Site icon Le Nius

Palermo-Spezia: frenata al vertice

Reading Time: 2 minutes

La compagine rosanero rallenta il suo cammino verso la serie A e si fa avvicinare dalle principali inseguitrici: l’Empoli è adesso a sole 2 lunghezze).

Palermo-Spezia, contro l’ex ct Devis Mangia, una persona per bene e preparata che, seppur giovanissimo, a suo tempo aveva ottenuto ottimi risultati, resistendo addirittura tre mesi prima di esser mandato via dal nostro vulcanico (a dir poco) presidente.

E Mangia si ripresenta al Renzo Barbera emozionato almeno quanto Letta durante la cerimonia di passaggio delle consegne a Renzi. Anche lui fa il suo dovere senza guardare in faccia nessuno, schierando una squadra operaia ed equilibrata che, alla fine della partita, conquista un buon punto con la prima della classe.

E il Palermo, in effetti, gioca il primo tempo da meritevole capolista: pressing alto e costante, difesa impenetrabile, esterni che salgono e centrocampo che ruba palla. Un primo tempo davvero ben giocato con le ottime prestazioni di Lafferty, Daprelà (migliore in campo, a mio avviso) e Stevanovic che consente ad Hernandez di segnare di testa la sua 13esima rete stagionale (mai così tante in carriera… speriamo non si fermi qui!)

La “musica” del secondo tempo è ben diversa: cala vistosamente il ritmo della partita ma è la squadra di casa ad apparire più stanca degli avversari. Lentamente il baricentro palermitano si abbassa e lo Spezia, pur senza mai impensierire più di tanto l’ottima difesa rosanero, prende possesso del terreno di gioco.

Il ruba-palloni Bolzoni si lancia ogni tanto in qualche dribbling ma non è quello il suo mestiere… unn’è cosa sua, per dirla alla palermitana. Anche l’ottimo Stevanovic, che i piedi per dribblare li ha, spesso esagera facendo indispettire un esasperato zio Fulvio al grido “Stevanovic, puru a to’ matri vuò marcare? L’ha a ddari u pallune”.

Il Palermo insomma smette di attaccare e inizia a perdere pezzi: dopo Di Gennaro, escono per problemi fisici prima Daprelà e poi Stevanovic (sostituiti da Pisano e Vitiello).

Puntuale come la morte, al 41° la giustizia sportiva presenta il conto: punizione dal limite per lo Spezia. Scozzarella fa suo il pallone. Lo vedo troppo sicuro il ragazzo. Tiro-gol. Sorrentino immobile.

Il Palermo si sveglia e prova a ripartire, buttandosi in avanti in maniera disordinata e infatti non viene premiato. Finisce 1-1 ed è giusto così.

Potremmo concludere dicendo, come farebbe il neo-insediato Renzie a Letta, che “Un tempo per uno non fa male a nessuno”… ma questo pareggio invece un po’ male ci fa.

CONDIVIDI
Exit mobile version