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Peace Money, 2014: video didn’t kill the radio star #3

peace money video
Reading Time: 2 minutes

https://www.youtube.com/watch?v=K-69_ncALA0

Peace Money – video diretto da Ninian Doff

Un uomo tenta la scalata sociale all’interno dell’azienda dove lavora, sfidando prima un suo pari, poi un diretto superiore, poi il presidente. Il video è composto da piccoli quadri, e in ogni quadro l’uomo è costretto a superare una prova maggiore.

L’idea che muove tutto, e che con estrema coerenza dà vita alla sceneggiatura quanto alle danze per la conquista di un posto al di sopra di ogni cosa, è che il potere, di per sé, racchiude sempre qualcosa di infinitamente ottuso e ridicolo – e la scelta di modellare questa battaglia per la presa del potere sotto forma di una coreografia che spesso ricorda la maniera di salutarsi degli adolescenti americani, specie se inquadrati in una sit-com, è quanto di più azzeccato.

Ma il colpo di genio sta nel finale. Lì, nell’ultimo quadro, dove dovrebbe risiedere la gloria ultima, lo splendore, lo sfarzo, c’è un invece un tunnel, uno scantinato (in cui la tenda rossa e i colori acidi dell’illuminazione portano immediatamente la memoria a certe scene di Twin Peaks), e un mostro metà ballerina da lap-dance metà lucertola. Come dire che il potere, oltre a una natura ridicola, ha anche qualcosa di ancestrale, rettile e famelico.

Che poi il mostro sia quanto di più lontano, non deve trarci in inganno. La lucertola ha dei tratti umani, e questo dovrebbe spingerci a notare le somiglianze più che le differenze. Ma allo stesso modo siamo noi, ogni giorno, al culmine di ogni piccola o grande azione, a stabilire quale grado di parentela ci lega al mostro, avvicinandoci o scendendo lungo il suo tunnel –  e addirittura, nei casi peggiori, condividendo con il mostro e i suoi simili free drink dall’aspetto, diciamo così, tutt’altro che invitante.

Segui la nostra rubrica video didn’t kill the radio star per conoscere i migliori video musicali.

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