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Simona Ventura e il tragicomico spot Pittarosso: fine di una Diva

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Ci chiedevamo da un po’ di tempo dove fosse finita Simona Ventura, la vera diva televisiva degli anni Duemila che, all’apice della sua carriera, aveva deciso di darsi in pasto a Sky per una nuova grande sfida. Quelli che il calcio, l’Isola dei Famosi, Sanremo e Music Farm, ma anche Le Tre Scimmiette e Colpo di Genio, il talent degli inventori di RaiUno miseramente fallito dopo poche puntate.

Poi, dopo l’ultima grande sfida da “servizio pubblico” con l’approdo sulla sua Isola, ecco le lusinghe della paytv satellitare e il grande salto nel vuoto. X Factor l’ha vista tornare in grande spolvero, salvo poi perdersi nel trip show Simona goes to Hollywood e nel tentativo di ritorno al calcio sullo spin off digitale Cielo.

Ma dopo qualche anno, la lontananza dalle generaliste sembra farsi davvero sentire: non è sicuramente un caso il recente ingresso nella scuderia di agenti numero uno, quella di Lucio Presta. Lei, che dopo l’addio a Lele Mora, aveva deciso di proseguire da sola.

E allora si torna a parlare di Isola, questa volta su Mediaset, o di Italia’s Got Talent, nel caso in cui SuperSimo scelga di restare ancora a Sky. Quel che è certo è che, oggi, Simona Ventura è protagonista della nuova campagna pubblicitaria di Pittarello Rosso, diventato nel frattempo Pittarosso. Uno spot di 31 secondi destinato a rimanere impresso. E non certo per la sua bellezza.

Al grido di “Pittarosso, Pittarosso: te lo dice la Simona in rosso!”, l’ex signora Bettarini (vestita, peraltro, di bianco per esaltare le calzature “da Cappuccetto”) è protagonista di un flash mob in una piazza sicuramente più adatta alle ricette di Davide Mengacci. Durante il motivetto che, a onor del vero, non può far altro che entrare subito in testa, i palazzi sullo sfondo si colorano di rosso per esaltare il claim dell’azienda di calzature: “Scarpe a più non posso”.

Plausibile che una campagna del genere possa essere sfruttata come viatico per un ritorno sui ben più popolati schermi delle reti free, ma l’angoscia mista a tristezza del teatrino Pittarosso trova pochissimi eguali nel passato.

Tramontati i tempi della camicia con i baffi, un signor spot, pensare che una delle donne più vincenti e amate della nostra tv debba ridursi a scimmiottare passi di flamenco per riconquistare la grande platea, dispiace. Dispiace un sacco.

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