prima, ovvero quelle Giulia e Alessia già troppo chiacchierate per trincerarsi in religioso silenzio dietro i dettami di patron Ricci. Di qui, il ritorno alla normalità, la tanto agognata normalità che lo stesso Ricci pensava potesse riportare il termometro degli ascolti allo splendore dei bei tempi.

Torna Ezio Greggio, una brutta influenza di Michelle Hunziker anticipa momentaneamente anche il ritorno di Enzo Iacchetti. Giusto il tempo per la neo mamma di riprendersi nuovamente a tempo record, da vera stacanovista. Il valzer dei conduttori, tuttavia, nasconde un piattume di contenuti disarmante: gli stessi servizi, le stesse battaglie, le stesse rubriche figlie di Paperissima e Drive In.

Già, Drive In: stucchevole come da un mese a questa parte, Striscia sta promuovendo in maniera invasiva il trentennale dello storico programma di sketch e avvenenti pin-up. Dvd in edicola, arricchiti da imperdibili analisi sociopsicologiche che nemmeno i giovedì di Super Quark. Avvilente e retrogrado.

Difficile immaginare una vera ripresa, indipendentemente dall’andamento degli ascolti. Oggi Striscia La Notizia è la riedizione sbiadita della Striscia che fu, quella dell’arrembaggio, del primo vero “giornalismo” d’inchiesta. Quella satira di destra che, però, in fin dei conti non ha mai guardato in faccia nessuno.

E anche il suo ultimo samurai, il suo interprete più solido e inattaccabile, Ezio Greggio, sembra aver perso un bel po’ di smalto. Altri grilli per la testa? “In Italia c’è un’altra rete che mi vuole e stiamo discutendo – dichiarava un mese fa a Il Giornale. In quel caso lascerò Striscia, seppur a malincuore. È una fetta della mia vita, ma bisogna sapersi mettere in gioco”. Perso il suo totem, saprà mettersi in gioco per davvero anche Ricci?

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