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Serie A: le big fanno poker; crollo Milan, arriva Seedorf

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@RodrigoMPrieto

Primo dato della giornata di Serie A: anche quando non è brillante, la Juventus fa quattro gol. Sconfortante per chi insegue e ne infila altrettanti, sebbene di motivi per sorridere la Roma ne abbia. L’esordio di Nainggolan, la risposta alla sconfitta di Torino, un ritrovato Totti, una perla in rovesciata di Florenzi. Tutto vano, se non per mantenere il secondo posto anche nell’ultima gara del girone d’andata, visto che davanti i bianconeri infilano l’undicesimo successo di fila. Una vittoria sofferta, spinta dal subentrato Marchisio (al posto di Pirlo) e dal pessimo pomeriggio di Adan. Mentre Buffon salva il possibile 2-1 dei sardi su Dessena, l’estremo difensore dei padroni di casa commette almeno due gravi ingenuità, condannando un ottimo Cagliari.

Alla Roma non servono regali, basta riprendere il filo di un discorso interrotto allo Juventus Stadium e accogliere con grande entusiasmo i primi squilli di Nainggolan. Il belga non abbandonerà tanto facilmente la maglia da titolare.

Corre anche il Napoli di Mertens-Insigne, del palleggio esteticamente apprezzabile e di una difesa ancora da registrare. Benitez ha la sua filosofia, non troppo attenta alla fase difensiva. I tempi della Champions vinta a Liverpool con il solo Baros davanti sono molto lontani.

La lotta per la Champions perde di interesse a causa degli scivoloni di chi insegue: la Fiorentina, senza punte e condannata allo 0-0 contro il Torino, il Verona sconfitto in casa dal già citato Napoli, l’Inter bloccata a San Siro dal Chievo con un’altra ventata di polemiche arbitrali.

All’altra squadra di Milano va anche peggio. Il Sassuolo vince 4-3 e lancia in orbita il giovane Domenico Berardi, autore di un poker di reti a soli 19 anni. Un portento che appieda Allegri, silurato il giorno dopo il tonfo con un comunicato del club. Doveva andare via al termine della stagione, ha anticipato le valigie. Seedorf è pronto a prendere il suo posto, sebbene l’esperienza da tecnico sia minima. D’altronde una promozione di Inzaghi avrebbe esposto l’attaccante a un’emulazione di Stramaccioni all’Inter, non che l’olandese sia al riparo da questa evenienza.

Il secondo esonero di giornata è arrivato a Livorno. Il Parma ha passeggiato al Picchi contro gli uomini di Nicola (ora affidati a Perotti), gli amaranto sono ultimi a pari merito con il Catania. Nemmeno per gli etnei, sconfitti a Bergamo in uno scontro salvezza, è stata una buona domenica. Ora in zona retrocessione c’è anche il Bologna (0-0 in casa contro la Lazio nella prima di Ballardini), mentre la Sampdoria ha abbandonato la compagnia: 3-0 all’Udinese, Guidolin deve guardarsi le spalle.

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