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Noi due, primo romanzo di Giorgio Diritti

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@Monica Arellano-Ongpin

Noi due, primo romanzo di Giorgio Diritti, l’acclamato cineasta de Il vento fa il suo giro e L’uomo che verrà.
Un libro che somiglia ai suoi film. Concreto, semplice, limpido.

Noi due parte dall’Aquila, la città sospesa dal terremoto e poi dalla speculazione affaristica. Un posto bellissimo e pieno d’identità, improvvisamente muto alle richieste di futuro dei suoi giovani. Che tornano a emigrare, come una volta e come sempre.

Due chance, due mondi diversi. Quasi opposti, nella retorica che usa descriverli. Assai più vicini, nella vita d’ogni giorno che Diritti ben conosce. Carlo, in un’azienda di intimo femminile, nella laboriosa Emilia. Alice, in una casa-famiglia per adolescenti, nella difficile Genova.

Questo primo romanzo di Diritti percorre paziente e febbrile questi due rami di destino, li torce e divarica, pare allontanarli da quello che è il loro tronco comune. La loro storia. Loro due, come si sono conosciuti amati e uniti all’Aquila, prima che tutto si fermasse.

Ognuno dei due trova un nuovo spazio, un nuovo sé. S’immerge a fondo nel suo mondo nuovo, che cambia, che lo cambia. Il lavoro, i colleghi, i luoghi. Tutto pare contribuire ad annebbiare il ricordo di quello che Carlo e Alice sono tra di loro.

Noi due parla di un’Italia quotidiana, reale, a torto considerata ”minore”. Ci porta con sobrietà dentro il non profit e le sue pesantezze, una molla di alti ideali alla prova del quotidiano greve e prosaico, ma anche pieno di squarci di luce. Ci apre la porta delle aziende, nelle loro dinamiche di sogni potere e numeri, sempre attento alle umanità concrete, alle emozioni vere e non stereotipe.

Non c’è conflitto tra lavoro e sociale. Tra un’Italia morale e giusta, e una che bada solo a lavorare. Ci sono i normali conflitti delle vite di due giovani che sono costretti a metter assieme fantasia e doveri, amore e stipendio, in un’Italia dal futuro chiuso e dal presente fermo.

Un libro più che consigliabile. Un documentario in pagina di profonda verosimiglianza. Ogni lettore può disegnare il suo finale, decidere se dopo Noi due Carlo e Alice si ritroveranno o no.

E la sua risposta è anche un po’ l’idea che oggi ha dell’Italia.

Noi due, Giorgio Diritti, 286 p., 18 euro, Rizzoli, Milano, 2014.

 

 

 

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