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Respingimenti e deportazione dei migranti: chi ci guadagna?

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@the migrant files

Rifugiati e migranti spendono oltre 1 miliardo di euro per raggiungere l’Europa ogni anno, l’Europa spende una cifra simile per tenere i migranti fuori. Poche compagnie guadagnano cifre altissime dalla logica del respingimento. Un business crudele e molto lucrativo.

Nell’agosto 2013 un gruppo di giornalisti, analisti ed esperti di software si sono messi a lavorare sul cosiddetto ‘The migrant files‘ per scoprire cosa c’è dietro alla logica assurda dei respingimenti dei migranti, che provoca migliaia di morti ed è oltretutto economicamente irragionevole oltre che per i migranti, per gli Stati in questione.

@eurojournalist

Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Germania spendono ogni anno sempre più soldi per respingere i migranti alla frontiere. Chi ci guadagna? Non di certo i cittadini, che vedono evaporare in strategie (fallimentari) di sicurezza centinaia di milioni di euro di soldi loro. I giornalisti di ‘The migrant files’, in seguito ad accurate investigazioni, hanno raggiunto dei risultati molto importanti. La base giornalistica di indagine è stata quella di seguire i soldi: “follow the money”, segui l’odore dei soldi e verranno a galla alcune verità nascoste. Vediamole.

Tecnologie militari per respingere i migranti

I confini europei sono sotto costante sorveglianza: per avere questo tipo di controllo vengono utilizzate tecnologie militari sviluppate da compagnie private, finanziate dall’Unione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Tra le aziende che guadagnano di più dagli investimenti in tecnologia troviamo produttori di armi come il Gruppo Airbus, Finmeccanica e il gruppo Thales.

Qui trovate la documentazione messa a disposizione dai giornalisti.

Hardware

Oltre al miliardo di euro speso per Frontex, i paesi del Mediterraneo hanno speso altri 70 milioni di euro per l’acquisto di imbarcazioni, visori notturni, droni, auto e altri mezzi per il controllo dei confini. Il muro spagnolo che circonda Ceuta e Melilla costa 10 milioni di euro all’anno solo di manutenzione e controllo. I cittadini italiani hanno pagato milioni di euro alla Libia per imbarcazioni e strumenti di controllo dei migranti.

Qui i documenti.

Deportazioni

Qual è il prezzo della Fortezza Europa? Conti non sono mai stati fatti, ma sappiamo che complessivamente i 28 Stati europei hanno deportato o ‘riaccompagnato’ nei loro Paesi più di 3 milioni e duecentomila persone per un costo di almeno 12.6 miliardi di euro. Le ricerche dei giornalisti di “The migrant files” hanno calcolato che la spesa media per deportare un migrante si aggira attorno ai 4.000 euro, metà dei quali dovuti al trasporto. Il costo dei rimpatri forzosi in Europa si avvicina al miliardo di euro all’anno.

Qui la documentazione.

Scafisti e facilitatori

I miliardi di euro spesi in tecnologie militari, imbarcazioni, muri ed eserciti per difendere gli Stati del Mediterraneo nulla possono di fronte a centinaia di migliaia di persone in fuga da guerra e povertà, non spaventati dalla possibilità di morire nella traversata, figuriamoci se impensieriti dalle più avanzate tecnologie. Nel 2014 circa 600.000 persone hanno chiesto asilo in Europa. Considerando i rifugiati e i migranti non registrati, la ricerca del gruppo “The migrant files” ha portato a stimare in 17 miliardi di euro i soldi spesi dai migranti per arrivare in Europa tramite scafisti e “facilitatori” vari.

Qui la documentazione.

Queste cifre fanno capire senza ombra di dubbio quanto siano sbagliate le soluzioni attuali europee non solo dal punto di vista umano e politico ma anche economico, e quanti interessi stiano dietro all’apparente vena razzista che circola sempre più nei parlamenti europei. La politica dei respingimenti impoverisce le popolazioni europee, uccide e strozza economicamente centinaia di migliaia di migranti e arricchisce le tasche di faccendieri, produttori di armi e scafisti. La Fortezza Europa è un grande business sulla pelle dei più deboli che può contare sulla connivenza di governi come quelli di Cameron e Hollande. Dal 2000 ad oggi sono 30.000 le persone morte cercando una vita migliore in Europa.

Fonte: The migrant files

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