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PD, FI, M5S: l’Italia è un paese di tifosi anche in politica?

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@woodleywonderworks

Sono un alieno e sono appena sbarcato sul Pianeta Terra, paese Italia. Dovendo ambientarmi e capire come vanno le cose in Italia, sto studiando. Come scelgono qui chi comanda? Ho imparato che negli ultimi 20 anni ci sono due partiti che si sono alternati alla guida dell’Italia.

Forza Italia (o Pdl), guidata da tale Silvio Berlusconi, che ha avuto successo perché ha fatto tante promesse e le ha trasmesse bene, ma poi non ha mantenuto praticamente nulla di quello che ha promesso.

Addirittura studiandomi i video mi sono imbattuto in una trasmissione televisiva dove tale Bruno Vespa, uno che come longevità sui palcoscenici non ha nulla da invidiare a Berlusconi,  intervistava il caro Silvio e lui elencava  5 punti. Che astuto! ho pensato.

A intervallare per pochi anni un periodo dominato da questo Berlusconi, c’è il Partito Democratico (o Ulivo), che ha sofferto molto, ha portato l’Italia in Europa e ha patito una serie di sconfitte piuttosto clamorose. È stato vincente solo sotto un certo Prodi, infatti molto odiato dagli elettori di Berlusconi.

Il Pd è stato molto litigioso, e non ha mai governato per intere legislature: spesso si alleava con dei partiti di sinistra, per poi rendersi conto che questi amici avevano un programma molto diverso da loro. Adesso invece, sembra che il Pd abbia trovato un caro leader, Matteo Renzi. Pochi litigi, molte decisioni, poche lamentele.

Rispetto agli ultimi 20 anni però mi sono accorto fin da subito al mio arrivo che si è aggiunto a questi due un terzo soggetto nuovo: il Movimento 5 Stelle, guidato da un tale Beppe Grillo con il supporto di Casaleggio, uno che spesso parlava di alieni ma pochi lo ascoltavano. (Invece esistiamo, vedi?)

Il Movimento 5 Stelle in pochi anni è diventato un partito di massa (loro dicono movimento di massa) e addirittura è stato il più votato alle ultime elezioni. Cavoli! penso, questi ci sanno fare.

Pare che i cosiddetti 5 stelle rinuncino ad un sacco di soldi e abbiano in odio gli altri partiti e le televisioni e i giornali. Quando sono sbarcato tutti i mezzi d’informazione parlavano del litigio con tale Laura Boldrini, figura istituzionale importante e appartenente a Sinistra Ecologia Libertà. Un nome simpatico per un partito, però pare sia votato da troppo pochi.

Visto che è importante conoscere questa Italia per ambientarmi mi sono messo a leggere e guardare la televisione: tutti, a tutte le ore, parlano di Laura Boldrini, dei 5 Stelle, della legge elettorale per le prossime elezioni (Ma non ci sono appena state?), del capo del Pd che pare ormai sia amico del capo del Pdl, di risse in Parlamento, di politici che rubano o di quello che hanno detto nell’ultima trasmissione. Caspita, penso, sti politici sono proprio delle star.

Mi sono incuriosito allora e sono andato a spiare in internet e nei cosiddetti social network, tanto utilizzati sul Pianeta Terra, cosa dicono gli elettori di questi tre pezzi diversi del Paese Italia, cosa pensano di diverso. Quante parole ho trovato! Migliaia di commenti e discussioni, quelli di Berlusconi odiano il Pd ma non il suo capo (pare), quelli del Pd odiano Berlusconi ma anche un po’ il loro capo anche se l’hanno votato (sono strani!), tutti e due odiano quelli con le cinque stelle che a loro volta odiano tutti.

Leggendo i dibattiti e ascoltando la televisione mi è venuto in mente quell’altro luogo sempre pieno di persone che urlano e strepitano, esultano e piangono, saltano e non stanno mai zitti: lo stadio. Qui sulla Terra è molto popolare: si tifa per una squadra, qualunque cosa succeda, lo chiamano amore incondizionato, passione, malattia. Fatto sta che ho capito che qui funziona così: se la tua squadra commette fallo (interruzione di gioco) tu devi dire che non è fallo, se gli altri non lo commettono tu devi sperare che l’arbitro (il giudice di gara) sbagli e fischi.

Ecco come funziona! ho pensato. Probabilmente anche in Politica deve essere così. Tu scegli la tua squadra, e devi sperare vinca o abbia la meglio qualunque cosa succeda a qualunque costo. Ora capisco meglio i dibattiti e i litigi sul web! ho pensato.

Perché la cosa che non ho trovato tra le migliaia di parole sono i punti di vista differenti sulla realtà: c’è chi spiega accuratamente perché i 5 Stelle sono meglio del Pd, poi chi spiega perché Berlusconi è meglio di tutti (ma non aveva mica ingannato i suoi amici con le promesse non realizzate?), poi chi sostiene che il capo del Pd sia l’unica speranza, poi chi dice che sono tutti uguali. E tutti lo spiegano molto bene! Tante tante parole. Ma cosa farebbero o hanno fatto di diverso, mica l’ho capito.

Non ho capito neanche cosa pensano su quelli che vengono fuori dall’Italia (li chiamano immigrati), non ho capito qui di chi sono amici (alcuni dicono della Russia, altri degli Stati Uniti, altri dell’Iran,forse sono amici di tutti!), non ho capito perché tanti italiani scappano.

Ho cercato, ma nelle discussioni non c’era o c’era poco. Così, dopo tante ricerche avevo bisogno di un po’ di riposo (sono alieno ma anche noi abbiamo bisogno delle nostre pause!) e mi sono detto Perché non faccio due passi? Sono uscito. E mi è parso un incubo.

Non dicevano niente nelle discussioni di quello che c’era fuori! Ho visto persone dormire per terra nella sporcizia, altri che bevevano da un cartone e si lamentavano di non avere un lavoro, altri li ho trovati apatici sulle panchine dei parchi che guardavano il vuoto. Qualcuno sussurrava di avere un bar una volta, ma ha dovuto chiuderlo perché non ce la faceva più a pagare tasse (Tassa: “somma di denaro dovuta dai privati cittadini allo Stato che si differenzia dall’imposta in quanto applicata secondo il principio della controprestazione cioè legata a un pagamento, dovuto da un soggetto come corrispettivo per la prestazione a suo favore di un servizio pubblico offerto da un ente pubblico”).

Ho visto delle donne e degli uomini piangere perché la loro industria chiudeva, e ho visto gli ospedali con malati in coda per ore. Ho addirittura visto dei buchi nelle strade causati dalla pioggia e montagne crollare, sempre per la pioggia. (sarà pioggia acida?)

Allora mi sono fermato, perché non ho capito. Eppure avevo studiato tanto e letto tanto. Mi sono chiesto: Perché quello che ho letto e visto là dentro non c’entra niente con quello che sta fuori?

(continua…)

Immagine|IlJournal

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