Site icon Le Nius

Premio Strega: la grande stanchezza

Reading Time: < 1 minute

Al Premio Strega ieri sera c’era proprio di tutto. O meglio, un po’ troppo di tutto. Per onorare l’immancabile evento “letterario” della mondanità capitolina.

Una donna dal tacco così sottile che faticava a reggersi in piedi. Un signore che stufo di aspettare davanti al tavolo del buffet alla fine ha deciso di servirsi da solo. Una ragazza con le tette così strizzate nel suo vestito da far voltare tutti, perfino me che non riuscivo a non staccare gli occhi dal suo decolleté. Signore agghindate che non aspettavano altra occasione per rispolverare abiti di un’eleganza oramai desueta. E poi qualche attricetta qua e là, un paio di politici, e naturalmente i fotografi e gli editori.

Insomma, un’umanità del tutto variegata (o forse proprio grossolana) popolava il Ninfeo di Villa Giulia, che per l’occasione pareva aver riunito negli stessi tavoli, rigorosamente riservati, casalinghe e intellettuali.

Il tutto condito da piatti che andavano e venivano, sempre pieni. E stomaci sempre pronti ad accoglierli.

Poi ogni tanto, in sottofondo, si levava una voce monotono per comunicare l’andamento delle votazioni. Ma gli ospiti del Ninfeo, presi dalla vacuità dei loro discorsi, non sembravano curarsi di quella cerimonia, che, a quanto pare, è il premio più rinomato della letteratura italiana. Ma di letterario a Villa Giulia ieri non c’era assolutamente nulla. Se non la splendida villa.

CONDIVIDI
Exit mobile version