StarQuest: la prima missione

Spazio profondo. Un relitto di astronave è stato individuato nel 6° quadrante esterno e voi, a capo di una squadra di Space Marine, dovete entrare nello scafo alla deriva per permetterne il recupero da parte della Flotta Spaziale Terrestre.

La missione è semplice: “Search and Destroy”, ovvero dovete cercare ogni presenza extraterrestre sull’astronave ed eliminarla. Vi armate con Spada Mortale e Guanto Mortale, Fucile al Plasma e Fucili Laser, lasciando remore e paure rinchiuse nell’armadietto.

Siete al comando di una Pattuglia di Space Marines.

Il compito è arduo e la fatica improba. Ad ogni svolta di corridoio ci sono Orki e Gretchin che vi assaltano senza tregua. Il giocatore alieno ha molte più risorse ma voi siete disciplinate macchine da guerra. La battaglia è senza quartiere.

Dopo aver ripulito il passaggio in cui siete entrati, avete giusto il tempo per ricaricare le armi e riorganizzare la vostra squadra, che la ricetrasmittente prende vita e vi viene comunicata la missione secondaria: “Riattivare il Sistema di Supporto Vitale”.

Pensate che sarà una passeggiata dare energia al Sistema di Supporto Vitale, dopo che siete riusciti ad arrivare in fondo al passaggio, e dirigete tutta la squadra verso la sala motori.

Al termine del corridoio successivo si nasconde il temibile Dreadnought, un ammasso di metallo e armi fuse insieme, una vera macchina terminatrice, che annienta tutta la squadra.

La missione termina nel modo peggiore, accompagnata dal lento ronzio di sottofondo dei servo motori del Dreadnought che ritorna in modalità stand by.

Questa è la cronaca sintetica della mia prima partita/disfatta a StarQuest.

Nonostante la pattuglia Iron Fist fosse stata pensata per spazzare via ogni presenza estranea sulla nave, l’enorme differenza numerica tra la mia squadra e quella del giocatore alieno non mi ha permesso di prevalere.

Le regole di StarQuest sono poche e molto semplici e possono essere riassunte in due definizioni: “Linea di Tiro”, per determinare se le miniature sono viste dall’avversario, e “Lancio di Dadi”, per determinare il danno e l’eventuale morte del proprio avversario.

Sicuramente un gioco ad alta mortalità con meccaniche elementari ma con obiettivi complessi da raggiungere. Vi donerà un’ora e mezza di sano divertimento.

Vi resterà l’amaro in bocca per non aver completato la missione e non aver riportato a casa i vostri compagni di pattuglia ma c’è sempre un nuovo incarico che vi aspetta.

La Flotta Spaziale Terrestre ha sempre bisogno di Eroi!

Immagini| https://cocoon1975.wordpress.com, http://keyansark.blogspot.it/, http://www.hq-cooperation.de/