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Palermo-Juve Stabia. Ponzi Ponzi Popopo

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Ci sono partite che sembrano spot del Gratta e vinci, che invece del canonico triplice fischio finale ti aspetti che parta il ponzi ponzi popopo. È il caso del 3 a 0 di ieri sera a Castellammare con la Juve Stabia, ormai fanalino di coda della serie cadetta.

Una partita che verrà ricordata negli anni forse dal solo Francesco Bolzoni, autore di una storica (per lui) doppietta iniziale, ma anche da Franco Vazquez, il cosiddetto “nuovo Pastore”, autore di un tiro piazzato che per 20 secondi lo ha fatto effettivamente somigliare al suo illustre ed inarrivabile predecessore.

E come se non bastasse l’inadeguatezza della squadra di casa ci si è messo anche l’arbitro, inventandosi (al 23’, sul 2-0) un rigore su Dybala. Rigore per fortuna sbagliato dal buon Maresca che lo ha tirato cavallerescamente (?) piano alla destra del portiere.

Tutto questo accadeva nel primo tempo mentre la qualità del gioco nella ripresa innescava un dibattito sull’opportunità di sintonizzarsi sulla contemporanea puntata di The Walking Dead (che forse, vista anche quella, era comunque meglio il duello Parigini-Terzi sulla fascia), ma anche sulla effettiva possibilità di infliggere il DASPO ad uno dei proprietari degli appartamenti dei palazzi evidentemente abusivi che costituiscono di fatto il secondo anello dello stadio castellammarese: –Cioè se uno espone uno striscione offensivo dal suo balcone, poi che fai, lo sfratti per 90 minuti a settimana? –

Insomma, complici anche le continue defaillance delle dirette avversarie, trovandoci a più 7 sull’Empoli e 8 punti sopra i play off e facendo i dovuti scongiuri, il ponzi ponzi popopo risuona sempre più forte nelle orecchie di noi tifosi rosanero.

Per fortuna o purtroppo la consapevolezza di una squadra composta dai Terzi, dai Morganella, dai Pisano ma anche dell’abisso che separa la qualità di gioco delle prime due serie nazionali, nonché delle sempre più insistenti voci che vorrebbero il nostro presidente pronto all’ennesimo colpo di testa (la sostituzione in panchina a fine stagione dell’ottimo Iachini con l’incognita Pippo Inzaghi), ci rassicura del fatto che ci aspettano tempi tutt’altro che noiosi.

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